WE OWE IT TO EACH OTHER,
TO TELL STORIES.

Neil Gaiman

CARESS THE TALES
AND THEY WILL DREAM YOU REAL.

Nightwish

STORIES AND SONGS
ARE THE LANGUAGE OF THE HEART.

Stephen Lawhead


ALL STORIES ARE TRUE.
Patrick Rothfuss

A DREAMER IS ONE WHO CAN ONLY FIND HIS WAY BY MOONLIGHT,
AND HIS PUNISHMENT IS THAT HE SEES THE DAWN
BEFORE THE REST OF THE WORLD.
Oscar Wilde

THE CORE OF ALL LIFE
IS A LIMITLESS CHEST OF TALES.

Nightwish
ALL THE TRUTH IN THE WORLD
IS HELD IN STORIES.

Patrick Rothfuss

domenica 31 maggio 2009

Riepilogo domenicale!!

Eccoci qua, come sempre, per una nuova puntata di: riepilogo, ovvero le citazioni della settimana.
Mettetevi comodi, prendete una bibita, sollevate i piedoni e appoggiateli da qualche parte possibilmente lanciando lontano le scarpe o le pantofole.
Pronti? Via!

1. No Hell below us, above us only sky -> dalla canzone "Imagine", by The Beatles;
2. How can I come undone? -> dalla canzone "Minor Heaven", by Tarja Turunen;
3. You've been here before... -> incipit del romanzo "Needful Things", by Stephen King (bellissimo, me lo voglio rileggere prima o poi);
4. Let me take you far away -> dalla canzone "Holiday", by Scorpions;
5. It's my Life -> omonima canzone by Jon Bon Jovi;
6. Novantanove scimmie saltavano sul letto -> dal film "Le Follie dell'Imperatore" (demenziale e bellissimo!);
7. Siamo in missione per conto di Dio! -> dal film/musical "The Blues Brothers" (un classico);
8. Faremo una crociera su una nave tutta gialla -> dalla canzone "Una su un milione", by Alex Britti.

E con questo per oggi abbiamo chiuso. Vi auguriamo un felice proseguimento di giornata! Bye bye!

venerdì 29 maggio 2009

Faremo una crociera su una nave tutta gialla


Cose Buffe.

1. Su Googlemail tra le varie voci, posta in arrivo, posta inviata, eccetera, ce n'è una rabbrividevole: SPAM! Periodicamente mi si riempie di presunte conversazioni chat in cinese (sul serio) e periodicamente io entro nella cartella e le elimino tutte. Quale messaggio super promozionale mi compare, dopo la feroce eliminazione? Evviva! Qui non c'è traccia di spam!

2. DOpo aver scoperto che i tedeschi vendono le confezioni di frutta secca sgusciata mista con l'avvertenza sul pacchetto, attenzione! Potrebbe contenere tracce di frutta a guscio!, adesso li ho anche beccati a vendere bottiglie di acqua minerale che riporta sull'etichetta il simbolo non contiene glutine, nonché prodotto adatto a una dieta vegan.

giovedì 28 maggio 2009

Siamo in missione per conto di Dio!

Eh, dovevo aspettarmelo. Quando uno pregusta troppo qualcosa...

La focaccia è in forno, quasi pronta. Un fragrante profumino si diffonde leggero e invitante per tutto il piano terra. Comincio a chiudere i programmi aperti sul PC, poi ci sarà da apparecchiare la tavola, cenare e finalmente andare a letto per godersi il meritato riposo.
E' a questo punto che il Bambino cade dal divano (sul bracciolo del quale stava eseguendo una improbabile figura di break dance a testa in giù, par chiaro), conficcandosi la montatura degli occhiali nella tempia.
Occhiali spatasciati a parte (questo è un must, inutile neppure soffermarcisi) il Bambino mostra un taglietto piccolo ma infido alla base del sopracciglio. Non si chiude. Dopo svariati esperimenti con cerotti di diverse fogge, mi arrendo all'evidenza: mi manca il cerotto giusto. Quello che ci vuole, sicuro, è il mini-punto, o come si chiama: una strisciolina potentemente adesiva che funziona come un punto dato dal dottore.
Raccatto Bambino, piazzandogli momentaneamente sulla ferita un cerotto a caso, infilo le scarpe e mi fiondo alla farmacia gorssa più vicina, che chiuderà tra circa 15 minuti.

Ok, tutto è bene quel che finisce bene: cerotto adeguato procurato, appiccicato e la ferita è chiusa, il Bambino è salvo e sta già ripetendo la figura di break dance assassina.

Ora me ne vado a letto. Mi è pure venuto il mal di testa. Sgrunt.

Novantanove scimmie saltavano sul letto


...una cadde a terra e si ruppe il cervelletto!

Scusate, questa è una di quelle citazioni impossibii da mollare a metà!

E ora veniamo a noi: ho un sonno pazzesco e tante cose a cui pensare, il che non forma un connubio particolarmente funzionale, ahimè.

In situazioni analoghe ho fatto cose tipo mettere a scaldare il caffè dentro a una tazza direttamente sul fornello acceso, o versare cacao in polvere nell'acqua bollente per preparare un tè, o spremere la pomata alla canfora sullo spazzolino da denti... una volta ho appoggiato il mestolo di legno sopra il fuoco del fornello, poi annusavo estasiata l'odore di legna bruciata e commentavo, ah, quanto sarebbe bello avere un caminetto e pter bruciare la legna! Immaginatevi la mia sopresa e il mio orrore allorché, voltandomi, ho visto il mestolo in fiamme sulla cucina a gas!!

Insomma, mi sa che forse è meglio se me ne vado a dormire...

mercoledì 27 maggio 2009

It's My Life

Ecco, post musicale allora. E per le vostre auguste orecchie sono andata a ripescare il mio grande amore rock: Jon Bon Jovi [applausi e gridolini, grazie, se volete capelli da strappare per stavolta vi presto un po' dei miei ma non fateci l'abitudine] che stasera, solo per noi, si esibirà in It's My Life!



This ain't a song for the broken-hearted
A silent prayer for the faith-departed
I ain't gonna be just a face in the crowd
You're gonna hear my voice
When I shout it out loud

Questa non è una canzone per chi ha il cuore spezzato
Una preghiera silenziosa per chi ha perso la fede
Non rimarrò solo un volto nella folla
Sentirete la mia voce
Quando griderò forte


It's my life
It's now or never
I ain't gonna live forever
I just want to live while I'm alive
(It's my life)
My heart is like an open highway
Like Frankie said
I did it my way
I just wanna live while I'm alive
It's my life

E' la mia vita
E' ora o mai più
Non vivrò per sempre
Voglio vivere intanto che sono vivo
(E' la mia vita)
Il mio cuore è un'autostrada
Come diceva Frankie
Ho fatto a modo mio
Voglio vivere intanto che sono vivo
E' la mia vita


This is for the ones who stood their ground
For Tommy and Gina who never backed down
Tomorrow's getting harder make no mistake
Luck ain't even lucky
Got to make your own breaks

Questa è per chi ha tenuto duro
Per Tommy e Gina che non si sono mai tirati indietro
Domani sarà peggio non vi ingannate
La fortuna non è nemmeno fortunata
Devi costruirtela da solo


It's my life
And it's now or never
I ain't gonna live forever
I just want to live while I'm alive
(It's my life)
My heart is like an open highway
Like Frankie said
I did it my way
I just want to live while I'm alive
'Cause it's my life

E' la mia vita
E' ora o mai più
Non vivrò per sempre
Voglio vivere intanto che sono vivo
(E' la mia vita)
Il mio cuore è un'autostrada
Come diceva Frankie
Ho fatto a modo mio
Voglio vivere intanto che sono vivo
Perché è la mia vita


Better stand tall when they're calling you out
Don't bend, don't break, baby, don't back down

Meglio essere coraggioso quando ti sfidano
Non piegarti, non spezzarti, baby, non tirarti indietro


It's my life
And it's now or never
'Cause I ain't gonna live forever
I just want to live while I'm alive
(It's my life)
My heart is like an open highway
Like Frankie said
I did it my way
I just want to live while I'm alive
It's my life

Let me take you far away

Sono indecisa, quasi quasi stasera faccio un post musicale... mi sento un po' fusa, in questi giorni sono in overbooking, ho un miliardo di cose da fare! Ma anche a organizzarsi bene non riesco ad arrivare a tutto perché il cervello mi molla prima!!

Adesso vado a farmi un tè [cento punti al signore là in fondo, che ha indovinato la marca di tè] poi torno e riparliamo del post di oggi.

Bye bye!

martedì 26 maggio 2009

You've been here before...


Cose Carine.

Jahrhundertgewitter, ovvero la Tempesta del Secolo, è in procinto di scatenarsi sulla testa di gran parte dei Crucchi.
Almeno, questo è quanto promettono i canali meteo distribuiti su tutto il territorio.
La situazione meteorologica si è mantenuta decisamente variabile per tutto il giorno, alternando periodi di afa tremenda a pioggia a catinelle con tuoni, lampi e fulmini degni di Padre Zeus, seguiti a ruota da calma piatta e soleggiata, nonché da temperature frescoline. Dicono che stanotte si ballerà, con chicchi di grandine grossi come palle da tennis... io ho avuto serie difficoltà nel decidere dove parcheggiare stasera.
Sotto un albero rischiando il ramo spatasciato sul tetto o lungo il marciapiede rischiando i bozzi da chicco di grandine?
Ardua sentenza, dubbio amletico, ahimè.
La cosa divertente è stata sentire i bambini delle elementari gasati oltre misura per un fulmine caduto nel cortile della scuola!!

