WE OWE IT TO EACH OTHER,
TO TELL STORIES.

Neil Gaiman

CARESS THE TALES
AND THEY WILL DREAM YOU REAL.

Nightwish

STORIES AND SONGS
ARE THE LANGUAGE OF THE HEART.

Stephen Lawhead


ALL STORIES ARE TRUE.
Patrick Rothfuss

A DREAMER IS ONE WHO CAN ONLY FIND HIS WAY BY MOONLIGHT,
AND HIS PUNISHMENT IS THAT HE SEES THE DAWN
BEFORE THE REST OF THE WORLD.
Oscar Wilde

THE CORE OF ALL LIFE
IS A LIMITLESS CHEST OF TALES.

Nightwish
ALL THE TRUTH IN THE WORLD
IS HELD IN STORIES.

Patrick Rothfuss

venerdì 26 settembre 2014

Noi fummo i Gattopardi, i Leoni. [Tomasi di Lampedusa]

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Ci sono molti libri che non ho mai letto, e che ho inserito in una lista dei "buoni propositi", per rimediare a tale carenza.

Recentemente ho letto Il Gattopardo, ambientato all'interno di una società che sta cambiando. Prima c'erano persone a cui era il titolo a dare importanza (il Principe e la sua famiglia) e poi arrivano persone che si elevano socialmente grazie ai soldi.

Naturalmente il contesto in cui si svolge la storia è molto più elaborato di così: ci sono in ballo cambiamenti ideologici epocali (con i Mille di Garibaldi) che si scontrano con mentalità e atteggiamenti semplici, radicati e immobili.
A me però in questo momento importa analizzare il risultato del cambiamento, e i suoi strascichi.

Esiste l'espressione "nuovi ricchi", che serve a indicare persone che non sono nate ricche di famiglia, ma che lo sono diventate in virtù delle loro personali fatiche. Il termine, che potrebbe anche essere visto in luce positiva, ha invece accezione negativa. Il motivo è, probabilmente, che è stato coniato dai "vecchi" ricchi, che si sono a poco a poco visti soffiare la scena da persone che secondo i loro parametri non erano meritevoli.

Fondamentalmente dentro di me alberga un animo rivoluzionario ed egalitario, quindi mi ha un po' sorpreso scoprire che in parte sto con i "vecchi" ricchi.
Mi è capitato di conoscere persone che non perdevano occasione per farmi sapere che loro, da piccoli, sono cresciuti con due paia di scarpe e niente regali di Natale, e intanto che mi informavano di ciò spendevano quantità di soldi in oggetti totalmente superflui e inutili, che avrebbero dimenticato di possedere nel giro di un mese, sulla qual cosa avrebbero poi sorriso compiaciuti.
Caro il mio "nuovo" ricco, mi spiace ma nonostante tutto il valore del denaro non sei riuscito a capirlo.

Naturalmente ci sono fior di "vecchi ricchi" che spendono i soldi solo perché li hanno, non è che la ricchezza ti dia automaticamente classe e intelligenza. Ma non è vero neanche il contrario.

Quindi è stato giusto togliere i "meriti" dati da ricchezze ereditate e titoli nobiliari, per passarli a chi lavorava e sudava per ottenere qualcosa e alla fine ce la faceva? È stato giusto inventare il concetto di meritocrazia?

Come tante, tantissime cose: in teoria, direi di sì. Ma la pratica, poi, come si è evoluta? Le persone che "ce l'hanno fatta", i "nuovi ricchi", come sono arrivati dove sono arrivati? Quali sono, i loro famosi meriti? Hanno davvero lavorato di più e meglio degli altri? O hanno rubato, evaso le tasse, calpestato altri, tradito il/la partner con la/il superiore, mostrato più scollatura delle colleghe....? Perché, diciamocelo: se sono questi i loro meriti, allora tanto valeva rimanere al punto in cui eri importante e "meritevole" perché avevi un titolo da sfoggiare, senza bisogno di rivoluzione francese, moti carbonari e tutto il resto!


In questo stralcio tratto dal libro, c'è il "nuovo ricco" don Calogero che considera quali siano le caratteristiche che ancora lo differenziano dal "vecchio" ricco, il Principe Fabrizio. Non sono i soldi, i possedimenti, quelli ormai ce li ha anche lui; sono piuttosto il comportamento, le maniere, e si rende conto che non si tratta di apparenze, orpelli inutili, ipocrisie superflue.
Ecco, in questo mi ritrovo dalla parte dei "vecchi" ricchi, come vengono descritti qui. Intorno a noi ci sono un sacco di "cafoni rivestiti", autentici buzzurri con l'orologio d'oro al polso, che sfoggiano la propria ignoranza come un pavone la coda, apposta per dimostrare al mondo che loro non hanno bisogno di essere intelligenti, non hanno bisogno di avere cultura. Abbimo deposto la nobiltà per avere questo?
Nella nostra smania di giustizia abbiamo tolto di mano il mondo ai principi per consegnarlo nelle mani di esseri sguaiati, rumorosi, maleducati, incapaci e ignoranti.

