WE OWE IT TO EACH OTHER,
TO TELL STORIES.

Neil Gaiman

CARESS THE TALES
AND THEY WILL DREAM YOU REAL.

Nightwish

STORIES AND SONGS
ARE THE LANGUAGE OF THE HEART.

Stephen Lawhead


ALL STORIES ARE TRUE.
Patrick Rothfuss

A DREAMER IS ONE WHO CAN ONLY FIND HIS WAY BY MOONLIGHT,
AND HIS PUNISHMENT IS THAT HE SEES THE DAWN
BEFORE THE REST OF THE WORLD.
Oscar Wilde

THE CORE OF ALL LIFE
IS A LIMITLESS CHEST OF TALES.

Nightwish
ALL THE TRUTH IN THE WORLD
IS HELD IN STORIES.

Patrick Rothfuss

giovedì 31 gennaio 2013

Ever felt away with me? [Nightwish]


Dreams.

Music.

Love.

Magick.

Wind.



martedì 29 gennaio 2013

Empty yourself and let the Universe fill you. [Yogi Tea]

 
Caro Universo,

Sai che a volte mi basta chiudere gli occhi e fare un bel respiro profondo, per avvertire la tua essenza dappertutto, di fuori e di dentro?
A volte sai di giglio, altre volte di gelsomino, di tiglio, di rosa, o di qualche altro profumo intenso così. Invece in altre occasioni sai di selvatico, tipo gatto bagnato o cacca di cavallo, ma va bene anche così, basta che ci sei.
Ah, che sensazione: il mio spirito è leggero e in sintonia con te, e sento che non mi manca niente.

Si dice che se si rimane in armonia con te, non importa cosa ci manca perché arriverà, da una parte o dall'altra.
E così noi piccoli umani ci sentiamo protetti e accuditi da te, che sei il grande Universo entro cui esistiamo ma che, per una di quelle inestricabili leggi spirituali, sei a tua volta formato da ciascuno di noi.

Bene, insomma: tutto ciò era necessario dirtelo, per assicurarti che non è che mi sia dimenticata della pace & armonia universale e robe correlate.
Ci tenevo comunque a ricordarti che ci sono. Sono qui, Universo. A te la mossa.

domenica 27 gennaio 2013

Die Grenzen meiner Sprache bedeuten die Grenzen meiner Welt. [Ludwig Wittgenstein]

 
Alla Grüne Woche (fiera dell'alimentazione e dei prodotti bio). 

- Mamma, ti prego: lasciami prendere una bottiglietta d'acqua, sto morendo di sete! Guarda: a quel banchetto con le bandierine italiane dove vendono i tranci di pizza hanno anche l'acqua e vogliono solo 1.50 € invece di 2.50 € come gli altri!

- Va bene, andiamo!

(Il ragazzino si rivolge al tipo dietro il banco):

- Eine Flasche Wasser, bitte.

(Tipo dietro al banco, con sguardo perso):

- Momènt. (Si gira verso il collega) Ahò, viè quà che non capisco cosa vuole!

(Sopraggiunge un secondo tizio):

- Ja?

- Salve. Mio figlio voleva una bottiglietta d'acqua, per favore.

(Tra sorrisi e risatine varie, il secondo tizio va verso il frigo e borbotta qualcosa al primo, che si rivolge nuovamente al ragazzino):

- Nàtural or frìzzant?

  

martedì 22 gennaio 2013

Bisogna sempre tenersi pronti e saldi contro i colpi che ci arrivano imprevisti. [Marco Aurelio]



E così ora so cosa succede se si buca una bomboletta spray.
Per prima cosa si mette a fare PSSSSSST!
Poi schizza via rasoterra, sguisciolando come un serpentello, così tu non riesci ad acchiapparla. Naturalmente intanto riversa sul pavimento tutto il suo contenuto, che potrebbe anche essere il prodotto impermeabilizzante per gli scarponcini invernali, cosicché non riuscirai a lavare decentemente il pavimento per giorni a venire.
E per fortuna non è successo in una stanza in cui  è stesa la moquette. 

lunedì 14 gennaio 2013

 
"People with a faith have an easier time of it nowadays, I'm sure. They have someone they can turn to with their worries. They think all this killing is for a reason." 
"A reason! It's all senseless! Because they believe in heaven, they don't want to fix anything on earth. Always crawl and keep a low profile. Heaven will fix everything. God knows why it's happening. On the Day of Judgement we'll find out. No, thanks!" 