La mia capa, colei che sta rendendo possibile il mio tardivo lancio nell'Universo degli Scrittori Poco Noti E Squattrinati (cosa che ha indubbiamente fascino e dona altresì enorme soddisfazione - sono un animo semplice) è davvero eccezionale. Sta lavorando come una matta per promuovere il suo/nostro lavoro nelle scuole e negli ambienti frequentati dai nanerottoli.
L'ultima proposta è che io la raggiunga poche settimane prima di natale per un week-end di presentazioni nelle biblioteche milanesi!! Per allora ha in previsione di avere in listino almeno due libri scritti da me, nonché mi ha suggerito di esercitarmi nella Sacra Arte dell'Autografo, poiché a quanto pare i teneri virgulti si emozionano e commuovono quando si trovano tra le mani un libercolo come il mio (questo lei non l'ha detto, ma per amore di verità lo specifico io) con la firma di proprio pugno dell'autore.
Ah, la notorietà!!
A dire la verità - ma questo non andate a spifferarlo ai Grandi Autori Noti, che di solito sono una razza vagamente piena di sé - questa faccenda mi sta divertendo un casino e sono consapevole di potermici dedicare solo perché al momento non ho l'incombenza o la preoccupazinoe di un impiego fisso. Ho avuto una fortuna notevole e basta. Beh, okay, mettiamoci che magari scrivo decentemente e, a quanto mi dice lei, ho avuto delle idee originali. Ma il punto è che mi sto divertendo un sacco, non avrei mai pensato di arrivare fin qui (questo è responsabilità della mia totale mancanza di lungimiranza: scrivo perché mi diverte, il resto è ... il resto appunto).

La mia amica Ale concorda che secondo lei anche Berlusconi è un Serpente. Probabilmente per questo motivo non gli fischiano le orecchie quando tutti sparlano di lui: quei rettili striscianti alla cui specie lui appartiene non hanno le orecchie!

Il fatto che ultimamente sono in fissa con i Draconian e a quanto pare la stirpe dominante dei Serpenti proviene dalla costellazione Draco, avrà mica un significato nascosto?? Oddio, sto per mutare...

lunedì 25 maggio 2009

How can I come undone?


Tirare le conclusioni a volte è improbo. Davvero.
Nel giro di poche settimane ho scritto per due volte cose che poi ho letto, già scritte da altri prima di me.
Vuol dire che sto diventanto sensitiva? Vuol dire che non sono la sola a viaggiare sulla mia lunghezza d'onda?
Sarebbe sorprendente, visto che la mia similarità con le persone che incontro solitamente rasenta un livello di incompatibilità paragonabile a un giglio di campo in una fabbrica di rondelle.
Difatti ho sempre sostenuto - scherzosamente, non è che adesso perché ho nominato le rondelle siete tutti autorizzati a pensare che ho i bulloni allentati - di provenire da un altro pianeta.
Poi qualche giorno fa, totalmente nauseata da alcune notizie lette qua e là su internet riguardanti "come vanno le cose al mondo" ho vomitato fuori la teoria secondo la quale sono quelli che decidono le sorti dell'umanità a essere alieni. Scherzosa o incazzata, quella era un provocazione, una maniera per dissociarmi e dire, io non sono loro come quello schifo di gente lì.

Ma, guarda il caso, mi ritrovo tra le mani un libro che sostiene esattamente questa teoria come un dato di fatto che dobbiamo semplicemente accettare: sono 500 pagine di tomo, io ne ho letto all'incirca 1/5 e finora deduco che il mondo così come lo conosciamo oggi è dominato da una razza aliena mutante (Rettili, o Annunaki, se vogliamo un termine più fico), che ha creato l'essere umano come proprio servo nella persona della razza nera (prendetevela con Mr. David Icke, non con me, io non sono razzista nella maniera più assoluta).

Questi Rettili dominano sì il pianeta, ma non sono ancora riusciti a conquistarlo definitivamente perché sono in guerra (eterna) con i Marziani.
Attenzione, attenzione: i Marziani non sono verdi, con le antenne e le orecchie a punta. Quelli sono i Marziani dei fumetti. Quelli veri sono l'uomo bianco (e siccome appartengo alla razza bianca anch'io, qua scommetto che nessuno mi dà della razzista - tra l'altro questo supporterebbe la mia versione di provenire da un altro pianeta, ma io non voglio dominare il mondo, dev'esserci qualcosa di sbagliato da qualche parte, non riesco proprio a immaginare dove).

Anche loro naturalmente vogliono conquistare il pianeta e qui non ho ben capito se sono in combutta e collaborino con i Rettili (parrebbe di sì... i Rettili prendono le sembianze di uomo bianco, preferibilmente ariano e non linciatemi non l'ho scritto io quel libro lo sto solo raccontanto!), dei quali si diceva fossero nemici. Ma in verità alcuni rettili, come alcuni Marziani desiderano donare sapienza e benessere agli esseri umani.

Solo che ormai, dopo migliaia di anni, deve esserci un vero casino di incroci. Semplicemente pazzesco.
Come fanno a capirci qualcosa loro? Mah?
Ah, giusto un paio di spolier succosi: Bush naturalmente è un Rettile, ma di questo probabilmente nessuno dubitava più che tanto. Ma lo sapevate che anche la Royal Family del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord appartiene alla strisciante stirpe degli Annunaki? Appartengono tutti quanti alla Fratellanza. Scommetto che questo non lo sapevate!!

Visto, che riesco ancora a sorprendervi? Quando eravate pronti a pensare, hm non è più la fuori di testa di una volta, si sta facendo seria la ragazza, pronta arriva la smentita!

UHAUHAUHAUHAUHA (risata terrificante e rimbombante, naturalmente).

domenica 24 maggio 2009

No Hell below us, above us only sky.

Questa vignetta mi fa spanciare dalle risate!!


Riepilogo, oh sì!

Settimana ricca di titoli-citazione, nonché comprensiva del post probabilmente più serio che io abbia mai pubblicato (!) e ben DUE post musicali.

Passiamo al succulento elenco:

1. Solita notte da lupi nel Bronx -> dalla canzone "Hanno Ucciso l'Uomo Ragno", by Max Pezzali;
2. All my life I've been waiting -> dalla canzone "Left Outside Alone", by Anastacia;
3. Roads? Where we're going we don't need roads! -> dal film "Back to the Future";
4. Dust in the Wind -> omonima canzone by Kansas (primo post musicale);
5. C'era una volta e voglio che sia ancora -> dalla canzone "Il mio Nome è Mai Più", by Piero Pelù, Ligabue, Jovanotti (post *serio*);
6. You can't second-guess ineffability -> dal romanzo "Good Omens", by Terry Pratchett & Neil Gaiman;
7. Ok. Don't panic. -> dal romanzo "The Secret Dreamworld of a Shopaholic", by Sophia Kinsella;
8. Please, give us wings to fly! -> dalla canzone "Return to Solitude", by Draconian;
9. Return to Solitude -> appunto. Omonima canzone by Draconian e secondo post musicale della settimana.

sabato 23 maggio 2009

Return to Solitude

Bene, visto che stasera sono in fissa con questa canzone e continuo a cliccare replay sul video di YouTube, esorcizziamo anche questa con un post dedicato!
Di cosa si tratta, chiedete voi. E io vi rispondo immantinente: si tratta di un brano malinconico, sia come musica che come testo. Devono piacervi le voci stile, vengo dall'oltretomba e passavo di qua per schiarirmi la gola; se non le gradite, rifatevi con la melodia al piano in sottofondo, molto gradevole.

Return to Solitude, by Draconian




Oh, the world makes me return, return to solitude.
Will hope ever come to the dark souls who wander alone?

Oh, il mondo mi fa tornare, tornare alla solitudine.
Verrà mai la speranza alle anime oscure che vagano sole?


Hear my silent prayer as I weep tonight!
Dawn gets greyer, thou hast taken, taken flight!

Ascolta la preghiera silenziosa che piango questa notte!
L’alba si fa grigia, tu hai preso, preso il volo!


Love abandons the soil, leaves a shade,
It whispers 'goodbye' as we quietly fade... away!

L’amore abbandona la terra, lascia un’ombra,
Sussurra “addio” mentre svaniamo lentamente...


The brightness fades in my eyes
But nightfall calms all my cries.
Please, give us wings to fly!
Without love our world dies... it dies!

La luce si offusca nei mei occhi
Ma la notte cheta il mio pianto.
Ti prego, dacci ali con le quali volare!
Senza amore il nostro mondo muore... muore!


To drown in the cold mournful sea,
So lost here in a world not meant to be... for me!

Affogare in un mare freddo e lugubre,
Del tutto perduto in un mondo che non è fatto per me... per me!


The fading moon cries in vain,
As the rising sun reflects my pain.
We sail on seas of guilt and shame,
but still we feed this love-lost flame... with hope!

