WE OWE IT TO EACH OTHER,
TO TELL STORIES.

Neil Gaiman

CARESS THE TALES
AND THEY WILL DREAM YOU REAL.

Nightwish

STORIES AND SONGS
ARE THE LANGUAGE OF THE HEART.

Stephen Lawhead


ALL STORIES ARE TRUE.
Patrick Rothfuss

A DREAMER IS ONE WHO CAN ONLY FIND HIS WAY BY MOONLIGHT,
AND HIS PUNISHMENT IS THAT HE SEES THE DAWN
BEFORE THE REST OF THE WORLD.
Oscar Wilde

THE CORE OF ALL LIFE
IS A LIMITLESS CHEST OF TALES.

Nightwish
ALL THE TRUTH IN THE WORLD
IS HELD IN STORIES.

Patrick Rothfuss

venerdì 26 febbraio 2010

Paper boats on water carrying all my hope

Sento il bisogno di essere poetica oggi, ma la poesia si addice alla sottoscritta quanto un giglio di campo si addice a una piattoaforma petrolifera sul Mar Baltico, quindi soprassiedo, per il bene della comunità tutta.

Non ricordo se ho già parlato (male) della mia esperienza con il sito ibs.it. probabilmente no, o quantomeno non sufficientemente. Lo farò al più presto in una Rabbiosa Recriminazione. Per il momento lasciatemi dire che un ordine fatto tramite libreriauniversitaria.it è arrivato con estrema rapidità e puntualità, e nessuna sbavatura.

E adesso vado a finire la mia pausa caffè in compagnia di Ship of Magic.

giovedì 25 febbraio 2010

Now his love's a memory, a ghost in the fog

Ciao, sono Chiara, ho 38 anni e sono un tipo nervoso.
Negli anni ho sviluppato una discreta abilità nel tenere sotto controllo i miei nervi, quindi quando sbotto, ruggisco o mi esibisco in affermazioni corrosive è solo la punta dell'iceberg. Sapete, no, che la punta di un iceberg costituisce il 10% dell'iceberg stesso? Ecco.

A volte l'ansia e lo stress e la rabbia sfociano in un brufolozzo, di norma sul mento, grosso e rosso come il naso di un clown.
Se mi fate irritare mentre sto mangiando, comincio a farlo nevroticamente, senza masticare, senza sentire i sapori e svuotando il piatto in cinque secondi e tre decimi netti, anche se era pieno di fusilli al sugo o di polenta taragna fumante.

La camomilla aiuta, se vado a dormire immediatamente, ma al momento l'ho finita. I fiori di Bach, una bella doccia calda, uno shampoo... tutto aiuta in parte, ma il grosso del nervosismo resta.

Un sistema che ha funzionato per un lungo periodo era l'auto-privazione del sonno. Ovvero. Dopo qualche giorno in cui mi concedevo un numero limitato di ore di sonno (e nel frattempo ero più feroce di un barracuda, ca va sans dire), alla terza, massima quarta notte subivo un crollo psicofisico totale, per cui dormivo come un sasso, senza sogni e senza pensieri. La mattina dopo mi svegliavo di buon umore, come se Vivaldi stesse suonando fuori dalla finestra La Primavera solo pour moi.
Sto pensando di farlo, in questi giorni in cui scatto per niente. Il fatto è che il pensiero di svegliarmi distrutta il mattino dopo, per essere stata in piedi fino a trada notte allo scopo di stancarmi e dormire meglio dopo una notte o due per annullare il malumore... ecco, tutto cio mi fa incavolare ancora di più!
Dovrei provare lo yoga.

Nel frattempo mi dedico ai miei sacri mantra: musica e libri.

Ascolto musica a più non posso e leggo libri. Quando avviene che ho troppo poco tempo per leggere come si deve, come in questi giorni, compro o scarico libri nuovi. Il che ha come lieve effetto collaterale che mi innervosisco perché non riesco a leggerli in tempi brevi, in ogni caso colma momentanemanete il bisogno di comprensione.

Oggi ho scaricato Paradise Lost di Milton.
Ma devo ancora finire The Count of Montecristo e Ship of Magic, e poi voglio procurarmi il resto della trilogia Liveship Traders e Tawny Man.
Se potessi avere una settimana tutta per me in una baita di montagna, con fuori la neve e il silenzio e dentro un bel caminetto acceso e un plaid patchwork sul divano, la passerei a leggere e sono certa che riemergerei come una persona nuova, a cui Vivaldi abbia dedicato tutte le Quattro Stagioni!!

Gunpowder, treason and plot.




«Remember, remember,
the fifth of November,
Gunpowder, treason and plot.
I see no reason
why Gunpowder treason
Should ever be forgot!»





«Ricorda per sempre
il cinque Novembre,
il giorno della congiura delle polveri contro il parlamento.
Non vedo perché di questo complotto
nel tempo il ricordo andrebbe interrotto!»