[Alone in Berlin, Hans Fallada]

sabato 12 gennaio 2013

 
"Show me one that isn't afraid!", said the brownshirt contemptuosly. "And it's so unnecessary. They just need to do what we tell them." 
"It's because people have got in the habit of thinking. They have the idea that thinking will help them." 
"They need to do as they're told. The Führer can do their thinking for them." 
[Alone in Berlin, Hans Fallada] 

Why still believe in the human race? Because, in the end, they realize thinking is all they have to do to be free.

venerdì 11 gennaio 2013

Ogni istruzione seria s'acquista con la vita. [Lev Tolstoj]



- Ciao Luca! Com'è andata oggi a scuola?

- Bene! Adesso che la scuola è ripresa dopo le vacanze di Natale mi sento in forma! Ho alzato la mano un sacco di volte! 

- Oh, bene! Così il tuo professore di tedesco sarà contento! 

- Infatti! Proprio nella sua ora ho partecipato un sacco!

- Ti ha chiamato?

- Sì! E io ho risposto bene!

- Bravissimo! E qual era la domanda?

- Come sono andate le vacanze di Natale?

mercoledì 9 gennaio 2013

Dream no small dreams. [Johann Wolfgang von Goethe]



- YAAAAAAWN! 

- Che c'è Luca: hai sonno? Vuoi andare a dormire? In fondo sono quasi le 10.00...

- No... Cioè: sì. Vorrei andare a dormire, ma voglio ancora leggere.
Come si fa in questi casi?

- Er...

Quando i figli seguono le tracce dei genitori...


martedì 8 gennaio 2013

Books are like imprisoned souls...

...till someone takes them down from a shelf and frees them. [Samuel Butler]


Insomma, che barba. Tocca sempre interrompere la lettura: fare lezione, stendere il bucato, andare al supermercato, cucinare... addirittura a un certo punto il Buon Senso suggerisce di spegnere la luce e andare a dormire, ma dico!

[Sto leggendo "A stranger in a strange land", di Robert Heinlein. Ma nessuno ci ha mai fatto un film? È troppo bello!]

giovedì 3 gennaio 2013

Women who seek to be equal with men lack ambition. [Marilyn Monroe]

Un paio di settimane fa mi è stato segnalato un articolo comparso sul sito Pontifex che trattava l'argomento "femminicidio".
Tralasciando i commenti più spontanei e più scontati che la lettura di tale articolo suscita, che nessuno ha bisogno che glieli suggerisca io, penso invece sia l'occasione di mettere per iscritto alcune riflessioni sul tema donna, scaturite anche in seguito alla mia vacanza estiva in Egitto.

Nel complesso in cui ho soggiornato erano presenti moltissime famiglie arabe di religione mussulmana.
Le donne avevano rigorosamente il velo, le maniche lunghe e le gambe coperte fino ai piedi nonostante facesse caldissimo e nonostante, naturalmente, i loro compagni uomini girassero in canottiera e shorts.
Facevano il bagno in mare o in piscina completamente vestite, a tutte le età.
Un tempo avrei considerato tale abitudine semplicemente questo: un'usanza, appunto, una tradizione culturale da rispettare. E non ho cambiato del tutto idea: sono convinta che una donna abbia il diritto di coprirsi, se ciò la fa sentire a suo agio.
Il fatto è che nella maggior parte dei casi non si tratta dell'espressione di un diritto, perché una donna che vive in un paese dominato dalla religione mussulmana non ha scelta, e l'unica possibile le viene imposta dagli uomini. Uomini sicuri che il corpo della donna sia una porta per la dannazione, e che pertanto vada nascosto. Uomini che credono che il corpo della donna sia responsabile della loro incontinenza sessuale. Uomini pronti a punire la donna che non accetta una tale imposizione, perché convinta che nel suo corpo non ci sia niente di sbagliato o di vergognoso.
Questo atteggiamento maschile mi fa rabbia; pensare a una bambina piccola, che cresce sapendo che a un certo punto della sua vita sarà obbligata a mettersi un lenzuolo in testa, per nascondere la forma che Madre Natura (o Dio) le ha donato, mi mette tristezza. Forse la maggior parte di loro non ci farà troppo caso, essendo circondata da altre donne che si comportano allo stesso modo, anzi: magari attende con ansia il giorno in cui anche lei potrà indossare il velo, perché vorrà dire che finalmente è adulta. Forse invece no, forse sono in tante a pensare che se gli uomini hanno un problema, non stia alle donne risolverlo.