La luna che svanisce piange invano,
Mentre il sole che sorge riflette la mia pena.
Navighiamo su mari di colpa e vergogna,
Eppure alimentiamo questa fiamma dimenticata dall’amore... con la speranza!


Hear my silent weeping as I pray tonight.
Night grows colder, but I see a new light.

Ascolta il mio pianto silenzioso, mentre prego questa notte.
La notte diventa più fredda, ma scorgo una nuova luce.


Beautiful night, to thee we pray:
Let the truest of love come our way!
Beautiful night, to thee we pray:
Let all the illusions just wither away!

Meravigliosa notte, a te preghiamo:
Permetti all’amore più sincero di attraversare il nostro cammino!
Meravigliosa notte, a te preghiamo:
Che tutte le illusioni possano semplicemente appassire!

Please, give us wings to fly!


E finalmente, a 150 giorni da Natale, ho espletato la formalità di andare a comprarmi uno dei regali (quelli che ricevi un po' di soldi, prenditi qualcosa che ti piace, da qualche anima gentile che non sa dove sbattere la testa per farti contenta ma essendo un'anima gentile vuole farti contenta lo stesso)

E fu così che decisi di spenderli per una borsa (nel negozio la cui foto è riportata in alto, suppongo che l'insegna, bagAge - Ultimative Bags potesse suggerire qualcosa, in effetti).
Sì, proprio io. Una borsa.
Che non ho mai amato particolarmente il genere (la borsa ti impaccia, si bagna quando piove - e con lei anche tutto quello che tieni dentro, libri compresi!)
E poi ci sono le diverse categorie:
1. borsa fighetta, appariscente e inutile come un cactus su una piattaforma petrolifera in mezzo al Baltico;
2. borsa enorme, nella quale sta il mondo intero ma se cerchi una cosa è garantito che non ci arrivi finché non hai tirato fuori tutto il resto e tutti hanno scoperto che ci tieni dentro il biglietto del cinema di due anni prima (Wall -E) e che mangi le caramelle al cranberry con ripieno di lime - sono cose imbarazzanti;
3. borsa minima, nella quale trovi tutto ma puoi sperare di infilare solo un portafogli molto molto piccolo e mezzo fazzoletto;
4. borsa-che-costa-poco -> in questa categoria è possibile trovare praticamente di tutto, persino qualcosa che incontri il gusto personale, peccato che abbiano notoriamente almeno uno dei seguenti difetti:
4a. se è in simil-fint-pelle puzzerà da morire;
4b. se è in stoffa potrà puzzare ugualmente o come minimo essere tenuta insieme da cuciture fantasma, che cederanno non appena ci infilerete dentro qualcosa del peso superiore alla chiave della casella delle lettere.

Per fortuna esistono anche gli zainetti e grazie a quest'ultima categoria, salvezza dei pellegrini, riesco a portarmi appresso quel che mi serve senza impiccio.
Ma anche gli zainetti, talvolta, si dimostrano carenti, ahimè.
Per prima cosa, solitamente non sono impermeabili, perciò se piove siamo punto e a capo.
Secondo, e non meno importante, in un vagone affollato della metropolitana o a un evento in piazza o robe così devi piazzartelo davanti (e ti saluto mancanza di impaccio) oppure controllarlo ogni quattro picosecondi per essere sicuro che nessuno ci abbia infilato dentro una mano alla ricerca del portafogli.

Compromesso dopo compromesso, l'anno scorso sono giunta all'acquisto di una borsa impermeabile, piena di tasche segrete, da portare a tracolla. Un po' costosa, ma conto di farla durare vent'anni. Ha un aspetto un po' austero, unisex direbbe qualcuno, ma non mi importa più di tanto: è nera, io mi vesto quasi sempre di nero (perlomeno nei sei mesi "freddi"), posso addirittura fingere di aver coordinato le due cose!

E oggi, tadà, mi sono portata a casa una vera, autentica borsa Leonca! Mai sentita nominare, eh? Ottimo, io sono per il boicottaggio supremo e indiscriminato delle grandi marche.
E' impermeabile come l'altra, ma in più ha una bella fantasia, così l'ho destinata al periodo estivo, in cui muto sembianze e passo dalla fase vampiro alla fase Pippi Calzelunghe. Costosetta anche questa, ma che diamine era un regalo e durerà vent'anni anche questa.

Così adesso ho il set completo:
1. borsa nera, invernale, impermeabile;
2. borsa colorata, estiva, impermeabile;
3. zainetto;
4. borsa punkeggiante di stoffa nera con disegno floreale fucsia fosforescente (ahem, non chiedetemi di rinunciarci);
5. borsa elegante, per le Grandi Occasioni (teatro, matrimoni & co)

E, va beh, sì, lo ammetto, ne ho anche altre, la gente ogni tanto me ne ha regalate e io non butto mai via niente, specialmente le cose che non uso mai e che quindi sono in ottimo stato di conservazione. Prevedo di affittare una bancarella a un mercatino dell'usato al più presto...

venerdì 22 maggio 2009

OK. Don't panic.


Ma non è colpa mia. Non tutta, quantomeno.

Voglio dire. E' vero che dopo aver trascorso mezz'ora a confrontare su Internet una quantità inverosimile di ricette originali per la Sacher (tutte rigorosamente diverse l'una dall'altra, naturalmente. Forse originali stava a significare che si tratta di capolavori di inventiva, piuttosto che di un ritorno alle origini) sono andata al supermercato senza la lista degli ingredienti necessari.

Andando a memoria, qualcosina poteva pure sfuggirmi, no? Sarà essenziale la boccetta di aroma di limone?

E comunque, la marmellata di albicocche non era indicata nella lista.

Vero che se appena appena uno sa cos'è una Sacher sa anche che c'è dentro la marmellata di albicocche. Ma devo sempre pensare a tutto io?? Uff...

giovedì 21 maggio 2009

You can't second-guess ineffability


Per essere fondamentalmente una persona alla buona, senza pretese, noto in me talvolta alcuni snobismi che mi fanno vergognare. Davvero, se solo non fosse che non posso farne a meno, mi sotterrerei qualche metro sotto la cantina.

Prendiamone uno a titolo di esempio: il tè. Esistono, quante? centinaia? di tipi di tè differenti. Nero, verde, rosso, forte, aromatico, cinese, arabo, inglese... Non nasconderò di averne provate decine di varietà diverse.
Per un certo periodo la specialità "Earl Grey" (tè al bergamotto) è stata la mia favorita. Poi ho scoperto l'Earl Grey aromatizzato a miele e limone e a quel punto ho deciso di preferire quello. Ho avuto poi il periodo delle tisane: ai frutti rossi, specialmente. Bevuta senza zucchero e con molto raffreddore. E siccome, purtroppo, ho trascorso anni a essere più ammalata che sana, di occasioni per farne fuori a litri ne ho avute eccome. Quando è insorta la moda del tè verde, potevo forse farmi scappare l'occasione di assaggiarlo? Mai non sia, e tè verde fu. Senza zucchero, se poi era aromatizzato al gelsomino aveva quel tocco in più.

Ma dentro il mio cuoricino e nella memoria storica delle mie papille gustative era rimasto il ricordo di un sapore impareggiabile, del tè più buono mai prodotto sulla faccia della terra: il PG Tips.
Okay, è inutile che vi scambiate occhiate preoccupate e mettiate mano di nascosto al cellulare per chiamare la neuro.
Il PG Tips non è un tè particolarmente raffinato. E' il tè - oserei dire - di base nelle case britanniche. Non costa mica tanto, lo vendono in scatolone da non so quante cento bustine alla volta.
Lo avevo bevuto in Inghilterra, già la prima volta che ci ero stata in viaggio studio e mi aveva conquistato. Ma trovarlo a Milano era impossibile. Così ogni tanto, sorseggiando altri liquami scuri di differente provenienza, sospiravo, Ah! Quanto mi piacerebbe bere una bella tazza di PG!

Accadde un giorno che uno dei miei fratelli lasciò il nido domestico e si trasferì in un'altra zona della città dove, guarda il caso, scoprì un microscopico negozietto di autentici prodotti britannici. Non fu difficile per il baldo giovine procurarsi una scatola maxi di PG e regalarmela a Natale! Da quel momento la mia goduria non ha più conosciuto freni. PG a tutte le ore, con estremo sollazzo delle mie neglette papille gustative.
Per amore di verità dovrei dire che ho scatole di molteplici varietà di tè in uno degli armadietti della cucina. La gente me le regala, nella speranza di disintossicarmi. Vana speranza.
Ora ho finalmente scovato un negozio qui a Berlino dove posso rifornirmi e sto dando fondo senza ritegno alle 160 bustine dell'ultima scatola che il mio adorato fratellino mi aveva recentemente procurato.

Se mai ci troveremo a sorseggiare un tè in compagnia e non fosse il PG, berrei ugualmente una tazza di quel-che-sia insieme a voi. Ma siatene consapevoli: per me non è tè, se non è PG Tips!