[traduzione dal film V per Vendetta, non letterale ma ben riuscita]

mercoledì 24 febbraio 2010

It's a kind of magic



Sull'argomento dieta sono state dette, scritte e fotografate un fantastiliardo di cose!
Questo perché nel mondo occidentale abbiamo a disposizione ben più cibo di quanto ne abbiamo bisogno. Ho letto, per esempio, che anche gli apporti calorici medi consigliati dagli "esperti" sono mediamente sbagliati. Questo perché 2000 kcalorie giornaliere vanno bene per un agricoltore che lavora nei campi senza trebbiatrice/falciatrice/seminatrice/eccetera elettrica. Di sicuro, quindi, per l'impiegato medio, che va in ufficio in auto, prende l'ascensore e incolla le chiappe alla sedia da ufficio dotata di rotelline con la quale va dalla scrivania al boccione dell'acqua alla fotocopiatrice senza neppure alzarsi... dicevo, per uno così 2000 kcal sono troppe.
In ogni caso, siamo mediamente dotati di più grasso di quanto ci serva. Il che è da imputare non solo alle abitudini non proprio integerrime che vengono mediamente mantenute in ambito alimentare, ma anche grazie al cibo che compriamo, nutrizionalmente carente (frutta e verdura che non hanno mai visto il sole nemmeno in cartolina; polli gonfiati con gli ormoni; ogm; varie & eventuali). Introduciamo nel nostro corpo un mix sproporzionato di calorie & nutrienti: troppe calorie, troppo pochi nutrienti.

Per ovviare ai risultati che vanno dal cicciottello, al sovrappeso, all'obeso andante, si inventano diete miracolose e fantasiose.
Ultimamente mi sono imbattuta in un paio di annunci su internet:

- dimagrisci dormendo!!! Risultati incredibili e fantastici!! Fino a DIECI chili in meno in cinque giorni, anzi: in cinque notti, perché di giorno continuerete a fare la vostra vita di sempre, strafogandovi di bigné alla crema e torta di fragole. Prima di coricarvi ingollate diciottomila di queste miracolose pasticche e la mattina dopo potrete già apprezzare un girovita più sottile e delle belle cosce modellate!!
commento: a chi non piacerebbe un girovita sottile e delle cosce ben modellate in una notte? Ma per rimodellare un muscolo, a quanto ne so, dormirci sopra non basta (magari!) temo che neppure una dieta a base di lattuga e acqua di fonte basterebbe: tocca fare sport! Sarà per questo che le pasticche sono miracolose... (Attimo di pausa in cui visulaizziamo tutti insieme le pasticche che agiscono fisicamente dall'interno della coscia, con scalpello e raspa in una mano e modellino 3D della Venere di Milo nell'altra. Annuiamo convinti tutti insieme.)

- dimagrisci camminando!!! Risultati incredibili e fantastici!! Al primo giorno avrete perso il primo chilo, entro la settimana sarete già a meno cinque, o anche meno sette! Senza rinunciare al vostro sorbetto al cioccolato delle tre e senza sottporvi a noiosi esercizi di ginnastica! Comprate questi fantastici nonché miracolosi plantari e semplicemente camminateci sopra!
Già qui c'è il tentativo di un po' di movimento, nonostante la pretesa di far dimagrire senza sport. Per camminare, uno dalla sedia si deve pure schiodare.
commento: se uno è pigro e non è abituato a fare più che i due passi che lo portano dall'uscio di casa all'auto, darà per scontato che dimagrirà semplicemente indossando i miracolosi plantari. Se uno capisce che deve camminare, farà un bel po' di movimento con la parte inferiore del corpo. Plantari o no, terrà in esercizio solo le gambe, la cui ciccia si trasformerà in muscolo. Risultato a lungo termine: gambe muscolose, pancia flaccida, braccia tremule e doppiomento. Ma tanto al lungo termine chi si affida a queste diete non ci arriva mai.

...Qualcuno ha offerto un cioccolatino, prima?

martedì 23 febbraio 2010

A hope of stardust left in time



Il puma, solitario felino, è capace di tenere d'occhio aree anche di 260 chilometri quadrati arrivando a correre a 50 chilometri l'ora, saltando in lungo 6 metri da fermo e fino a un'altezza di 2,5 metri. I puma cacciano una grande varietà di prede: cervi, alci, pecore di mont...

Gli Stuart pretendevano più ampi poteri, in nome di un diritto derivante da una fonte più alta del diritto e della consuetudine inglese, e adottarono una politica interna ed estera che era, in alcuni orientamenti fondamentali, in contr...

When we came within Cannon Shot of the Enemy, they discharged at us three Pieces of Cannon from their left Wing, commended by Sir James Ramsey; which Cannon mounted over our Troops, without doing any Hurt, except that their second Shot killed a Quarter-Master in the Rear of the Duke...

Io ebbi avuto; tu avesti avuto; egli ebbe avuto; noi avemmo avuto; voi aveste avuto; essi ebbero avuto. Io avrò amato; tu avrai amato; egli avrà amato; noi avremo amato; voi avrete amat...

At that moment, she knew she could not bear to see Vivacia untied from the dock with Kyle in command of her. She hoped the ship would understand. No. She knew the ship would understand. She had always hated the thought of Kyle commanding the family ship. Now that Vivacia was quickened and aware, she hated it even more. It was worse than leaving a child in the control of a person you despised, but she also knew there were absolut...

At the top of, an der Spitze; up, nach Oben; over, oberhalb von; on, auf; school-bag, Schultasc...

La nonna di Bilù si chiamava Farfa e beveva la tisana di baomax, così frequente su Xavor. Il fratellino Abelax, invec....

