37 minuti fa
domenica 22 febbraio 2009
If only my heart had a home
Pomeriggio pigro, ogni tanto ci vuole. Fuori il tempo non è né bello, né brutto.
La spalla che mi fa ancora male è un'ottima scusa per non mettermi a sguatterare in giro per casa.
Avrei voglia di farmi un pisolino, in realtà, però Luca e Damian nella stanza accanto alla mia sono impegnati in cruente lotte tra Gormiti e non riuscirei a dormire tranquilla.
Allora mi sono messa a scrivere un po' ascoltando la musica.
Ho cominciato il nuovo capitolo e, come spesso accade quando scrivo una parte di Bonnie, mi prudono le mani e ho bisogno di fare una pausa. Come caspita sono riuscita a ideare un personaggio tanto viscido?!
Tremo all'idea di incontrare mai qualcuno come lei.
Quello che mi preoccupa è che io riesca a renderla così reale. Non è che sono schizofrenica e la mia seconda personalità salta fuori quando devo scrivere le sue parti? E se non si limitasse a quello?
Mioddio, che pensiero inquietante.
Però confesso che mi dà anche soddisfazione: riverso in lei tutto quello che non sono, non oso e non sarò mai (spero). Una specie di discarica.
Devo dire che i personaggi di questa parte del libro mi piacciono, dovrò stare attenta a far scorrere la storia, oltre che a concentrarmi su di loro!
Spero anche che alla fine non risulti esserci troppo harmony, sarebbe un brutale stacco dal primo e nemmeno mi piacerebbe.
Sicuramente però non ci saranno tutti gli ammazzamenti della prima parte, altrimenti davvero non mi restano più personaggi!
E' davvero strano per una volta sapere che fine faranno tutti e che parti giocheranno, questa faccenda di pianificare le storie si sta rivelando più interessante del previsto!
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