(nota: naturalmente discorsi analoghi potrebbero esser fatti anche sulla cultura occidentale e sugli estremi opposti a cui arriva, ma a quanto mi risulta essere una taglia 40 con l'ombelico di fuori e la minigonna inguinale non è legge da nessuna parte del mondo).

Che poi sia un punto di vista quantomeno discutibile (quello che gli istinti maschili vadano arginati tramite mortificazione del corpo femminile) non ci piove, e secondo me l'uomo che lo sostiene ha seriamente bisogno di un intervento psicologico, per aiutarlo a superare tale preconcetto. E che cavolo: veniamo al mondo nudi, maschi e femmine! A maggior ragione per chi si professa fortemente credente, il corpo umano dvrebbe essere la perfezione!
Davvero vedendo una donna con le maniche corte, i capelli al vento e la gonna sopra il ginocchio, tutti gli uomini vengono assaliti da un'incontenibile bisogno di accoppiarsi con lei? Ma per piacere. Questa è solo la tesi di qualcuno incapace di controllarsi, a cui fa comodo considerare tutti quanti incapaci come lui. Ma mettiamo pure il caso che davvero tutti gli uomini abbiano delle reazioni inarrestabili di fronte a una caviglia femminile scoperta, o a un polpaccio, o - spingiamoci oltre - una pancia.
Che razza di uomo è, quello pronto a costringere con la forza la donna in questione ad accoppiarsi con lui? Proprio quello che, a faccenda conclusa, sarà pronto a dare la colpa a lei, affermando che lo ha provocato con il suo corpo.  
Perché vai in giro scollata/in minigonna/con i jeans stretti... se non per essere assalita da un uomo affamato di sesso?
... Ma ti pare???? (*)

Ora io al posto loro mi farei delle domande sugli uomini che frequentano le spiagge per nudisti, dove si trovano individui (maschi e femmine) completamente nudi. Sono alieni? Sono super-uomini? Sono finti uomini? Come possono resistere all'impulso incontrollabile di saltare addosso a tutte le femmine presenti in spiaggia?

Non capisco perché non si possa essere semplicemente persone: con un corpo, certo, ma anche una mente, uno spirito, un senso critico.
Perché l'imposizione maschile alle donne, di coprirsi per evitare che a loro vengano pensieri "sporchi", è solo l'anticamera di convinzioni come quelle espresse dall'articolista di Pontifex, che è cristiano, e scrive: 
"le donne sempre più spesso provocano, cadono nell'arroganza, si credono autosufficienti e finiscono con esasperare le tensioni esistenti.
Bambini abbandonati a loro stessi, case sporche, piatti in tavola freddi e da fast food, vestiti sudici e da portare in lavanderia, eccetera... Dunque se una famiglia finisce a ramengo e si arriva al delitto (FORMA DI VIOLENZA DA CONDANNARE E PUNIRE CON FERMEZZA), spesso le responsabilità sono condivise." [grassetto mio, testo in maiuscolo presente nell'articolo]

Non credo di interpretare male: se una donna non fa trovare pronto in tavola a suo marito e questi la ammazza di botte le responsabilità sono condivise. (E io che pensavo che "responsabilità condivise" volesse dire che persino un uomo può cucinare o pulire casa!)
Questa affermazione è agghiacciante, e non perché suona medievale, ma perché è agghiacciante e basta. 
Sarebbe come dire che se una donna prende un badile e va a rompere la testa al Sig. Bruno Volpe le responsabilità sono condivise, perché lui l'ha provocata.

Sig. Volpe, in futuro pensi due volte, prima di dar aria alla bocca, e non perché lei non abbia il diritto alle sue opinioni, ma perché ha anche il diritto di ragionare prima di parlare. Non lo sprechi più.

(*) nota: So benissimo che esistono donne, che per sentirsi tali hanno bisogno di mettere in mostra il proprio corpo.
Per quanto trovi personalmente la cosa molto triste, e ritenga che avrebbero bisogno di supporto psicologico tanto quanto i maschi che per sentirsi maschi devono reagire a una coscia scoperta, non vedo comunque come questo possa anche solo lontanamente giustificare l'aggressione da parte di un uomo: come il pavimento sporco o il pranzo da fast-food di cui sopra, si tratta di moventi inesistenti.