Chiudi la port... Lavati i den... Stendo il buca... Metti il pigiam... Quale insalat... Hai spalato tu la neve dal vialet... Sistemo il letto degli osp... Il commericalista non ha ancora rispos... Ricordati la sveglia per domani matt... Hai letto l'articolo sull'impianto eolico in Niedersachsen che funz... Ever felt away with me, just once that all I need...

P.S. Playlist aggiornata.

lunedì 22 febbraio 2010

Cambia le tue stelle

Questa sera programma intenso.
Sono semi-sdraiata nel mio letto, la cuffia sulle orecchie e il libro a portata di mano. Appena smetto di digitare sta roba mi ci tuffo.
Leggendo, mi dedicherò all'ascolto di musica random da questo sito. È un sito franscese, confido che mi assisterà nella preparazione della prossima playlist. Ogni volta che le mie orecchie sentiranno una musica ritenuta degna, interromperò la lettura di Ship of Magic per prendere nota di titolo & autore.

Sto lavorando per voi.

This ship [...] has a mind of his own.

OK, lo ammetto. Ho sbagliato.

La trilogia di Robin Hobb The Liveship Traders è collegata alla Farseer Trilogy solo per quanto riguarda l'ambientazione e verosmilmente le storie raccontate sono contemporanee.
Ma non si tratta del sequel delle avventure del Fitz!
Mi sono laciata ingannare, perché dappertutto ho trovato questa lista delle serie.
Il mio intuito infallibile (?) mi diceva di buttarmi a pesce sulla trilogia The Twany Man, ma nonostante la mia vetusta età non ho ancora imparato a fidarmi del mio istinto e ho comprato Ship of Magic.

Ultimamente mi ritrovo sempre a fronteggiare dubbi amletici che riguardano la lettura, deve esserci qualche ingranaggio arrugginito.
La storia mi sta prendendo, la Hobb ha sempre questa caratteristica di saper raccontare una storia, quindi non è che mi stia precisamente disperando per la svista. Prima o poi mi sarei sparata comunque anche questa serie, e ho nel mirino ormai tutta la sua produzione indistintamente.
Ma finito questo libro cosa devo fare? Prendere subito gli altri due, o tornare alle avventure di Fitz?

Il dilemma mi lacera. Si accettano suggerimenti. Fossero tutti qui, i problemi della vita. Non ci sono più le mezze stagioni. OPS. Mi sono lasciata prendere la mano.

Torno a leggere.

domenica 21 febbraio 2010

Begin at the beginning

Inauguriamo una nuova sezione: Quel Che Mi Fa Arrabbiare.
Sono sicura che eminenti psicologi da tutto il globo sarebbero concordi nel dire che esternare pacificamente la propria rabbia porta ottimi risultati sul processo dell'esorcizzazione della stessa e conseguente sollevamento dello spirito.

Pertanto, volendo rallentare la mutazione già cominciata e in atto della sottoscritta nella copia pallida dell'incredibile Hulk (considerando soprattutto il non irrilevante dettaglio che i miei jeans sono per la maggior parte già strappati), mi dedico a questa nuova pratica, ammorbando il resto del mondo con le mie Rabbiose Recriminazioni.

Mi dedicherò a temi marginali, almeno all'inizio, non voglio strafare. Quindi citerò cose delle quali si potrebbe benissimo fare a meno senza particolari sforzi e il mondo starebbe meglio.

Nel 2007 è uscito il film "I am Legend", starring Will Smith.
In libreria ho trovato il libro e l'ho comprato: non conoscevo la storia, ma per principio mi incuriosisce una storia da cui è stato tratto un film, così l'ho comprato.
Ho avuto diverse sorprese e rivelazioni, nella lettura dello stesso.




Tanto per cominciare, ho scoperto che "I am Legend" era solo il primo di undici racconti. Poi ho riconosciuto nel racconto "The Prey" la storia di un film dell'orrore da me inavvertitamente visto quando avevo sei anni e che mi ha traumatizzato.
Infine ho saputo dal mio papi che lui leggeva i racconti di Matheson quando era ragazzo. Infatti il buon Richard (foto a fianco) scriveva racconti negli anni '50 suppergiù.


Passiamo ora alle sorprese brutte, quelle che mi hanno fatto ribollire il sangue con la domanda PERCHÈ???? rimasta a riecheggiare contro le Colonne d'Ercole e il guscio della Tartaruga Gigante su cui poggia il mondo.

In Italia è stato ripubblicato il racconto a cui si era ispirato il film, solo quello, a differenza della ri-edizione inglese che come sola differenza aveva la copertina (Will Smith + cane che passeggiano nella strada deserta).

Mesi dopo, che ti trovo in liberia, in Italia? Un nuovo libro, non ricordo il titolo perché la mutazione era già partita e non controllo bene i neuroni mentre divento verde. Quel che ricordo è la fascetta rossa fosforesente recante la scritta: IMPERDIBILE!! IL NUOVO RACCONTO DELL'AUTORE DI IO SONO LEGGENDA!!

NUOVO??? Ma se ha mezzo secolo!! E cosa avete intenzione di fare, pubblicare un racconto alla volta a botte da 10 o 15 Euro alla volta? Io con 8,30 € mi sono comprata 11 racconti!