*corre a incassare la sua quota per la pubblicità*

mercoledì 20 maggio 2009

C'era una volta e voglio che sia ancora

Il mondo al momento è popolato all'incirca da sei miliardi di esseri umani. Esseri umani, che si sono aggiudicati l'utilizzo e il dominio del pianeta affermando di essere la razza più intelligente del pianeta. A parte che sono stati fatti clamorosi errori in proposito nel corso dei secoli (vedi la teoria di, schiavo si nasce; o la convinzione che i neri fossero una razza di animali e non persone; o altri casi di presunta superiorità portati all'estermo più schifoso). A parte questo, dicevo. Ma chi è che l'ha detto, che siamo i più intelligenti (o evoluti) del pianeta? Ho scoperto che ci sono razze di formiche (formiche, nota bene!) che, oltre a essere particolarmente bellicose, un po' come tutte le formiche, compiono vere e proprie missioni nei formicai di altre razze e ne rubano le uova. Tali uova, una volta schiuse, costituiranno la loro riserva di formiche schiave. Un concetto evoluto, e se non siete d'accordo, provate a spiegarmi, in formichese, il concetto di schiavo. E' un concetto, e già qui siamo su uno scalino evolutivo più in alto rispetto ai semplici bisogni primari (nutrirsi-riprodursi). Formiche.
Cattive formiche, brutte formiche.
Non lo sapete che noi Umani siamo evoluti perché abbiamo stabilito sulla carta che gli schiavi non si fanno?
Lasciate perdere di domandare ai milioni di esseri umani privati della propria libertà per qualsivoglia motivo, lasciate perdere di chiedere ai cittadini del mondo civilizzato che vengono sfruttati senza ritegno da chi li vuole grati e riconoscenti perché gli offre un dito da leccare.
Poi siamo intelligentissimi perché abbiamo alcune delle menti più brillanti all'opera ad elaborare strategie sempre più raffinate per ammazzare e mutilare altri esseri umani e non solo! Qualche geniaccio addirittura ponza e riponza (n.b. pon|zà|re v.intr. e tr. (io pónzo) 1 v.intr. (avere) colloq., spingere compiendo uno sforzo | esercitare uno sforzo per espellere dal corpo le feci [fonte: DeMauro Paravia - il dizionario della lingua italiana] - giusto per sottolineare che non scelgo parole a caso) e salta fuori con delle idee rivoluzionarie. Ho dimenticato il nome dell'intraprendente stratega che rivoluzionò il modo di fare guerra nel corso della II Guerra Mondiale. Egli, in tutta la sua somma lungimiranza, comprese qualcosa di formidabile (se gli davano un lassativo, così in bagno si sbrigava prima e non aveva il tempo di pensarla tutta, non era meglio?) Si disse, costui, perché sprecare tutti questi soldati per il cui addestramento sono stati spesi un sacco di soldi? Invece di mandarli a combattere in prima linea, mandiamone avanti pochi, su aerei da bombardamento. Facciamogli sganciare delle bombe che devasteranno intere città (segue calcolo dei venti e della miglior posizione per essere certi di causare il maggior danno possibile con il minimo sforzo). Ammazziamo i civili, le vecchiette, i bambini a scuola... non costano niente! Se ne facciamo fuori abbastanza, poi, sicuro la nazione attaccata prima o poi si arrenderà, cosa volete che faccia?
Non trovate anche voi che questo nobiluomo fosse un autentico genio? Ha trovato il modo di massimizzare il danno nei confronti di propri simili indifesi e non addestrati a rispondere spendendo poco. La ciliegina sulla torta.
Come cazzo faceva a dormire la notte?
Ma se è per quello, come cazzo fanno a dormire un sacco di persone? Non viene anche a voi, a volte se non spesso, spontaneo domandarvi se hanno una coscienza e come l'abbiano ridotta?
A volte leggo notizie che mi fanno venire il voltastomaco, in senso fisico, meglio che non mi rimaniate nelle vicinanze in quei momenti. Da qualunque parte vi giriate, c'è un immondezzaio creato da qualcuno che ci balla sopra felice, mentre poveracci si affannano a ripulire, ma non ce la faranno mai!
Sono sempre rimasta stralunata a chiedermi dove sia finita la coscienza di chi causa tutto questo (dai disastri ambientali, allo sfruttamento della gente che vorrebbe solo vivere, alla programmazione a tavolino di crash economici che lasciano in mutande chi ha sudato per una vita, al trattamento dei rifugiati politici, allo sterminio di intere popolazioni colpevoli di abitare in territori non ancora sfruttati dalle politiche colonial-imperialistiche.... mi fermo ma ovviamente non perché la lista sia finita, c'è ancora il traffico di armi, di bambini, di organi, di ragazze...)
E mi chiedo anche come sia possibile che gente all'apparenza uguale a me (nata da un padre e da una madre, una testa, organi interni, bisogni corporali...) compia gesti atroci ai danni di altra gente simile a se stesso.

Io non so se qualcuno ha trovato una risposta decente. Era un pazzo, dicevano ad esempio di Hitler. Di Madre Teresa o di Gandhi dicevano, dei Santi. Geneticamente erano simili, però, no?

Provate a chiudere gli occhi e a cambiare drasticamente punto di vista. Non cerchiamo di provare che queste persone sono uguali a noi, in fondo. Arrendiamoci all'evidenza: sono diverse. Molto diverse. TROPPO diverse. Siamo stati invasi da una civiltà aliena e non ce ne siamo mai resi conto. Questi extra-terrestri ci stanno conquistando tutti, si stanno prendendo il pianeta, succhiandone le risorse e travolgendo qualunque essere umano che gli si pari davanti. Quelli che collaborano, con una fiducia cieca nel Sistema che non fa certo onore alla loro intelligenza, sono solo strumenti. Quando agli alieni non serviranno più, verranno terminati.
Alla fine resteranno solo gli invasori e forse loro possono vivere in un pianeta ridotto nello stato pietoso in cui stiamo riducendo il nostro. Per questo non gliene frega niente di correre ai ripari, di aggiustare la fascia d'ozono o di rimpolpare il Polo, o di smetterla di fomentare genocidi in Africa.

E' un'ipotesi assurda e strampalata e non sta in piedi? Trovatene pure un'altra, va bene.
Fatto sta che loro, di chiunque si tratti, l'avranno vinta, su tutta la linea.
Se però abbastanza gente si convince che queste "persone" sono extra-terrestri, che non c'entrano nulla con noialtri, che sono qui sulla Terra per conquistarla e sottomettere la nostra civiltà, potremo cacciarli e provare a riprendere in mano la storia. Sperando che non ci abbiano infettato troppo a fondo.

Dust in the Wind

Oggi ho una canzone che continua a risounarmi in testa. Ci faccio sopra un post nella speranza di esorcizzarla, così magari riesco a muover un passo in un'altra direzione.
E' una canzone vecchia, ma che probabilmente almeno tutti avranno sentito almeno una volta, è abbastanza un "classico". Si chiama Dust In The Wind, by Kansas.



I close my eyes, only for a moment, and the moment's gone

Chiudo gli occhi, solo un momento, e il momento è passato

All my dreams, pass before my eyes, a curiosity

Mi passano davanti agli occhi tutti i miei sogni, una curiosità

Dust in the wind, all they are is dust in the wind

Polvere nel vento, non sono altro che polvere nel vento

Same old song, just a drop of water in an endless sea

La stessa, vecchia canzone, solo una goccia d'acqua in un mare infinito

All we do, crumbles to the ground, though we refuse to see

Tutto quel che facciamo, solo briciole che cadono a terra, anche se ci rifiutiamo di vederlo

Dust in the wind, All we are is dust in the wind

Polvere nel vento, non siamo altro che polvere nel vento

Don't hang on, nothing lasts forever but the earth and sky

Non attaccarti a niente, niente dura per sempre, se non la terra e il cielo

It slips away, and all your money won't another minute buy

Tutto scivola via, tutti i tuoi soldi non compreranno un solo minuto in più

Dust in the wind, All we are is dust in the wind

Polvere nel vento, non siamo altro che polvere nel vento

Dust in the wind, everything is dust in the wind

Polvere nel vento, ogni cosa non è che polvere nel vento

martedì 19 maggio 2009

Roads? Where we're going we don't need roads!

Finalmente guardando nel porcellino non ho provato il consueto, tremendo senso di vertigine. Posso mettere in programma una gitarella dal parrucchiere, cosa che rimando da settimane, ormai, anche perché con questa simpatica moda di far pagare un tot al centimetro di lunghezza, ogni volta che vado io le inservienti si picchiano pur di occuparsi della mia chioma e uscita di lì la prescelta corre all'agenzia di viaggi e prenota per due alle Seychelles.

Cosa farò, una volta che mi troverò all'interno del Mistico Antro dalle pareti ricoperte da specchi e artistici contenitori corredati da spazzole, pettini e fermagli di ogni foggia e colore?
Chi ha detto, colore? Bravo, vince cento punti!
Quale colore, qualcuno vuole indovinare? [...]
Lei, gentile signora, vorrebbe piuttosto sapere di che colore sono esattamente i miei capelli adesso? Er. Sicura di volerlo sapere proprio esattamente? No, perché se mi guarda di fronte sembrano arancioni, quasi biondi ma solo dal basso. Dall'alto sono castani, quasi neri vicino alla radice. Ma poi, se si volta di fianco, torna l'indecisione, vero? Sono ramat...no, biond..no, cast... Ma SONO ferma!! No, la prego, non me lo chieda... Va bene *sigh* li sollevo in una coda - E che si mette a gridare così, che mi spaventa il pubblico?! Glielo avevo detto, di lasciar perdere! Sì, le dò ragione, sotto sono effettivamente molto più chiari, ma in modo intermittente, in mezzo tornano le strisce scure... No, non faccia così, non è niente.


