WE OWE IT TO EACH OTHER,
TO TELL STORIES.

Neil Gaiman

CARESS THE TALES
AND THEY WILL DREAM YOU REAL.

Nightwish

STORIES AND SONGS
ARE THE LANGUAGE OF THE HEART.

Stephen Lawhead


ALL STORIES ARE TRUE.
Patrick Rothfuss

A DREAMER IS ONE WHO CAN ONLY FIND HIS WAY BY MOONLIGHT,
AND HIS PUNISHMENT IS THAT HE SEES THE DAWN
BEFORE THE REST OF THE WORLD.
Oscar Wilde

THE CORE OF ALL LIFE
IS A LIMITLESS CHEST OF TALES.

Nightwish
ALL THE TRUTH IN THE WORLD
IS HELD IN STORIES.

Patrick Rothfuss

mercoledì 22 febbraio 2012

The course of true love never did run smooth. [William Shakespeare]

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Lui: Ho visto che il cestino con le riviste in bagno è pieno di polvere. Quindi l'ho portato qui così lo puoi pulire.

Lei: ??? Scusa, ma non trovi più pratico che se uno vede che c'è una cosa da fare in casa, la fa?

Lui: Ma è quello che ho fatto! Ho visto che c'era la polvere nel cestino e te l'ho portato!

... Ho la vaga impressione ...
che Qualcuno non capisca Qualcuno.
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martedì 21 febbraio 2012

Never eat more than you can lift. [Miss Piggy]

Ora, io non so niente di diete.
Ma se un giorno mangi solo frutta e verdura in brodo (patate, carote, cipolla e broccoli); bevi acqua e tisane non dolcificate come un cammello prima della traversata; la sera sgranocchi un pezzo di pizza (un pezzo, mica tutta)... come si spiega che il giorno dopo la bilancia afferma che il tuo peso è superiore a quello del giorno precedente di 400 grammi?
400 grammi, porca paletta, è praticamente mezzo chilo!

Oltre tutto, non è che hai trascorso la giornata a letto a dormire, no!
Hai speso tre ore in cantina a spostare scatoloni, togliere ragnatele e passare l'aspirapolvere dappertutto (pavimenti, pareti e soffitto. La cantina ha una superficie di almeno 50 mq); hai fatto tre viaggi ai bidoni della spazzatura per eliminare ciò che era stato ritenuto degno di eliminazione; hai pulito i pavimenti di salotto, cucina, ingresso e le scale dal piano terra al primo piano; hai camminato per mezz'ora; hai cucinato.

Mezzo chilo in più è un oltraggio.

Oggi la pizza la sgranocchio a pranzo, e vediamo.
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venerdì 17 febbraio 2012

Good artists borrow, great artists steal. [Pablo Picasso]

Tà-dààà!! Vi presento le nuove opere d'arte che allietano il muro del nostro soggiorno:


Sono due quadri coloratissimi, per chi se lo stesse domandando, e li ho fatti io! Mais oui! Proprio io!

Ora, visto che siete bramosi come un cucciolo davanti al frigorifero spalancato, vi spiegherò come li ho realizzati.

1. Ho comprato due fogli di carta bianca ruvida grandi come poster.
2. Ho ravanato nella scatola delle scorte scolastiche di Luca e ho tirato fuori una quantità esagerata di vecchi pastelli a cera colorati e mezzo consumati.
3. Ho steso il primo foglio sul tavolo e ci ho grattugiato sopra i pastelli, uno alla volta, spargendo la grattugiatura lungo strisce verticali: prima il rosso, poi l'arancione, eccetera.
4. Ho appoggiato sul foglio e sulla grattugiatura di pastelli un foglio di carta forno.
5. Ho preso il ferro da stiro, calore massimo e niente vapore, e l'ho appoggiato sulla carta forno, mettendo in mezzo un fazzoletto sottile di stoffa.
6. Ho così passato il ferro caldo piano piano su tutta la superficie del foglio.

Sul secondo foglio ho grattugiato i pastelli in cerchio.
Come si può immaginare, la cera colorata si è sciolta con il calore del ferro da stiro e il risultato è quel che è saltato fuori.
E siccome sono una persona onesta, confesserò che non è farina del mio sacco, ma ho copiato di peso l'idea da un album di lavoretti trovato su Pinterest, che è attualmente diventato la mia fissa e la mia perdizione.

P.S. Sì, ho usato una vera grattugia per il formaggio,  che dopo era tutta bella colorata. Però poi l'ho lavata, quindi la posso ancora usare per grattare il formaggio.

sabato 11 febbraio 2012

Just Because

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lunedì 6 febbraio 2012

Every mile is two in winter. [George Herbert]

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Legenda:
* il numero in alto si riferisce alla temperatura esterna;
* il numero in mezzo si riferisce alla temperatura interna;
* la terza riga segna l'ora.

Sì, esatto: questa mattina alle 07:41 la temperatura esterna era di -19.7°C.
In termini più empirici: faceva molto freddo.

Però guardate che bella la mia finestra in cucina:

venerdì 3 febbraio 2012

Non si ricordano i giorni, si ricordano gli attimi. [C. Pavese]

Un lungo viale alberato percorso in auto, direzione ovest-sud-ovest, sotto una leggera nevicata, verso le 16.30 di un pomeriggio di febbraio, a Berlino.
I rami degli alberi sono imbiancati, non ci avevo fatto caso prima, ma appaiono tanto più aggraziati così. A tratti brillano, come se piccoli cristalli fossero nascosti qua e là in quel cappotto candido che li ammanta.
Il cielo è una tavolozza meravigliosa: uno sfondo celeste, una grossa nuvola morbida grigia sfuma nel rosa nella parte inferiore.
Striscie sottili arancione e rosso fuoco circondano una sfera perfetta, oro rosso che fonde e si scioglie all'orizzonte.

È meraviglioso, nel petto il cuore diventa un po' più grande e un po' più leggero, misteri della fisica.
Vorrei essere un pittore per immortalare questi momenti, in cui tutto è fermo e perfetto.

Il mondo intorno a me continua a essere in guerra, pieno di ingiustizie, di avidi banchieri e di multinazionali senza scrupoli. Ma il sole si scioglie davanti ai miei occhi, tingendo per un istante di magia i fiocchi di neve che volteggiano come se sapessero dove stanno andando. Loro, tanto piccoli, dalla vita tanto breve e leggeri come un sospiro che il vento si porta via.

In fondo noi viviamo di momenti.