Non è giusto, questo è prendere in giro la gente, presupponendo che siano tutti quanti ignoranti e disposti a bersi qualunque boiata. È vero, io per prima non conoscevo Matheson prima che uscisse il film, che a sua volta mi spingesse a comprare il libro, ma come me quante altre persone saranno passate attraverso il medesimo processo? E come me, quante altre si saranno accorte della presa in giro? Perché non è concepibile che gli editori fossero talmente ignoranti da credere davvero che si trattasse di un NUOVO racconto!

*momento dell'urlo rabbioso*

###GROWL!!!###

Ecco: come si nota non si tratta di qualcosa che potrebbe cambiare il destino del mondo e dell'umanità, ma era qualcosa di cui non si sarebbe sentita la mancanza, di cui si sarebbe potuto benissimo fare a meno, qualcosa che mi ha inutilmente procurato delle orripilanti verruche verdi sulla pancia.

OK. Questo era un post sulla rabbia di livello UNO.

Riepilogando

A Berlino è iniziato il disgelo. Argh.

Mi dedico al riepilogo per dimenticare che il vialetto davanti casa rimarrà fino a primavera la copia esatta di una strada di Bombay a causa della sabbia gettata sulla neve ghiacciata per impedire all'incauto viandante di spaccarsi una gamba scivolando e detta neve che si sta sciogliendo.
Risultato: fanghiglia che scorre verso il marciapiedi. TANTA fanghiglia che scorre verso il marciapiedi.

Ergo: riepilogo.

- The catalyst comes to change all things -> dal libro "Assassin's Quest", by Robin Hobb;

- Every dream's a journey away -> dalla canzone "Away", by Nightwish;

- Tempus fugit -> tratto da "Le Georgiche", Virglio (almeno, così mi suggerito Wikipedia, ma se qualcuno ha una fonte più sicura ben venga!);

- Symphony of destruction -> omonima canzone by Megadeath, post musicale con cover by Nightwish;

- The time has come -> dal libro "Ship of Magic", by Robin Hobb.

E con questo fine!

venerdì 19 febbraio 2010

The time has come.

Ebbene sì, ho messo le mani su "Ship of Magic", il primo libro della trilogia "The Liveship Traders", di Robin Hobb.
E non ho ancora fatto la recensione di "Assassin's Quest", stavolta ho agito davvero a tempo di record, yuk yuk.
Alla libreria OtherLand hanno tutto! E devo portarmi avanti, perché il mio fratello parigino ha intenzione di venirmi a trovare in estate con la fidanzata e loro hanno già finito l'intera saga! Non posso restare indietro, devo rimontare!

Ecco come stanno le cose al momento:

- The Farseer Trilogy:
1. Assassin's Apprentice (LETTO)
2. Royal Assassin (LETTO)
3. Assassin's Quest (LETTO)

- The Liveship Traders Trilogy:
1. Ship of Magic (IN LETTURA - pag. 2 ma prima c'è il prologo, che consta di altre due pagine)
2. Mad Ship
3. Ship of Destiny

- The Tawny Man Trilogy:
1. Fool's Errand
2. Golden Fool
3. Fool's Fate

A circa 800 pagine a botta, mi sa che devo darmi una mossa, con tanti saluti e buona attesa al Conte di Montecristo, poverino!

Symphony of Destruction

Sono ormai mesi, che non mi dedico a un post musicale. Nonostante le buone intenzioni, infatti, mi sono lasciata impigrire dal fatto di avere una playlist aggiornata più o meno settimanalmente da proporre alle avide orecchie dei miei lettori/ascoltatori.
Trovo però che questa canzone sia un buon esorcismo per gli stati d'animo che covo negli ultimi tempi.
Stufa di vedere che il mondo è sempre più appannaggio di delinquenti e disonesti, partendo dalle sfere più lontane dalla mia quotidianità per arrivare al mio immediato personale.
Un'evoluzione al contrario, una legge di sopravvivenza che premia sempre e solo i più furbi e i più bugiardi. Se questo è il mondo che verrà, son contenta di lasciarglielo, che ci si accapiglino pure.
Ed ecco quindi a voi il brano scelto quest'oggi: Symphony of Destruction, by Megadeath, qui proposta nella cover by Nightwish.



You take a mortal man,
And put him in control
Watch him become a god,
Watch peoples heads aroll
Aroll...


Prendi un uomo mortale
Mettilo al potere
E guardalo diventare un dio,
Guarda le teste delle persone che rotolano
Che rotolano...


Just like the pied piper
Led rats through the streets
We dance like marionettes,
Swaying to the symphony...
Of destruction


Esattamente come il pifferaio magico
Conduceva i topi lungo le strade
Noi ci muoviamo come burattini,
Barcollando al ritmo della sinfonia...
Della distruzione


Acting like a robot,
Its metal brain corrodes.
You try to take its pulse,
Before the head explodes.
Explodes...


Comportandosi come un robot,
Il suo cervello metallico si corrode.
Provi a prendergli il battito,
Prima che la testa espolda.
Esploda...


Just like the pied piper
Led rats through the streets
We dance like marionettes,
Swaying to the symphony...


Esattamente come il pifferaio magico
Conduceva i topi lungo le strade
Noi ci muoviamo come burattini,
Barcollando al ritmo della sinfonia...


