6 ore fa
giovedì 26 marzo 2009
I play my part and you play your game
Ci sono solo due scelte possibili:
1- trovarmi una testa di ricambio;
2- allungare a dismisura le giornate.
A quanto mi dice il mio consulente, qui a fianco, di nome Archimede Pitagorico, entrambe le opzioni sono da lungo tempo oggetto principe dei suoi studi e delle sue ricerche, addirittura hanno la precedenza sull'invenzione del tostapane a propulsione atomica che lancia la fetta tostata a farsi un giro attorno al globo prima di farla delicatamente scivolare sul piatto già imbevuta di ottimo succo d'acero canadese spremuto direttamente dalla foglia in Quebec.
Ho troppe robe da fare e a cui pensare, se sto in ozio sclero ma ho bisogno di pensare, per fare alcune cose e di pensare a lungo, anche.
Altre robe non necessitano di troppa cerebralità da parte mia e vengono più facili, magari però non sono altrettanto importanti/urgenti e allora mi secco perché ho l'impressione di perdere tempo e di non dedicarmi alle cose veramente importanti.
Ma quando mi ci dedico mi accorgo che devo riflettere e pensare e non fare altro nel frattempo e allora sclero di nuovo e siamo daccapo.
Non mi hanno inserito il componente che consente di fare una sola cosa alla volta, non riesco a chiudere tutte le porte lasciandone aperta solo una, vado in cortocircuito.
E il difetto di fabbricazione salta fuori in tutta la sua luminosa esistenza: vado in corto anche continuando a saltarellare da un impegno all'altro, reputando questo troppo poco importante - quello troppo cerebrale, c'ho bisogno di pensarci su - eccetera eccetera ad libitum.
Uaaaargh!!
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