WE OWE IT TO EACH OTHER,
TO TELL STORIES.

Neil Gaiman

CARESS THE TALES
AND THEY WILL DREAM YOU REAL.

Nightwish

STORIES AND SONGS
ARE THE LANGUAGE OF THE HEART.

Stephen Lawhead


ALL STORIES ARE TRUE.
Patrick Rothfuss

A DREAMER IS ONE WHO CAN ONLY FIND HIS WAY BY MOONLIGHT,
AND HIS PUNISHMENT IS THAT HE SEES THE DAWN
BEFORE THE REST OF THE WORLD.
Oscar Wilde

THE CORE OF ALL LIFE
IS A LIMITLESS CHEST OF TALES.

Nightwish
ALL THE TRUTH IN THE WORLD
IS HELD IN STORIES.

Patrick Rothfuss

giovedì 3 gennaio 2013

Women who seek to be equal with men lack ambition. [Marilyn Monroe]

Un paio di settimane fa mi è stato segnalato un articolo comparso sul sito Pontifex che trattava l'argomento "femminicidio".
Tralasciando i commenti più spontanei e più scontati che la lettura di tale articolo suscita, che nessuno ha bisogno che glieli suggerisca io, penso invece sia l'occasione di mettere per iscritto alcune riflessioni sul tema donna, scaturite anche in seguito alla mia vacanza estiva in Egitto.

Nel complesso in cui ho soggiornato erano presenti moltissime famiglie arabe di religione mussulmana.
Le donne avevano rigorosamente il velo, le maniche lunghe e le gambe coperte fino ai piedi nonostante facesse caldissimo e nonostante, naturalmente, i loro compagni uomini girassero in canottiera e shorts.
Facevano il bagno in mare o in piscina completamente vestite, a tutte le età.
Un tempo avrei considerato tale abitudine semplicemente questo: un'usanza, appunto, una tradizione culturale da rispettare. E non ho cambiato del tutto idea: sono convinta che una donna abbia il diritto di coprirsi, se ciò la fa sentire a suo agio.
Il fatto è che nella maggior parte dei casi non si tratta dell'espressione di un diritto, perché una donna che vive in un paese dominato dalla religione mussulmana non ha scelta, e l'unica possibile le viene imposta dagli uomini. Uomini sicuri che il corpo della donna sia una porta per la dannazione, e che pertanto vada nascosto. Uomini che credono che il corpo della donna sia responsabile della loro incontinenza sessuale. Uomini pronti a punire la donna che non accetta una tale imposizione, perché convinta che nel suo corpo non ci sia niente di sbagliato o di vergognoso.
Questo atteggiamento maschile mi fa rabbia; pensare a una bambina piccola, che cresce sapendo che a un certo punto della sua vita sarà obbligata a mettersi un lenzuolo in testa, per nascondere la forma che Madre Natura (o Dio) le ha donato, mi mette tristezza. Forse la maggior parte di loro non ci farà troppo caso, essendo circondata da altre donne che si comportano allo stesso modo, anzi: magari attende con ansia il giorno in cui anche lei potrà indossare il velo, perché vorrà dire che finalmente è adulta. Forse invece no, forse sono in tante a pensare che se gli uomini hanno un problema, non stia alle donne risolverlo.

(nota: naturalmente discorsi analoghi potrebbero esser fatti anche sulla cultura occidentale e sugli estremi opposti a cui arriva, ma a quanto mi risulta essere una taglia 40 con l'ombelico di fuori e la minigonna inguinale non è legge da nessuna parte del mondo).

Che poi sia un punto di vista quantomeno discutibile (quello che gli istinti maschili vadano arginati tramite mortificazione del corpo femminile) non ci piove, e secondo me l'uomo che lo sostiene ha seriamente bisogno di un intervento psicologico, per aiutarlo a superare tale preconcetto. E che cavolo: veniamo al mondo nudi, maschi e femmine! A maggior ragione per chi si professa fortemente credente, il corpo umano dvrebbe essere la perfezione!
Davvero vedendo una donna con le maniche corte, i capelli al vento e la gonna sopra il ginocchio, tutti gli uomini vengono assaliti da un'incontenibile bisogno di accoppiarsi con lei? Ma per piacere. Questa è solo la tesi di qualcuno incapace di controllarsi, a cui fa comodo considerare tutti quanti incapaci come lui. Ma mettiamo pure il caso che davvero tutti gli uomini abbiano delle reazioni inarrestabili di fronte a una caviglia femminile scoperta, o a un polpaccio, o - spingiamoci oltre - una pancia.
Che razza di uomo è, quello pronto a costringere con la forza la donna in questione ad accoppiarsi con lui? Proprio quello che, a faccenda conclusa, sarà pronto a dare la colpa a lei, affermando che lo ha provocato con il suo corpo.  
Perché vai in giro scollata/in minigonna/con i jeans stretti... se non per essere assalita da un uomo affamato di sesso?
... Ma ti pare???? (*)