Just like the pied piper
Led rats through the streets
We dance like marionettes,
Swaying to the symphony...
Swaying to the symphony...
Of destruction


Esattamente come il pifferaio magico
Conduceva i topi lungo le strade
Noi ci muoviamo come burattini,
Barcollando al ritmo della sinfonia...
Barcollando al ritmo della sinfonia...
Della distruzione...


The earth starts to rumble
World powers fall
Awarring for the heavens,
A peaceful man stands tall
Tall...


La terra comincia a vibrare,
Cadono le potenze del mondo
In guerra per il paradiso,
Un uomo pacifico si innalza
Si innalza...


Just like the pied piper
Led rats through the streets
We dance like marionettes,
Swaying to the symphony...


Just like the pied piper
Led rats through the streets
We dance like marionettes,
Swaying to the symphony...
Swaying to the symphony...
Of destruction.

giovedì 18 febbraio 2010

Tempus fugit

Lo so: tutto il mondo si domanda cosa mai io sia occupata a fare tutto il santo giorno.
I sospetti si accumulano, le ipotesi si affollano, la domanda passa di bocca in bocca.

Di tanto in tanto, qualche temerario osa un timido tentativo di carpire la verità:

* Temerario #1 -> ma si può sapere cosa hai di tanto importante da fare, da non riuscire a stirarmi due magliette?

* Temerario #2 -> ma si può sapere cosa hai di tanto importante da fare, da non riuscire a lavare le mie calze?

* Temerario #3 -> ma si può sapere cosa avevi tanto importante da fare, che non sei riuscita a farmi la scheda del libro per la scuola?

Ebbene, forse non sono la persona più organizzata di questo mondo.
Forse può capitare che due magliette scivolino in fondo alla montagna di panni da stirare.
Forse può capitare anche che le calze sporche finiscano nel cestone quando non ho in previsione bucati per un paio di giorni.
E forse può capitare che decida che la scheda del libro te la devi fare da solo.

Ma non svelerò il segreto delle mie turbolente, disorganizzate giornate. In cui se solo mi metto a fare l'elenco delle cose che ho già fatto alle 10.00 del mattino mi stanco.

E ricordiamoci il monito:

Every dream's a journey away



... MAGARI!!!

mercoledì 17 febbraio 2010

The catalyst comes to change all things

Oggi mi sento stanca e a pezzi come se non avessi dormito per una settimana di fila. Cosa che invece ho fatto.

Ne ho parlato con la mia amica Ale e lei mi ha risposto, serafica: oh, anche la mia capa [che è finita in ospedale e ha trascorso una settimana in quarantena, n.d.r.] ha cominciato così.

Bene. Nell'attesa di scoprire se sono solo distrutta o se mi sono beccata il virus del secolo, mi sa che me ne vado a letto con una tazza di camomilla bollente.

Tanto ho finito di leggere Assassin's Quest, non ho impegni urgenti che mi attendono per la serata. La recensione appena risorgo.

domenica 14 febbraio 2010

Riepilogo In Tempo

Incredibile! Questa volta riesco a fare il riepilogo dei titoli utilizzati nei post la settimana scorsa nel giorno designato: domenica! Era da un po', che non ce la facevo, quindi approfittiamone subito:

- I padri e le madri sono tipi strani -> dal libro "Matilde", by Roal Dahl;

- Say that I can come in -> dal libro "Let the right one in", by J.A. Lindqvist;

- It's dark and we're both wearing sunglasses -> dal film "The Blues Brothers";

- Together we'll fly some day -> dalla canzone "Eagle fly free", by Helloween;

- No one dare disturb the sound of silence -> dalla canzone "The sound of silence", by Simon & Garfunkel;

- We'll make Heaven a place on earth -> dalla canzone "Heaven is a place on earth", by Samatha Fox;

- Not relieved by thoughts of Shangri-La -> dalla canzone "Angels fall first", by Nightwish;

- I thought we'd done something worse than let you die -> dal libro "Assassin's Quest", by Robin Hobb.

Ecco qua, semplice e rapido. Ora vado che ho un sacco di cose da fare e in mezzo ci devo infilare "Assassin's Quest" (sguardo avido & bava alla bocca - TM).

sabato 13 febbraio 2010

I thought we'd done something worse than let you die.

Ho un fratello che vive a Parigi e che ha voluto farmi un regalo in occasione del mio compleanno.
Così ha comprato per me il terzo libro della saga chiamata Farseer Trilogy, di Robin Hobb.
L'ha ordinato su un noto sito internet, che per farlo arrivare fino a me a Berlino ha pensato di fargli fare il giro del mondo.
Immaginatevi il mio stupore quando ieri a mezzogiorno, tornando dall'"Incontro con l'Autore" in terza elementare, ho trovato ad attendermi, al centro del tavolo in cucina, un pacco proveniente da Auckland, New Zealand!
Ci ho messo un po' a capire di cosa potesse trattarsi, pensare di tenere tra le mani qualcosa che arrivava dal Paese nel quale sognavo di trasferirmi quando avevo 19 anni mi ha messo addosso una discreta emozione.
Quando poi ho realizzato che non poteva essere altro che il mio regalo di compleanno, sono stata stra-felice!
Strappato il sigillo della scatola, Assassin's Quest mi guardava con l'aria vissuta di chi si è sparato più di 20.000 km per essere con me, ne è fiero e vuole solo riposare e trovare casa.
Ho garantito solennemente alle 838 pagine che mi sarei presa degna cura di loro e con innegabile soddisfazione ho cominciato la lettura.