Appena posso vado dal parrucchiere e ci metto su una mano di vernice. Quasi quasi stavolta scelgo il rosso, che vado sul sicuro.
E in spiaggia quest'estate scenderà Pippi Calzelunghe, oh sì!

lunedì 18 maggio 2009

All my life I've been waiting

Stereotipo, questo sconosciuto vs. Stereotipo, I love you.

Mi considero una persona dotata di una buona dose di auto-ironia e gli stereotipi non mi offendono, se sono utilizzati in maniera sagace e intelligente. Sono la prima ad ammettere che con in mano una piantina sono il peggio del peggio in quanto a sterotipo "donne e senso dell'orientamento". E sono capace di ridere quando Mauro afferma che "parcheggio l'auto come un uomo", intendendo semplicemente che lo so fare.
C'è uno spot che ho appena visto e che mi fa ridere, basato sullo stereotipo secondo il quale una tizia bella debba essere altrettanto tonta. Non lo credo e so benissimo che non è vero. Ma lo spot mi fa spanciare lo stesso!

Solita notte da lupi nel Bronx

Post lamentoso, di qualcuno che a volte desidererebbe trasformarsi in un'isola. Per carità, non voglio incorrere nelle ire e nello sdegno di chi mi riverserebbe addosso Domande Profonde & Intelligenti del tipo, Credi davvero di poter fare a meno degli altri???
Eviterò accuratamente con un giro largo questo genere di discorso.
Oppure no, mi ci butterò di testa ritorcendo loro contro la domanda, cosa che presumibilmente non si aspettano - solo perché nessuno lo fa mai (e le sottili menti superficiali si beano di questa mancanza).
E tu sei davvero sicuro di poter fare a meno di te stesso???

Ho trascorso anni in cui ero talmente circondata da gente, amici, parenti, conoscenti e affiliati di tutte e tre le razze precedenti, da non rendermi conto di esistere. Sono sempre stata di indole spugnosa e camaleontica, il che significa che spesso assumevo comportamenti e modi di pensare che non erano propriamente miei, bensì quelli che più mi affascinavano e che coglievo in chi mi stava intorno.
Difficile riuscire a essere te stesso, quando non sai chi sei.
Bisogna fare qualcosa che alla gente puzza di strano, qualcosa che non si fa. Rifiutare tutto e tutti, indistintamente, fare vuoto dentro e intorno a se stessi e aspettare. Quando viene fuori qualcosa da quel niente, probabilmente si tratta di voi stessi. E sorprendentemente, scoprirete che quello che sta saltando fuori dal buco nero non ha niente (o molto poco) a che vedere con tutto quello che ha riempito e occupato abusivamente la vostra personalità fino a un momento prima.

Quanti saranno gli amici che vi resteranno tali? Quanti i conoscenti che non si sentiranno traditi e offesi? Magari scoprirete di avere più in comune con una persona che fino a quel momento avete solo marginalmente considerato, che con uno dei vostri amici più stretti.

Questa è un'interpretazione un po' più seria della celeberrima "ne resterà soltanto uno", ma ne rimarranno davvero poche, di persone che sapranno accettarvi per quello che siete, per quello che avete imparato su voi stessi;pochi saranno sinceramente felici per voi, perché siete riusciti a scoprire il vostro vero io. Saranno pochi, è garantito. Perché le persone che si dichiarano non superficiali nel 90% dei casi parlano a vanvera. Meglio pochi, ma buoni? Per me assolutamente sì.

Ho gettato via tutte le maschere, chi ha il coraggio di sopportare la mia presenza a crudo è il benvenuto e a tutti gli altri vada il mio augurio di buona fortuna. Tschüss!

domenica 17 maggio 2009

Riepilogo!

Senza porre ulteriore indugio, ecco qua i titoli dei post della settimana passata affiancati alla fonte di ispirazione originale!

1. Search for beauty, find your shore -> preso dalla canzone "The Poet And The Pendulum", by Nightwish;
2. There, there -> ahem, nessuna citazione;
3. 7 Days To The Wolf -> preso dall'omonima canzone, by Nightwish;
4. Welcome to Paradise, soldier -> preso dalla canzone "Planet Hell", by Nightwish (che sta settimana hanno fatto proprio la parte del leone, a quanto pare!);
5. Hey, nolly, nolly -> preso dalla tragicommedia "Much Ado About Nothing", by Shakespeare;
6. You were my saviour in my time of need -> preso dalla canzone "Angels", by Within Temptation.

That's all folks!

sabato 16 maggio 2009

You were my saviour in my time of need

Le nefaste esperienze di vita domestica si accumulano, causando un deciso sovraccarico di tensione alla mia rete neuronale, che cederà presto sotto l'immane sforzo di reggere tale mole di distruttiva quotidianità.
Perché talune decisioni, che per molti si rivelano semplice routine nel loro docile susseguirsi di azione/reazione, per talatri (= la sottoscritta) si rivelano piuttosto faticose schermaglie con un destino incongruo, nonché ostile.

Semplice esempio di pratica azione/reazione lineare:

COPPIA X:
1. la coppia X trova nella casella della posta il volantino del negozio di porcellane (nome), che annuncia svendita colossale per chiusura locali;
2. la coppia X da tempo afferma di voler acquistare un nuovo servizio di piatti, per sostituire quelli comprati all'Ikea a 0,60 € al pezzo anni or sono;
3. la coppia X si reca al negozio, sceglie un servizio di piatti, paga soddisfatta una cifra inferiore del 70% rispetto al prezzo di listino, carica in macchina le porcellane e soddisfatta se ne torna a casa.

Semplice esempio di disastrosa azione/reazione composta:

COPPIA Y:
1. la coppia Y trova nella casella della posta il volantino del negozio di porcellane (nome), che annuncia svendita colossale per chiusura locali;
2. la coppia Y da tempo afferma di voler acquistare un nuovo servizio di piatti, per sostituire quelli comprati all'Ikea a 0,60 € al pezzo anni or sono;
3. la coppia Y si reca al negozio, scopre che è chiuso, decide allora di andare a comprare la pasta all'ipermercato nelle vicinanze (solo la pasta! e magari un pezzetto di feta!), per curiosità va a dare un'occhiata ai servizi di piatti proposti dall'ipermercato, spende un'ora nella corsia dei prodotti per la casa e per un soffio non esce con un coltello per la carne in puro-autentico-garantito carbone giapponese (sic!) dalla lama arancione e un set di bicchieri da 6 da whisky (da utilizzare per l'acqua, però!), stabilisce di tornare a prendere i bicchieri dopo aver comprato la pasta, alla pasta aggiunge il feta, tre latte di "pomodorini di giornata" (ahem, uno dei due crede ancora all'idilliaca immagine della contadinella che passa con il cestino di vimini tra i filari di pomodorini, tastandoli uno a uno e scegliendo solo il meglio), mortadella, yogurt, confezione formato famiglia-economy da un chilo di corn flakes e semi di basilico in busta, oltre a due riviste per la scelta del miglior TV al plasma o no. A quel punto nel cestino (ma và, lascia stare il carrello, mica ci serve!) non ci stanno più i bicchieri. Uno dei due commenta, va beh, torneremo un'altra volta. Pagano alla cassa e tornano a casa dopo aver peregrinato all'interno dell'ipermercato per TRE ORE!!

venerdì 15 maggio 2009

Hey, nolly, nolly


...e cento punti a chi individua la fonte del titolo di questo post! Così, per pura bontà d'animo e spirito altruista (e allegro, suggerisce qualcuno, dando al termine un'accezione alcolica che - giuro - non si confà alla situazione attuale).