Penso con nostalgia agli eroi leggendari, ai protagonisti dei romanzi d'avventura, per i quali l'onore, la cavalleria, la lealtà, la verità... erano valori. Basta guardarsi intorno per accorgersi che non è così nella realtà e se lo fai notare vieni guardata con compassione, ti viene detto, Ma quelle sono solo storie!
Sono solo storie perché si vuole che rimangano solo storie. Poiché gli eroi di oggi non sono capaci di essere così, continuano a gridare e a stordire tutti gli altri con il suono della loro voce che proclama futilità piene zeppe di ignoranza e pregiudizi e quello diventa realtà.

Noi fummo i Gattopardi, i Leoni; quelli che ci sostituiranno saranno gli sciacalletti, le iene; e tutti quanti gattopardi, sciacalli e pecore, continueremo a crederci il sale della terra.

domenica 21 settembre 2014

Fairy Home and Gardens by Ashley Rooney


★★★
An extensive collection of pictures of beautiful and tiny Fairy Gardens.
 From the most simple, built with rocks, moss and bark, to the most refined ones, where petals, water, pebbles and carved wood are used, this book shows a multitude of examples, and can satisfy anyone!
If you have a garden, you will feel like creating a special place for Fairies in it, and won't need anything that Nature can't provide. Should your building skills or your own imagination be lacking, never worry: just make a tiny door leading into a tree trunk, or into a bush, and the magic of the Fairies will change the way you see and perceive your garden!

Thanks to Netgalley and Schiffer Publishing Ltd. for the preview!


*** 

Una vasta collezione di fotografie che rappresentano giardini per le fate, minuscoli e bellissimi.
Dai più semplici, costruiti semplicemente con sassi, muschio e corteccia, ai più elaborati in cui vengono utilizzati anche petali, acqua, ghiaia e legno intagliato: questo libro presenta una quantità di esempi, in modo da soddisfare tutti quanti.
Se avete un giardino, vi verrà il desiderio di creare un angolino speciale per le fate, e scoprirete di non avere bisogno nulla che la Natura non sia in grado di provvedere. Se le vostre abilità di costruttore o la vostra immaginazione dovessero essere un pochino carenti, non c'è da preoccuparsi: vi basterà creare una piccola porticina, che si apra nel tronco di un albero, o in un cespuglio, e la magia delle fate cambierà il modo in cui vedete il vostro giardino!

Grazie a Netgalley e a Schiffer Publishing Ltd. per l'anteprima!

giovedì 11 settembre 2014

KEEP CALM and CARRY ON



1. Ci sono 10-15°C e non riesco a trovare la scatola o valigia contenente la mia unica giacca (peraltro pure un po' sdrucita) cosiddetta invernale; 

2. I miei stivaletti neri che tengono l'acqua hanno non-ricordo-nemmeno-più-quanti anni, la suola è sottile come un foglio di carta e ho il forte sospetto che l'acqua non la tengano più. Temo che oggi lo scoprirò; 

3. Devo prendere un appuntamento medico: ogni volta che chiamo parte un messaggio registrato della durata di 20 secondi che mi chiede gentilmente di richiamare dopo un paio di minuti. Questo accade da circa due ore e mezza. 

4. Devo prendere un altro appuntamento medico, da un altro medico, e ogni volta che chiamo parte un messaggio registrato che mi informa con pacata cortesia degli orari entro cui chiamare, opportunamente differenti per ogni giorno della settimana. Giovedì: dalle 9.00 alle 12.00, ripete la voce dalle 9.15 di questa mattina;

5. Non posso aprire la porta-finestra, né alcuna finestra nelle vicinanze, perché c'è sopra appoggiata una zanzara più grossa di me (ok, questa è un'iperbole, ma è grossa. Molto. Nella posizione di riposo attuale - che mantiene da quando mi sono alzata stamattina presto alle 6.45 - misura circa 5 cm dalla punta delle zampe anteriori a quella delle zampe posteriori. Un incrocio tra uno pterodattilo e la comune zanzara? Comunque io la finestra non la apro)

6. Credo che oggi le congiunture astrali mi siano avverse.