I awake every morning with ink on my hands. Sometimes I am sprawled, face down, on my work table, amidst a ...

P.S. Povero Conte di Montecristo, ho l'impressione che gli toccherà aspettare ancora un po'...

NOTA: le recensioni ai primi due libri della trilogia:
primo volume;
secondo volume

venerdì 12 febbraio 2010

Not relieved by thougts of Shangri-La.

Penso ci sia un buon motivo, se al mondo non ci sono più le Fate buone, se gli Angeli non si fanno vedere spesso, se persino gli Dei se ne sono andati.
Provate voi, a fare qualcosa di buono per un altro.
Ora vi dico, brevemente, come andrà nella maggior parte dei casi. E non parto dal presupposto latino do ut des. Per coloro a cui manca anche l'infima preparazione in latino della sottoscritta, la formula non significa altro che faccio qualcosa per te, allo scopo di ottenere qualcosa in cambio.
Pensiamo invece a tutti quelle situazioni in cui decidete di fare qualcosa di buono per qualcun altro, o qualcosa di gradito. Così, perché vi va di far felice qualcuno.

L'irriconoscenza di primo grado è ciò a cui potete ragionevomente aspirare.
Subito dopo si rendono disponibili vari livelli di tentativi di approfittarsi di voi, pugnalate alla schiena (metaforiche, almeno nella maggior parte dei casi, grazie al Cielo), malcelata rabbia, odio, incomprensione, lamentele espresse in varie tonalità e colori...
In alcuni, sporadici, rarissimi casi troverete qualcuno che mostrerà gratitudine e che vi scalderà il cuore al punto da rendervi delle pappamolle sentimentali (che ci riproveranno, a fare del bene).
C'è una frase celebre, che credevo fosse assegnata a Sant'Agostino ma non ho trovato conferme. Pur trovandosi citata in numerose circostanze, apparentemente nessuno ne conosce la fonte e secondo me non c'è e la frase è inventata.
Dice, Signore, fa' di me una lampada: brucerò me stesso ma darò luce al mondo.
Non credeteci: bucerete voi stessi e basta. Il mondo nemmeno vi noterà, e se lo farà sarà per dire "ma che rompiscatole, proprio qui deve venire a brillare? qualcuno gli butti addosso una coperta!"

Domandiamoci allora come mai queste evanescenti e munifiche creature fatate ci abbiano disertato? E chi glielo faceva fare??

Sì, sono arrabbiata. Non chiedetemi di fare qualcosa di carino per voi.

We'll make Heaven a place on earth.

Qualche settimana fa mi sono accorta che i jeans nel mio armadio avevano qualche difficoltà a stare ancora insieme. Due paia: uno talmente stracciato in fondo alle gambe da essere vietatissimo quando piove o nevica o c'è inzaccherato per strada. Per strada i brandelli raccolgono tutte le schifezze che trovano e la cosa mi fa un po' senso.
L'altro paio è talmente stracciato attorno al cavallo, da essere decentemente portabile solo con maglioni molto lunghi o giacconi, pena l'arresto immediato da parte della buoncostume.
È stato a seguito di tali considerazioni che ho deciso di andare a fare shopping per comprarmi un nuvo paio di jeans.
Sono entrata nel nuovo outlet di Karl-Marx Straße e ho trovato un paio di jeans proposti a 20,00 €. L'etichetta diceva che l'original price era 70,00 €.
Però: che affarone!

Siccome mi ero data un budget di 40,00 €, mi ritrovavo a quel punto con un extra di 20,00 € nel portafoglio. Mica vorremo lasciarli lí?!

Mi aggiro nell'outlet alla ricerca di qualcos'altro da comprare: una magliettina di Emily The Strange? Un accappatoio azzurro? Una giacca quadrettata arancio e viola...? Okay, torna in te.
Scarpe. Ci sarà pure qualcosa di decente nel reparto calzature. Bellissimi stivaletti, come mai ce ne sono ancora tanti? Ne provo uno, e capisco: non si chiude la cerniera.
Ma ecco, un paio di scarpe primaverili, in morbida pelle. Le provo e... ooohhh, come sono comode... Il prezzo? Toh, la combinazione! Con un original price di 50,00 € ora costano solo 20,00 €. Che, guardacaso, è esattamente quello che ho in programma di spendere.

Che giornata fortunata. Ho speso 40,00 € su un original price totale di 120,00 €!

Adesso nessuno osi venirmi a dire che tanto i jeans quanto le scarpette valevano 5 soldi bucati ma il furbastro del negoziante ha barato sull'original price.

giovedì 11 febbraio 2010

No one dare disturb the sound of silence

1. windows mi avvisa con le bandierine rosse "allarme-allarme" che deve installare delle protezioni (?)
2. accetto (non sia mi che io rifiuti le protezioni di windows!)
3. mi dice che devo preferibilmente (poi si scoprirà che intende: esclusivamente) utilizzare una chiavetta USB / hard-disk esterno
4. inserisco la chiavetta USB
5. mi dice di controllare se c'è abbastanza spazio MA non mi dice di quanto spazio ha bisogno (dice: "info non disponibile")
6. si avvia il processo di salvataggio dati sulla chiavetta USB
7. dopo 10 minuti compare l'avviso bordato di rosso con sirene d'allarme in sottofondo: "su questa chiavetta USB non c'è abbastamza spazio, che cosa mi hai dato, e non potevi controllare prima di avere abbastamza spazio? eh? eh?? eeeeehhhh????"
8. ma io, veramente...
9. CAMBIA DISPOSITIVO! ALLA SVELTA! E STAVOLTA CHE CI SIA SPAZIO! MI SERVONO CENTOSETTE GIGA! MARSCH!
10. [...]
11. centosette giga???? ma sono fuori????

mercoledì 10 febbraio 2010

Together we'll fly some day.