E dopo le premiazioni del caso, passiamo all'argomento caldo della serata:


I Consigli Per Brave Massaie Di Tutti I Tempi E Tutte Le Generazioni.
Sottotitolo: storie di Vita Vissuta


STRETTA LA FOGLIA: Abbiamo qui con noi stasera la Signora...
SIGNORA (SUSSURRANDO IMBARAZZATA): La prego, vorrei restare anonima.
STRETTA LA FOGLIA: Er... D'accordo. La chiameremo Sciùra Lola, se lei è d'acordo, invece di anonima. Lei, Sciùra Lola, ha testè vissuto un'esperienza di vita domestica che l'ha lasciata alquanto turbata. Vuole raccontarci qualche dettaglio?
SIGNORA: Ecco, deve sapere che sul letto tengo due cuscini...
STRETTA LA FOGLIA: Attenzione, Signore e Signori! Due cuscini! - La prego, non sussulti ai miei interventi. Vada pure avanti con il suo avvincente racconto!
SIGNORA: Ieri cambiavo le lenzuola e...
STRETTA LA FOGLIA: Cambiava le lenzuola! entusiasmante! Avete capito, mie gentili ascoltatrici, massaie di ogni luogo, età e stazza fisica? - Sciùra Lola, ci spieghi: come mai si dedicava a una tale inconsueta, perigliosa attività domestica?
SIGNORA (LIEVEMENTE CORRUCCIATA): Quelle di prima erano sporche e...
STRETTA LA FOGLIA: Sporche! Signore e Signori, quale coraggio la nostra indomita Sciùra Lola! Afferma davanti a milioooni di perfetti sconosciuti che le lenzuola sul suo letto erano sporche! - La prego, continui, questo racconto sta cominciando a emozionarmi (si asciuga una lacrimuccia all'angolo dell'occhio - questa è real tv!)
SIGNORA (PIUTTOSTO SECCATA): Per farla breve, una delle federe pulite con le quali ho ricoperto uno dei cuscini aveva uno strano odore, come di vecchio, di muffito...
STRETTA LA FOGLIA (AL COLMO DELL'ENTUSIASMO): Muffito! Ommioddìo, quale ardore, erano aaaaanni che non sentivo questo termine! - Non si interrompa, la scongiuro, l'ansia di venire a conoscere il climax di questa avventura mi sta distruggendo (ANSIMA)
SIGNORA (STRALUNATA E PALESEMENTE DESIDEROSA DI DARSELA A GAMBE): Lei non è un individuo normale, nevvero?
STRETTA LA FOGLIA: - sguardo spento e assente.
SIGNORA (RAPIDAMENTE RIGUADAGNANDO): Ebbene sì, era così. E siccome non mi andava di dormirci con il naso a un centimetro, ho deciso di utilizzare un prodotto comunemente in vendita nei supermercati, tale (CENSURA), che promette di eliminare odori di ogni genere da stoffe e tessuti.
STRETTA LA FOGLIA (ULULANDO): INCREDIBBBBBILEEEEEE!!! Ci dica, quindi, non sto più nella pelle, ci dica, la prego, ci sveli, non ci tenga sulle spine, oddio, la scongiuro, la supplico, la...
SIGNORA (ESASPERATA, PICCHIA RIPETUTAMENTE L'OMBRELLO SULLA TESTA DEL NOSTRO INVIATO E LO RIDUCE AL SILENZIO NONCHE' ALLO SPESSORE DI UNA SOGLIOLA) - (SI VOLTA VERSO LA TELECAMERA REGGENDO DA SOLA IL MICROFONO): Non fate come me. Davvero. Se vi capita la stessa, vergognosa esperienza che è capitata a me, ovvero vi ritrovate con una federa che odora di muffa nell'armadio e decidete di non rimetterla da lavare ma di affidarvi a (CENSURA) per togliere la puzza, rammentate che (CENSURA) è uno spray, il che in parole semplici significa che spara goccioline di liquido dal beccuccio, il che porta come logica conseguenza che la stoffa sulla quale dette goccioline si depositano rimarrà bagnata e pertanto scomoda da utilizzare come guanciale. Ecco. Tutto qui. (LASCIA VOLONTARIAMENTE CADERE IL MICROFONO SULLA TESTA DEL CRONISTA, CHE SI STAVA LENTAMENTE RIALZANDO DA TERRA E SI ALLONTANA SDEGNOSAMENTE) - E se poi vi capita, come è capitato a me, che un idiota di cronista voglia intervistarvi sull'accaduto, dite di NO!

giovedì 14 maggio 2009

Welcome to Paradise, soldier


Che palle le giornate Cenerentola!!

Senza contare che l'allergia non migliora la situazione, intanto che spolvero-sciacquo-lustro-sposto-aspirapolvere-straccio-haidimenticatounangolino... E adesso i panni da stirare mi osservano con severo cipiglio dall'alto della loro immensa montagna, guarda che ci siamo anche noi - sogghignano, i malnati!

Ma chi li ha inventati, i lavori domestici?? Sarà possibile che nel XXI secolo dobbiamo ancora essere schiavi di piumini, straccetti e ferri da stiro?!
Voglio vivere in una realtà Asimov-style, in cui è un robot a occuparsi di ste menate.
Silenzioso (sicuramente non impreca e non starnutisce); efficiente (lo imposti su, passa anche sotto l'armadio - cosa che di sicuro io non faccio); economico (si ricarica con il sole o la luce della lampadina a risparmio energetico dello sgabuzzino); senza troppe pretese - anzi senza alcuna pretesa. E quando ha finito viene da te, fa un bell'inchino e articola, grazie per avermi permesso di esserti utile.

Ecco, e nell'attesa che tutto ciò si compia e divenga realtà - torno mestamente alle pulizie. Sigh.

mercoledì 13 maggio 2009

7 Days to the Wolves

Stasera ispirazione arida - dopo aver eseguito una traduzione sui complotti della CIA nei confronti del governo islandese; aver portato avanti parte di Ali Nere; avere ideato due o tre loschi dettagli per la storia più trucida che sia mai stata inventata (una collaborazione di menti diaboliche al lavoro per ottenere il risultato più patetico possibile)... eddàààài, ho anche tagliato il prato stamattina: due ore in giardino e so già che stanotte mi verrà un attacco d'asma.

Quindi serata-canzone e la scelta è caduta su 7 Days to the Wolves, by Nightwish.

Non è il testo più profondo e significativo che il mitico Tuomas (inchino-toccando-terra-con-la-fronte, prego!) abbia creato, ma ha un ritmo che mi piace, l'ascolto volentieri, è stata la prima canzone che hanno cantato al concerto di Londra, il disegnino sulla pagina del libretto del CD su cui è riportato il testo è molto figo (come si può notare dall'immagine riportata qui a sinistra) e si parla di lupi. E poi sto blog è mio e scelgo le canzoni che mi pare. Ecco. E, by the way, compratevi qualche CD dei Nightwish, originali, che se lo meritano!

7 Days to the Wolves



The wolves, my love, will come
Taking us home where dust once was a man

I lupi, amore mio, verranno
Ci condurranno a casa, dove la polvere un tempo era un uomo


Is there Life before a Death?
Do we long too much and never let in?

C'è vita, prima della morte?
Bramiamo troppo e non accettiamo mai?


Howl
7 days to the wolves
Where will we be when they come
7 days to the poison
And a place in heaven
Time drawing near as they come to take us

Ulula
7 giorni all'arrivo dei lupi
Dove saremo quando giungeranno
7 giorni all'arrivo del veleno
E un posto in Cielo
Il momento si avvicina e vengono a prenderci


This is my church of choice
Love`s strength standeth in love`s sacrifice

Questa è la chiesa che ho scelto
La forza dell'amore sta nel sacrificio


For the rest, I have to say to you
I will dream like the God
And suffer like all the dead children

Per il resto, devo dirti
Sognerò come Dio
E soffrirò come tutti i bambini morti


Howl
7 days to the wolves
Where will we be when they come
7 days to the poison
And a place in heaven
Time drawing near as they come to take us

Ulula
7 giorni all'arrivo dei lupi
Dove saremo quando giungeranno
7 giorni all'arrivo del veleno
E un posto in Cielo
Il momento si avvicina e vengono a prenderci


This is
Where heroes
And cowards
Part ways

Ecco
Dove gli eroi
Ee i vigliacchi
Si separano


Light the fire, feast
Chase the ghost, give in
Take the road less traveled by
Leave the city of fools
Turn every poet loose

Accendi il fuoco, festeggia
Da' la caccia allo spettro, arrenditi
Prendi la via meno battuta
Abbandona la città dei pazzi
Rendi libero ogni poeta


Heroes, cowards, no more

Eroi, vigliacchi, niente più

martedì 12 maggio 2009

They'll call it chance, or luck, or call it Fate.


[...] Le storie sono, in un modo o nell'altro, degli specchi. Le utilizziamo per spiegare a noi stessi come funziona, o come non funziona, il mondo. Come gli specchi, le storie ci preparano per il giorno che verrà. Ci distraggono da ciò che è contenuto nell'oscurità.
La fantasia - e tutta la narrativa è fantasia, in un modo o nell'altro - è uno specchio. Uno specchio deformante, per la precisione, posto a quarantacinque gradi nei confronti della realtà, ma rimane pur sempre uno specchio, e lo possiamo usare per raccontarci cose che altrimenti neppure vedremmo. (Le favole, come disse una volta G. K. Chesterton, sono più che reali. Non perché ci dicono che esistono i draghi, ma perché ci dicono che i draghi possono essere sconfitti.) [...]

Tradotto dall'introduzione di "Smoke and Mirrors", by Neil Gaiman.

Non so, mi piaceva!

lunedì 11 maggio 2009

There, there.


Don’t you cry.
It’s just the wind, that whispers outside your window and makes those old trees crack and whisk like they’re ancient ghosts.
Don’t you be afraid.
It’s just the night, blue and dark and silent. It enfolds you with its soft hands and it’s not evil. It’s only a night, you’ve already lived hundreds of them. It’s just another one.
Don’t you miss me.
I’m not far from you in thoughts and in heart. I’m close by, can you hear my heart, beating along with yours? Can you feel my breath on your skin, soft and light and warm? Can you sense my love, so big that not even the biggest of nights could embrace it?
Dry those tears.
Save them. Save them for the times of deep sorrow, or the times of unspeakable joy. You shall have both.
Close your eyes and sleep.
Dream of me.
There, there. It’s not a bad thing. They call it growing up.
Don’t be scared.
I’ll be there for you. Just by your side. Always.


