6 ore fa
sabato 28 marzo 2009
Gafur. Un civile? Un talebano? Un terrorista? Un mujaheddin? Soltanto un uomo.
A volte le definizioni sono negative, inscatolano qualcuno e spesso capita che qualche pezzo rimanga fuori.
A volte, invece, la precisione semantica è indispensabile per comprendere a fondo un concetto.
Per esempio.
In un week end da trascorrere in casa, come uno in cui non ci sono programmi e il tempo è inclemente, può capitare di scoprire che una casa di tre piani più cantina sia troppo piccola per quattro persone.
Ci si ritrova a desiderare che siano tutti fuori di casa, come succede durante la settimana.
Ma poi ci si rende conto di una cosa, la grande verità illumina come il sole di mezzogiorno a ferragosto.
La sensazione trionfale di libertà e respiro non viene data dalla casa vuota in sé. Bensì, dalla casa svuotata!
Ovvero: quale non è la soddisfazione e la goduria infinita di vedere la porta chiudersi alle spalle dell'ultimo membro che lascia l'ovile?
Che poi poco importa se resti a casa e ti tocca rassettare, fare ricerche sui Pellerossa, telefonare all'ambasciata, raccattare i documenti per la dichiarazione dei redditi... oddio, c'è di meglio, però nessuno brontola se metti la musica che piace a te a tutto volume, nessuno ti interrompe perché ha fame e deve mangiare adesso, nessuno cerca le cose senza trovarle a meno che non intervenga tu... eccetera!!
Ce la farò fino a lunedì mattina?!?
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oh yes, confermo che casa svuotata non è affatto affatto cosa malvagia :P (mi capita troppo poco spesso anzi ç_ç)
RispondiEliminaOkay allora apriamo ufficialmente le iscrizioni al comitato pro-casa-svuotata :)))))))))
RispondiEliminaoh bè, la mia è quasi sempre svuotata ^_^
RispondiEliminaYuppi! Quante adesioni ^_^
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