È sera, fuori dalla finestra il cielo è buio e coperto da uno spesso strato di nubi cariche di neve.
Luca non riesce ad addormentarsi, lo invito nel lettone.

"Adesso ci rilassiamo insieme", lo incoraggio.
"Chiudi gli occhi e immagina di essere un'onda del mare...."

(La mia voce diventa ormai un bisbiglio)

"Inspira... L'onda si allunga sulla spiaggia... Espira... Torna nel mare..."

[silenzio]

"Eh, mamma?"

"...Mmmmmh?"

"Ho la bocca piena di sabbia!"

"...???"

"Con tutto quello strisciare sulla spiaggia..."

...

Cosa mi resta? La buona, vecchia botta in testa??

martedì 9 febbraio 2010

It's dark and we're both wearing sunglasses.



La farmacista mi ha venduto due fialette di fiori di Bach. Sanno di acqua. Come faccio a sapere che non mi ha venduto 60 ml di acqua del rubinetto a 10,- € ?

lunedì 8 febbraio 2010

Say that I can come in.

Ieri sera ho finito di leggere Let The Right One In.
Alla fine ho deciso, tra quello e The Count of Montecristo, che pure mi porto dietro da un bel po' e mi piace. Ma è molto lungo, rispetto a tutti gli altri libri su cui metto le mani, e così mi dico, tanto non scappa e vado avanti a leggere altro.

Let The Right One In non è una lettura da fare con il cocktail in mano. Suppongo che il film non si presti a scorpacciate di pop corn.

L'atmosfera è molto cupa, sono presenti molti dettagli crudi e l'intera storia è permeata da un realismo così schiacciante, da far davvero credere che tutto quello che viene raccontato sia successo sul serio.
Vengono descritte situazioni critiche, rigettabili dalla coscienza del lettore medio. Eppure personalmente ho trovato queste pagine in grado di turbare lo spirito senza cadere mai nel grossolano, nel volgare.

I vampiri presenti in questo libro non brillano al sole, non seguono diete assurde per scrupolo di coscienza, non sono tipi stilosi e incravattati. Hanno delle reazioni e dei comportamenti che sono del tutto credibili.
Come fa presente Eli a un certo punto: nutrirsi del sangue altrui è una questione di sopravvivenza, nulla più. Si tratta di decidere: muoio o vivo? E l'istinto di sopravvivenza normalmente ha la meglio. Né più né meno di un essere umano qualsiasi. (Riassunto mio, non è una citazione).
Si dice che molti di loro decidano di suicidarsi, pur di porre termine a un'esistenza solitaria. Mi è piaciuto il punto in cui la vampira che parla con Eli prende in giro gli struggimenti vampireschi, facendo il verso praticamente alla maggior parte dei buoni vampiri presentati dalla letteratura moderna (Oh, Cielo, sono un essere infernale, come posso continuare a vivere succhiando la vita dei mortali! Deh, che destino crudele, etc.)

Confesso che, nel corso della lettura, ho pensato diverse volte a Wunderkind. Ho pensato che sicuramente D'Andrea intendeva creare un'atmosfera del genere, per questo si rifiuta di accettare che il suo libro venga definito "fantasy" o "per ragazzi".
Di fatto Let The Right One In NON È un libro per ragazzi e difficilmente potrebbe essere annoverato tra i libri fantasy, pur parlando di vampiri.
Forse l'autore nostrano dovrebbe leggere e imparare un po' di più come rendere una lettura inquietante senza torturare aggettivi e piccioni.

Pur avendo trovato due o tre punti in cui Lindqvist si lascia andare a uno stile a metà tra l'infodump e il narratore omnisciente (cosa che mi ha dato un po' fastidio), globalmente il suo romanzo è ben scritto, le scene sono ben raccontate, si seguono e si visualizzano volentieri. È quel che accade, a intimorire, non gli aggettivi utilizzati per descriverlo.

In conclusione: una lettura che ho sicuramente apprezzato, soprattutto per la capacità di trasmettere emozioni. Probabilmente un libro che non rileggerò, proprio perché in grado di trasmettere emozioni: in questo caso l'inquietudine, la paura di morire, ma anche quella di vivere, di esistere, di reagire.

I padri e le madri sono tipi strani

Comincia a prendere forma, ma non ha ancora un titolo.
I personaggi principali hanno già risposto all'appello, uno di loro ha miagolato, i casting per i personaggi secondari sono aperti.
Si è presentato Oliver Cromwell, il re Carlo I pretende un ruolo sotto i riflettori, Lady Joan de Mohun si sta incipriando il naso e Lady Elizabeth Luttrell non è da meno, si è portata appresso lo stendardo della sua famiglia e campeggia davanti alla macchinetta del caffè.
Quale mirabolante avventura si svolgerà all'interno del castello di Dunster e attorno alle sue mura?
... Non si sa, perché il titolo non è ancora arrivato, ma sarà certamente uno sballo!

