WE OWE IT TO EACH OTHER,
TO TELL STORIES.

Neil Gaiman

CARESS THE TALES
AND THEY WILL DREAM YOU REAL.

Nightwish

STORIES AND SONGS
ARE THE LANGUAGE OF THE HEART.

Stephen Lawhead


ALL STORIES ARE TRUE.
Patrick Rothfuss

A DREAMER IS ONE WHO CAN ONLY FIND HIS WAY BY MOONLIGHT,
AND HIS PUNISHMENT IS THAT HE SEES THE DAWN
BEFORE THE REST OF THE WORLD.
Oscar Wilde

THE CORE OF ALL LIFE
IS A LIMITLESS CHEST OF TALES.

Nightwish
ALL THE TRUTH IN THE WORLD
IS HELD IN STORIES.

Patrick Rothfuss

martedì 26 luglio 2016

Speak low if you speak love. [William Shakespeare]


L'amore è sicuramente il tema che va per la maggiore, quando si tratta di scrivere canzoni, o di inventare storie.
Come mi ha fatto notare un'amica, tempo fa, è difficile trovare un libro in cui non sia presente, almeno di striscio, una qualche storia d'amore.
Eppure l'amore è un tema che genera malintesi e incomprensioni a non finire.

Sono nota per la mia mancanza di romanticismo - ma è un errore: mi considero la più grande romantica non convenzionale!
Questa non è la storia di oggi, però. Oggi voglio parlare di chi scrive d'amore. Perché forse non a tutti è chiaro che, per scrivere d'amore, non è necessario scrivere solo d'amore. Anzi.

Una storia d'amore bella, emozionante, che coinvolge il lettore...è la storia di due vite che si incontrano e si intrecciano, ma esistono. Se nel tuo libro mi fai vedere semplicemente due persone che si guardano, si piacciono e poi non fanno altro che rotolarsi nel letto, non mi stai facendo vivere una storia d'amore, ma un semplice momento di masturbazione. Che va benissimo, per carità, ma non chiamarlo amore, ché l'amore è altro.

Se vuoi farmi appassionare alla storia d'amore che mi stai raccontando, mi farai vedere due persone, me le farai conoscere. Farai in modo che io mi immedesimi in una di loro, e mi farai incontrare l'altro attraverso i suoi occhi. Mi darai la possibilità di innamorarmene. Inventarsi due personaggi e metterli insieme perché sì, senza mostrarmi come ci sono arrivati, perché si sono scelti, chi sono veramente... è romantico come un matrimonio combinato per posta.

È la differenza tra vivere e guardare: chi vuole vivere, difficilmente apprezzerà quello che gli fai solo vedere dal buco della serratura.
Ecco, se io potessi dire queste cose all'autrice del romanzo "d'amore" che sto traducendo, se potessi spiegarle come si fa a far sognare un persona, forse poi mi ritroverei senza lavoro, quindi mettiamo un attimo il romanticismo in un bel baule chiuso con un lucchetto e pensiamoci la prossima volta.

Sono sicura di aver letto delle storie d'amore che mi sono piaciute: sui due piedi mi viene in mente il libro di Richard Matheson "Bid Time Return", uscito anche con il titolo "Somewhere in Time", tradotto in italiano con "Ovunque nel tempo" e da cui è anche stato tratto un film con Christopher Reeve.
Un altro è "Dracula, My Love - The Secret Journal of Mina Harker" di Syrie James: è la storia dell'amore tra Dracula e Mina, raccontata dal punto di vista di Mina. C'è da dire che già "Dracula" di suo racconta l'amore in modo potente, coinvolgente, emozionante.

L'amore non è qualcosa contenuto in una busta di cellophane, da scartare e usare. È qualcosa di lento, che va suggerito, offerto, annusato, accarezzato, vissuto e infine accettato - o rifiutato: l'amore non cessa di esistere solo perché viene rigettato! Se io ti offro dei biscotti e tu non li prendi, non è che smetto di avere in mano dei biscotti, in fondo.



edit: Dopo essermi addentrata più a fondo nelle pagine del testo che sto traducendo, sento necessario fare una precisazione. Mi ero fermata all'impressione ricevuta dai primi capitoli, ma questo romanzo non parla di "due persone che si guardano, si piacciono e poi non fanno altro che rotolarsi nel letto". No. Questo romanzo non parla neanche di quello. Questo romanzo non parla di niente

venerdì 15 luglio 2016

If you can bend space you can bend time also. [Margaret Atwood]

 
- Già che siamo in giro, oggi, che ne dici se finalmente andiamo anche a fare un po' di shopping? Tra dieci giorni devi partire per il mare e sei ancora senza costume, senza ciabatte, senza calzoncini, senza... 

- Okay, okay, hai reso l'idea. Però oggi no, proprio non mi va. Ho passato un'ora sula sedia del dentista e come sforzo per la giornata mi pare sufficiente. 

- Capisco. Un giorno di settimana prossima, allora. La scuola finisce mercoledì, vuoi che facciamo un giro giovedì o venerdì? 

- Ma che, sei matta? Vacanza è vacanza, non esiste proprio. Direi martedì. Oppure lunedì. Dipende da quanto ci fanno rimanere a scuola martedì. Sì, direi che se ci fanno uscire presto possiamo andare martedì, altrimenti facciamo lunedì. 

- Va beh, ma questo quando lo sai, scusa? 

- Eh, martedì, no? 

- ... E se martedì ti dicono che devi rimanere a scuola fino alla settima ora, come facciamo ad andare lunedì, scusa? 

 - Ma non capisci? È questa la genialità della soluzione!