Ora io al posto loro mi farei delle domande sugli uomini che frequentano le spiagge per nudisti, dove si trovano individui (maschi e femmine) completamente nudi. Sono alieni? Sono super-uomini? Sono finti uomini? Come possono resistere all'impulso incontrollabile di saltare addosso a tutte le femmine presenti in spiaggia?

Non capisco perché non si possa essere semplicemente persone: con un corpo, certo, ma anche una mente, uno spirito, un senso critico.
Perché l'imposizione maschile alle donne, di coprirsi per evitare che a loro vengano pensieri "sporchi", è solo l'anticamera di convinzioni come quelle espresse dall'articolista di Pontifex, che è cristiano, e scrive: 
"le donne sempre più spesso provocano, cadono nell'arroganza, si credono autosufficienti e finiscono con esasperare le tensioni esistenti.
Bambini abbandonati a loro stessi, case sporche, piatti in tavola freddi e da fast food, vestiti sudici e da portare in lavanderia, eccetera... Dunque se una famiglia finisce a ramengo e si arriva al delitto (FORMA DI VIOLENZA DA CONDANNARE E PUNIRE CON FERMEZZA), spesso le responsabilità sono condivise." [grassetto mio, testo in maiuscolo presente nell'articolo]

Non credo di interpretare male: se una donna non fa trovare pronto in tavola a suo marito e questi la ammazza di botte le responsabilità sono condivise. (E io che pensavo che "responsabilità condivise" volesse dire che persino un uomo può cucinare o pulire casa!)
Questa affermazione è agghiacciante, e non perché suona medievale, ma perché è agghiacciante e basta. 
Sarebbe come dire che se una donna prende un badile e va a rompere la testa al Sig. Bruno Volpe le responsabilità sono condivise, perché lui l'ha provocata.

Sig. Volpe, in futuro pensi due volte, prima di dar aria alla bocca, e non perché lei non abbia il diritto alle sue opinioni, ma perché ha anche il diritto di ragionare prima di parlare. Non lo sprechi più.

(*) nota: So benissimo che esistono donne, che per sentirsi tali hanno bisogno di mettere in mostra il proprio corpo.
Per quanto trovi personalmente la cosa molto triste, e ritenga che avrebbero bisogno di supporto psicologico tanto quanto i maschi che per sentirsi maschi devono reagire a una coscia scoperta, non vedo comunque come questo possa anche solo lontanamente giustificare l'aggressione da parte di un uomo: come il pavimento sporco o il pranzo da fast-food di cui sopra, si tratta di moventi inesistenti.

2 commenti:

  1. ah beh, ormai per me vale l'equivalenza cattolicesimo = massa urlante di poveri bastardi. sarà troppo estremo? mh, nah, utilizzando i loro deliri "logici" è anche troppo gentile.
    almeno i musulmani sono "contenti" nelle loro fisse, e sono mooolto meno ipocriti. certo essere un po' flessibilini...
    comunque, dato questo brillante ragionamento, vuol dire che se pesto per bene un prete è anche colpa sua, avendomi istigato a percuoterlo per il suo essere ecclesiastico, no?
    ah, la logica, che bella invenzione! e il bello è che dubito enormemente che il povero gesù pensasse anche solo lontanamente certe cazzate!

    l'ico rissaiolo ;)

    RispondiElimina
  2. LOL in effetti la tonaca provoca, le responsabilità sono condivise XD
    Secondo me se Gesù sapesse quello che i suoi seguaci hanno detto/fatto nel corso dei secoli e potesse tornare indietro, se ne starebbe buono buono a costruire armadi e tavoli!!!!

    RispondiElimina