*** *** ***

Su, su.

Non piangere.
E' solo il vento, che sussurra fuori dalla tua finestra e fa scricchiolare e frusciare quei vecchi alberi come fantasmi antichi.
Non avere paura.
E' solo la notte, blu e scura e silenziosa. Ti avvolge con le sue mani soffici e non è malvagia. E' solo una notte, ne hai già vissute a centinaia. E' solo una di più.
Non sentire la mia mancanza.
Non sono lontana da te, nel pensiero e nel cuore. Sono vicina, lo senti il mio cuore, che batte insieme al tuo? Avverti il mio respiro sulla pelle, leggero e delicato e tiepido? Percepisci il mio amore, talmente immenso che nemmeno la più grande delle notti riesce ad abbracciarlo?
Asciugati le lacrime.
Conservale. Conservale per i momenti di disperazione profonda, o per i momenti di gioia indescrivibile. Li avrai entrambi.
Chiudi gli occhi e dormi.
Sognami.
Su, su. Non è niente. Si chiama crescere.
Non avere paura.
Sarò lì per te. Proprio al tuo fianco. Sempre.

Search for beauty, find your shore



Giornata un po' faticosa, se mi è concesso.
[...]
Scusa tanto, sai, ma se non mi è concesso scrivere di quel che mi va qui dentro, allora dove?
[...]
Facciamo una cosa: sta' un po' zitto!!

Ristabiliamo l'ordine, ahem.

Dicevo: giornata difficile, più emotivamente che fisicamente o cerebralmente. Ma tutto viene e tutto va, si cresce un po' ogni giorno.

Però se non leggevo il racconto "Snow, Glass, Apple" di Neil Gaiman forse era meglio. Non perché non mi sia piaciuto. E' l'ultimo racconto contenuto nella raccolta "Smoke and Mirrors", tra i quali ci sono almeno due o tre che considero tra i più bei racconti che mi sia mai capitato di leggere. Ma quello...! Non avessi scritto poche settimane fa "Principessa della Sera", versione darkeggiante di Biancaneve, non avrei mai più potuto scriverla, dopo aver letto "Snow, Glass, Apple". Intanto raggiunge lo scopo che avrei voluto raggiungere io, ovvero un ribaltamento dei ruoli tra Biancaneve e la matrigna (la prima cattiva e la seconda buona e vittima). Anche io avrei voluto fare così, ma alla fine non ci sono riuscita. E poi - ancora non ci posso credere!!!! - c'è Biancaneve a cui viene tirato il cuore fuori dal petto - cuore che continua a battere - Biancaneve che continua a vivere e regina che si appende il cuore in camera da letto!!
Cioè.
Cambieranno altri dettagli, ma non è possibile una cosa del genere.
Tutto considerato, modestia a parte, etc. devo dire che il mio racconto mi piace di più.
Però. Però. PERO'!!!!!!
Resta il fatto che Gaiman è lui, che il suo racconto è edito e che se mai qualcuno leggerà il mio conoscendo il suo, non potrà fare a meno di pensare che io l'abbia copiato e pure di brutto.

[segue pianto greco in piena regola]

La mia autostima è confusa. Da un lato avverte la tentazione di lustrarsi le unghie sul maglione e commentare "Oh-o, ho scritto un racconto che avrebbe potuto scrivere Gaiman, scusa se è poco!"; dall'altra si sente piccola e inutile come uno straccio sporco in un angolo del pavimento e pensa, "Ma perché diavolo devo sempre arrivare in ritardo? Me tapina, non ho speranze!"

E ora, dopo aver consumato il sessantesimo fazzoletto oggi (quaranta per fatti miei e venti per il racconto, diciamo) torno alle mie incombenze incombenti: un articolo sulla letteratura inglese (sì, ancora. No, non è un altro, è sempre quello. No, infatti, non l'ho ancora scritto. Sì, ESATTO SONO IN RIATDRO E ALLORA???); una traduzione da rivedere e una seconda da fare, il racconto sui nativi americani da ultimare - il tutto possibilmente entro la settimana. Oltre a (segue noioso elenco di incombenze amministrativo-domestiche di scarso interesse per il lettore, ma sempre entro la settimana. Ho già detto che odio i lunedì?)

P.S. Ecco due link, confrontate e vedete con i vostri occhi:

il mio racconto, Principessa della Sera

il racconto di Neil, Snow, Glass, Apples

domenica 10 maggio 2009

Riepilogo.

Giornata piena; settimana trascorsa traboccante; settimana che viene, devo fare del mio meglio con il tempo che ho!!
Auf die Plätze, fertig... los!!!

1. Sometimes I think that I should go and play with the thunder -> dalla canzone "In the Shadows", by The Rasmus;
2. Parsley, sage, rosemary and thyme -> dalla canzone "Scarborough Fair", by Simon & Garfunkel;
3. All I want is to be untamed and free -> dalla canzone "The Cage", by Sonata Arctica;
4. It's, Friday, I'm in love -> dalla canzone "Friday I'm in love", by The Cure;
5. To infinity and beyond -> tratto dal film "Toy Story", by Disney & Pixar;
6. Inconcepibbile! -> tratto dal film "La Storia Fantastica" (beeello!!)

Ecco, finito! Contenti? Ora si riparte!!!

venerdì 8 maggio 2009

Inconcepibbile!


In quest'ultimo periodo sto facendo tante, tantissime cose. Un po' troppe, sto facendo fatica a seguirle, però devo dire che mi sento particolarmente lucida e la fortuna mi aiuta talvolta, così sembra che stiano venendo tutte discretamente.
Un periodo d'oro, insomma, di cui intendo approfittare finché dura, naturalmente!

E ho scoperto che anche il Froop all'amarena non è male!

giovedì 7 maggio 2009

To infinity and beyond!

Perché A Me Piace Anche La Musica Classica - A Volte

1. Molto Classico



2. Rockeggiante (E Molto Figo!)



3. Romantico (e c'è chi è riuscito a fare innamorare qualcun altro - non faccio nomi - suonando a tradimento questo pezzo - naturalmente qualcuno con un aspetto meno triglioso di Clayderman)



4. Favourite One (tagliato l'inizio e audio un po' ahem, ma è l'unico video che ho trovato in cui a suonare è Jon Schmidt in persona)

mercoledì 6 maggio 2009

It's Friday, I'm in love

Post auto-celebrativo.


All I want is to be untamed and free


Sto diventando dipendente dal Froop al limone. Questa è la verità.
E poi mi lamento che il mondo è pazzo. Anche se... ci sono delle cose che fanno pensare che lo sia, che la gente abbia perso la bussola. E può anche essere che io sia una dei tanti che vaga come un'ape impazzita, semplicemente imboccando una direzione diversa da altri.

Episodio #1:
Mesi or sono una conoscente venne a trovarmi un pomeriggio e portò seco una torta fatta in casa, da lei. Non era cattiva, ma non amo i dolci e non mi ha fatto impazzire. Non credo di esseremi sperticata in lodi esagerate, probabilmente le avrò discretamente fatto i complimenti. Fatto sta che costei il dì appresso mi consegnò un barattolo di latte condensato, dicendomi che era l'ingrediente essenziale per la sua torta e dovevo usare quella marca lì e nessun altra. Va beh. Ho infilato il barattolo nell'armadio e me ne sono dimenticata, non avendo intenzione di cucinare quella torta particolare.
Ieri Mauro frugando nell'armadio scova il barattolo e legge la data di scadenza, Noooo! Tra poco scade, bisogna usarlo assolutamente, non si lasciano scadere le cose!
Obiezione: e che caspita ci faccio con il latte condensato? Posto che quella torta là non mi interessa rifarla.
Mi metto a cercare illuminazione su internet, poco convinta. La mia poca convinzione scema a livelli infimi allorché trovo proposte eretiche, tipo il tiramisù fatto con il latte condensato, o la crema mou (che schifo, non sopporto il caramello, bleah!!) e mi imbatto in un forum di appassionati di latte condensato, che sono felici di ritrovarsi in comunità virtuale a scambiarsi i mille utilizzi di questa prelibatezza (spremerlo nel caffè, per dirne una, o altre cose elaborate del genere...) Che dire, avevo voglia di buttar giù il muro a craniate, ma in fondo sta gente è innocua.

Altri episodi un'altra volta, non so se reggo tutto in una volta. Sono troppo snob e poi ho finito il Froop.

martedì 5 maggio 2009

Parsley, sage, rosemary and thyme.


Cos'è, è passata una cometa?? Una stella cometa binaria, con coda intrecciata esperta di tripli carpiati in prossimità di pianeti abitati??
Mi sento una sopravvissuta, per quanto resisterò ancora ai malefici influssi?!

IERI:

1. Ore 14.00 - Mi chiama la maestra dalla scuola di Luca, il piccolo ha male al bacino (?!) non riesce a stare dritto in piedi, è pallido, lo venga a prendere.
Vado a prenderlo e gli chiedo, bacino?? Lui risponde, imbarazzato, forse era intestino. Cerco conferme, intestino?? Lui, spazientito, insomma, mamma, c'ho la caccarella!!

2. Ore 18.45 - Torna Mauro dall'ufficio, non sto bene, ho mal di stomaco, non riesco a mangiare. Gli propongo riso in bianco (lo stesso menu del figliolo), accetta ma lo manda giù a fatica.

