WE OWE IT TO EACH OTHER,
TO TELL STORIES.

Neil Gaiman

CARESS THE TALES
AND THEY WILL DREAM YOU REAL.

Nightwish

STORIES AND SONGS
ARE THE LANGUAGE OF THE HEART.

Stephen Lawhead


ALL STORIES ARE TRUE.
Patrick Rothfuss

A DREAMER IS ONE WHO CAN ONLY FIND HIS WAY BY MOONLIGHT,
AND HIS PUNISHMENT IS THAT HE SEES THE DAWN
BEFORE THE REST OF THE WORLD.
Oscar Wilde

THE CORE OF ALL LIFE
IS A LIMITLESS CHEST OF TALES.

Nightwish
ALL THE TRUTH IN THE WORLD
IS HELD IN STORIES.

Patrick Rothfuss

mercoledì 11 febbraio 2009

Dicono che noi ci stiamo buttando via, ma siam bravi a raccoglierci.


Il vento che soffia fuori è freddo e violento. Secondo me sta traslocando - contro la loro volontà - intere famigliole di scoiattoli terrorizzati da una parte all'altra della città. Ogni tanto mi pare di sentir squittire...
L'ondeggiare del pino alto quattro piani davanti a questa finestra, oltre a darmi il mal di mare, mi ipnotizza e scava nella mia memoria dissotterrando antichi ricordi...

Mi è sempre piaciuto scrivere e l'ho sempre fatto. Più o meno sempre, diciamo. Senz'altro ricordo qualche tentativo negli anni delle medie, in cui ero bombardata da cartoni animati, telefilm e letture varie.
Erano racconti scritti più che altro per mettere nero su bianco qualche fantasia: di solito la protagonista ero io, ma con un nome figo (e possibilmente molto più bella) e immancabilmente salvavo il pianeta con le mie immense doti.
Di volta in volta tali doti erano:
a) innate, ma io le avevo sempre tenute nascoste fino al momento in cui fossero state cruciali;
b) rivelate all'improvviso in situazione di emergenza.
Capitava che io non fossi proprio io, ma scoprissi di:
a) venire da un altro pianeta;
b) essere una "prescelta", di quelle nate con il cartellino "congratulazioni, sei la numero mille" o qualcosa del genere.
Approdata ai tredici-quattordici anni ho ardito infilare anche qualche strafigo in qualità di co-protagonista.
La casistica variava:
a) lo strafigo era antipatico e io lo snobbavo elegantemente;
b) lo strafigo non mi notava mai, ma quando i miei Poteri si rivelavano cadeva ai miei piedi;
c) lo strafigo era mio compagno designato nell'avventura da un'entità superiore - era il destino (oh, mon Dieu!)!

La prima "storia" propriamente detta che mi sono azzardata a completare risale ai miei quattordici anni, prima liceo.
Scritta a matita su un quaderno a righe di seconda elementare con la copertina verde marcio e pupazzetti non meglio identificati sopra.
Probabilmente non aveva titolo o se ce l'aveva non lo ricordo.
Parlava di quattro compagni di scuola che si perdono in una grotta nel corso di una gita scolastica. Incontrano pericoli e personaggi fantastici con i quali devono confrontarsi. Ci sono i due secchioni e i due propensi alle battute. L'unico scopo è trovare l'uscita della grotta. Nessuno di loro è "me", nessuno di loro ha (o scopre di avere) poteri speciali. Niente gnocche o gnocchi. Alla fine escono dalla grotta, trovando ad accoglierli pattuglie della polizia che li cercano da giorni.
Breve, semplice, probabilmente scritto in modo accettabile.
Non venderebbe mai.
E la cosa assurda è che credo che sia giusto!
Prendiamo uno a cui piace disegnare. Dipinge e dipinge, forse a dieci anni ha spremuto un paio di tubetti di tempera colorata su un foglio e li ha pasticciati con le mani, ottenendo una composizione gradevole per l'occhio.
Potete immaginarvi una mostra d'arte organizzata e pubblicizzata, con ingresso a pagamento, per ammirare la cosa?!?!
Può pure darsi che questo ragazzino prosegua nella sua passione e un giorno dipinga "La Nascita di Venere", ma vogliamo aspettare che abbia sfornato "La Nascita di Venere", prima di dargli dei soldi e presentarlo all'intera nazione come "pittore"?!

2 commenti:

  1. oh beh... parliamone :D. ci sono mostre d'arte moderna in cui un disegno pastrocchiato con le mani da un bambino di 7 anni sarebbe l'opera di punta :D.
    se vuoi facciamo a gara a chi ha scritto più oscenità in tenera età. sono un avversario duro da battere in questo frangente, ti avverto subito :P

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  2. hai ragione, forse l'esempio "arte" non era calzante ;) ma era una (neanche troppo) velata allusione al mitico Ghirardi =)
    purtroppo non ho conservato le prove, forse ho giusto tenuto un fumetto spancioso. il quaderno verde marcio invece sono convinta sia da qualche parte giù in cantina, devo cercarlo [*sparisce inghiottita da cumuli di ragnatele*]

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