59 minuti fa
giovedì 9 aprile 2009
Il Gioco di Essere Contenti
Non sono una campanilista. Proprio per niente. Non mi importa dove sono nata, dove ho vissuto o dove vivrò. Mi piace cambiare, fare nuove esperienze e conoscere gente e abitudini nuove. Mia mamma si è rassegnata, ormai - oddio, non ci ha messo poi troppo ad accorgersene, è da quando ho 13 anni che va in giro proclamando che io le radici non so proprio cosa siano.
E' vero.
Forse perché (occhio: pensiero profondo in arrivo, indossate l'elmetto) non ho ancora trovato un posto che possa chiamare casa.
Non è dove sono nata, non dove ho vissuto e non dove sto abitando adesso. Forse non lo troverò mai, nel frattempo mi esercito.
Comunque, dicevo che non sono campanilista.
Facile trovare all'estero degli italiani che a gran voce si lagnano di quanto gli manchi un bel piatto di spaghetti alla carbonara o il mitico cappuccio e cornetto o la classica pummarola.
Non mi troverete mai tra di loro, e non peché disdegni carbonara, cappuccio/brioche o pummarola.
Semplicemente perché sono un lavandino e ingollo di tutto.
Non c'è l'espresso ma solo la brodaglia? Vada per la brodaglia.
La pasta è collosa? Non importa, la mando giù lo stesso. Ecco, magari fa un po' fatica a passarci perché si appiccica alle pareti del tubo digerente, ma alla fine va nello stomaco e si mischia con tutto il resto, no?
Devo però ammettere una cosa.
Quando stasera volevo comprare le solite mozzarelle La Capannina a 0,49 € cadauna e lo scomparto del supermercato era vuoto e ho dovuto ripiegare sulle mozzarelle Santa Lucia Galbani - n°1 in Italia a 0,99 € e poi me le sono portate a casa e le ho tirate fuori dal pacchetto e ne ho tagliata una e ho visto uscire il latte ed era così morbida che veniva voglia di mangiarsela solo a vederla e ne ho assaggiato un pezzettino... ahem.
Beh, volevo dire che era molto buona.
Tutto qui.
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