3. Ore 20.35 - Sara sistema il letto per gli ospiti che non serve più al suo posto: sotto al lettone in camera mia & Mauro. Qualcosa si incastra, lei spinge con la mano senza vedere cosa sta facendo. Urla e corre in bagno schizzando sangue sui muri. Si è praticamente aperta la nocca del pollice sinistro. Tra disinfettanti, cerotti, bende improvvisate (le vecchie magliette di cotone sono utilissime, mai buttarle via!) e raccomandazioni, tieni la mano sollevata, i muscoli del braccio non in tensione, anzi, appenditi il braccio al collo con una sciarpa, anzi... la fanciulla sopravvive, stoicamente rifiutando l'idea di andare al pronto soccorso e farsi mettere due punti, ma siamo impazziti, farmi bucare il dito con un ago?? Ecco, forse stoicamente non era la parola adatta.

E io? Forse mi è andata di lusso, per una volta, e la cometa non mi ha visto!

lunedì 4 maggio 2009

Sometimes I think that I should go and play with the thunder.


Ho notato che le mie innate doti di cameriera stanno migliorando. Invece di rovesciare tutto il rovesciabile a terra entro venti secondi, arrivo a quaranta, per dire, a volte anche a un minuto intero! Se procedo a questo ritmo, presumo di riuscire a porgere una tazza piena di caffè bollente a qualcuno che sta seduto dall'altra parte della stanza senza ustionarlo completamente subito prima di ammalarmi di parkinson. Poi non sarà più colpa mia.
Eh eh eh.

Cambiando argomento.

La prima parte del primo capitolo di Ali Nere è stata faticosissima, e non tanto perché non sapessi cosa metterci dentro. Ma ogni volta che aprivo il file facevo giusto in tempo a scorrere le prime righe e succedeva qualcosa, o suonava il telefono, o qualcuno mi chiamava perché aveva as-so-lu-ta-men-te bisogno di me su-bi-to! Insomma, un'agonia lunga e lenta e complessa. Persino oggi, che credevo di essere al sicuro da interruzioni, appena scritto un paragrafo mi hanno chiamato dalla scuola che Luca non stava bene e dovevo andare a prenderlo in anticipo.
Comunque.
Incurante di qualsivoglia necessità improvvisamente insorta attorno a me nel momento in cui mi sono seduta sulla sedia davanti al monitor l'ultima volta, sono andata avanti a picchiettare sulla tastiera fino a quando non ho raggiunto le circa 5000 parole, e la prima pausa la metto lì.
Invece di suddividere la storia in capitoli ho deciso che la separerò in tappe, in quattro tappe, per la precisione (Fumo, Giunchiglia, Onda, Suprema). Però siccome potrebbero essere lunghette farò dei tagli qua e là, giusto per rendere agevole la lettura dei volontari masochisti temerari che se la spareranno!
Eh eh eh.

domenica 3 maggio 2009

Riepilogo settimanale

Mentre mi aggiorno sui Rammstein, gruppo metal crucco che mi è stato nominato due volte nell'ultima settimana (vogliamo cercare un significato nascosto in ciò? Per ora a dire il vero non mi piacciono più di tanto... magari devo solo farci l'abitudine, ma la voce del cantante mi pare troppo vecchia, e detto questo spero che non si tratti di qualcuno di dieci anni più giovane di me, che figuraccia!!) - dicevo, mentre tutto ciò di cui sopra mi accingo a riepilogare le fantastiche e dotte citazioni racchiuse nei titoli dei post dell'ultima settimana, che sono tante!
Il che non significa, come potrebbero pensare i più maliziosi, che non ho avuto un tubo da fare per l'intera settimana, ma piuttosto il contrario: non riuscendo a trovare il tempo da dedicare alle mie storie ufficiali, ho tenuto fede almeno al piccolo impegno di srivere due righe qua ogni giorno. Ecco.
Segue riepilogo:

1. Thank you so much for playing my game -> frase finale pronunciata da Super Mario nel gioco Super Mario Galaxy;
2. Dopotutto, domani è un altro giorno -> tratto dal film "Via col Vento" (per la cronaca: non l'ho MAI visto tutto intero, shame on me);
3. It's the end of the world as we know it (and I feel fine) -> omonima canzone dei R.E.M. (grandi!);
4. Heal the scars and change the stars -> preso dalla canzone "Ever Dream", by Nightwish (my favourite song EVER!);
5. E sarai veloce come è veloce il vento -> tratto dal film "Mulan";
6. Won't you die tonight for love? -> Preso dalla canzone "Join me in death", by HIM;
7. The wind beneath my wings -> omonima canzone dei Sonata Arctica;
8. My make-up may be flaking but my smile still stays on -> preso dalla canzone "Show must go on", by Queen (...and Freddy Mercury was a god, by the way).

Finito! E nel frattempo (ahem) sono passata ai R.E.M. Sti Rammstein non mi convincono appieno, approfondirò l'argomento, prometto...

sabato 2 maggio 2009

My make-up may be flaking but my smile still stays on.


I nuovi intrattenimenti forniti dalla pedana Wii Fit hanno già preso piede! Dopo soli tre giorni, ci stiamo esercitando tutti come matti, divertendoci un sacco. Giuro che non lo avrei mai detto!!
Quali sono le cose che mi sono venute meglio, vediamo... una posizione yoga, un paio di esercizi aerobici e un paio muscolari.
Gli esercizi di equilibrio non li ho nemmeno provati, il liquido nel mio cervello sciaborda a tal punto che temo manderei a pallino tutti i sensori!
E poi ho tentato le flessioni... ahahah, che ridere, a un certo punto ero stremata e non riuscivo più a sollevarmi di mezzo centimetro, così mi sono allontanata dalla pedana. Sento subito la voce del "personal trainer" che mi chiama, ehi, dove sei, torna qui! E alla fine mi ha confidato, lo so che te ne sei andata a un certo punto! E' stato tanto gentile da assegnarmi al club "Pantofola Dorata", che razza di umorista!
Divertimenti elettronici a parte, sembra che il vero successo della settimana sia che Luca ha finalmente imparato ad andare in bicicletta! Dopo anni di vani tentativi per insegnargli l'arte delle due ruote da parte di mamma, papà, nonno e forze congiunte, il bambino dei vicini è venuto a chiamarlo, vieni al laghetto dietro casa, in bici! e lui ci è andato!!
Era ora, adesso posso cominciare a pensare sul serio di portarlo sulle isole danesi dove ci sono boschi e itinerari da fare in bici! La Danimarca si avvicina!

venerdì 1 maggio 2009

The Wind Beneath My Wings

Inauguriamo il mese di maggio con un post musicale!
Di questa canzone dei Sonata Arctica mi piace molto il testo. E' una dedica accorata e bellissima a una di quelle persone che in un momento o nell'altro compaiono senza pretese nella vita di ognuno.
Personalmente non riesco a pensare a una sola persona a cui potrei esprimere un tale sentimento di gratitudine; piuttosto a tante, diverse, nel corso del tempo, in ambiti e momenti differenti.
D'altra parte, credo di non mai rappresentato tanto per nessuno, ma forse ho contribuito per qualche momento alla vita di più di una persona.
Bene, dopo aver fatto questa premessa incomprensibile ecco la canzone (con testo e traduzione a seguire, come d'uso!)



It must have been cold there in my shadow,
To never have sunlight in your face.
And you can content to let me shine,
You always walked a step behind.

Devi avere avuto freddo, rimanendo nella mia ombra,
Senza mai avere il sole in faccia.
Ti sei accontentato di vedermi brillare,
Rimanendo sempre un passo indietro.


I was the one with all the glory,
While you were the one with all the strength.
Only a face without a name
I never once heard you complain.

Io ho avuto tutta la gloria,
Mentre tu eri quello più forte.
Solo un volto senza nome
Ma non ti ho mai sentito lamentare.


Did you ever know that you're my hero,
And everything I would like to be?
I can fly higher than an eagle,
'Cause you are the wind beneath my wings.

Hai mai saputo di essere il mio eroe,
E tutto ciò che avrei voluto essere?
Posso volare più in alto di un'aquila,
Perché tu sei il vento sotto le mie ali.


It might have appeared to go unnoticed,
But I've got it all here in my heart.
I want you to know, I know the truth, yes I do
I would be nothing without you.

Potrebbe sembrare che io non l'abbia notato,
Ma conservo ogni cosa nel mio cuore.
Voglio che tu sappia che conosco la verità, oh sì.
Non sarei niente senza di te.


Did you ever know that you're my hero?
And everything I would like to be.
I can fly higher than an eagle,
'Cause you are the wind beneath my...

Hai mai saputo di essere il mio eroe,
E tutto ciò che avrei voluto essere?
Posso volare più in alto di un'aquila,
Perché tu sei il vento sotto le mie...


Did you ever know that you're my hero?
And everything I would like to be.
I can fly higher than an eagle,
'Cause you are the wind beneath my wings

Did you ever know that you're my hero?
And everything I would like to be.
I can fly higher than an eagle,
'Cause you are the wind beneath my wings

'Cause you are the wind beneath my wings
'Cause you are the wind beneath my wings
'Cause you are the wind beneath my wings!