Riepilogo di Lunedì

Un week-end trascorso con un mal di testa da far vergognare una mazza da baseball lunga tre metri che non sarebbe capace di farne venire uno uguale e una settimana cominciata come al solito con "troppe cose da fare" segnato in cima alla pagine dell'agenda.
Sí, esatto. Non sono precisamente di umore sfarfallevole. Vi offro il riepilogo e non se ne parli più.

- Any way the wind blows doesn't really matter to me -> dalla canzone "Bohemian Rhapsody, by (mitici) Queen;

- Un giorno di primavera, nell'ora di un tramonto straordinariamente caldo, a Mosca, agli stagni Patriarshie, apparvero due signori -> dal romanzo "Il Maestro e Margherita", by Michail Bulgakov;

- It makes you think of coconut-frosted cookies -> dal libro "Let the right one in", by J.A. Lindqvist;

- Yo no soy marinero -> dalla canzone "La Bamba", by Ritchie Valens;

- You got blood on yo' face -> dalla canzone "We Will Rock You", by (mitici) Queen;

- Your perfume fills my head -> dalla canzone "Something Stupid", by Robbie Williams & Nikole Kidman.

E buona settimana a tutti.

sabato 6 febbraio 2010

Your perfume fills my head

Ho mal di testa da ieri. Se mi parlate fatelo attraverso delle sbarre metalliche perché mordo a vista. E soprattutto a udito.
In ogni caso ho inserito una nuova playlist, e se non l'ho morsa mentre la componevo è solo per mancanza di appigli solidi.
In Germania hanno preso il copyright sul serio in una maniera decisamente intollerabile. Diversi i video musicali che non sono riuscita a incorporare, decidendo a seconda dei casi di sostituirli o di eliminarli del tutto dalla playlist.
Un esempio su tutti, che dia l'idea dell'assurdo a cui si sono spinti i ligi impiegati crucchi:
Sul canale ufficiale dei Within Temptation risultano disponibili molti dei loro video ufficiali. Quando però tento di aprirli e guardarmeli, mi compare la striscia rosa: questo video contiene materiale protetto e nel tuo Pese non ne è consentita la visione. Ma saranno gli autori liberi di decidere se io posso vedere la roba loro, o no? A quanto pare, no. Peccato, perché il video ufficiale di The Howling è bello.

venerdì 5 febbraio 2010

You got blood on yo' face

Devo andare avanti a leggere anche stasera.
I due libri che ho tra le mani adesso mi faranno impazzire.
519 pagine di "Let the Right One in" e 851 di "The Count of Montecristo": a chi dare la precedenza?

Quando ho tra le mani il Conte non riesco a smettere di leggerlo. Poi, però, qualche impegno/incombenza o semplicemente gli occhi che si chiudono e le mani che non reggono più il pc mi costringono a smettere.

Se attacco con The Right One, succede lo stesso. Oggi ho rischiato per due volte di perdere la mia fermata sull'U-Bahn perché non riuscivo a togliere gli occhi dalle pagine!

Sono contenta e soddisfatta: due bei libri! Ma come gestire la cosa?

Normalmente, su due libri che leggo ce n'è uno che scorre via più rapido, o che mi piace di più e che riesco a terminare prima. Oppure uno dei due è molto più breve dell'altro, allora lo finisco rapidamente per poi dedicarmi al secondo. O, ancora: uno dei due non mi piace troppo e gli dedico una serata o due per chiuderlo e passare con rinnovata energia all'altro.
Questa volta, però, davvero non riesco a decidermi: mi piace leggere entrambi.

Tirerò a sorte.

giovedì 4 febbraio 2010

Yo no soy marinero



Vado a leggere. Ciao.

mercoledì 3 febbraio 2010

It makes you think of coconut-frosted cookies

Questa sera non parlatemi. Lancio fulmini dagli occhi e oggetti non identificati dalle orecchie.
Sono stanca, stanchissima.

I miei scarponcini hanno un punto in cui la gomma si è scollata ed entra l'acqua. Ci ho messo la super-colla, ma devo aspettare 24 ore prima di usarli. Così, visto che dovevo uscire, ho riesumato dalla cantina un paio di scarpe pesanti che hanno circa quattro anni di vita, usate tantissimo per due e poi inspiegabilmente diventate immettibili. Cioè, non che si siano rovinate, anzi a loro onore devo dire che sembrano nuove (della Conbipel, nel caso a quelcuno interessasse). Ma da un giorno all'altro, com'è-come non è, mi fanno male i piedi dopo meno di un'ora che le indosso.
In ogni caso, oggi non avevo altro: gli stivali di pelle e gli scarponcini scamosciati, già sperimentati nei giorni scorsi, mi fanno gelare i piedi.

Quindi ho camminato per tre ore con quelle scarpe infernali ai piedi.
Con la neve semisciolta per le strade. Montagne di neve che si squagliano causando enormi e profonde pozze di acqua grigia e densa, che ognuno cerca di scansare con i seguenti risultati: 1) va a sbattere addosso a qualcuno che proviene in direzione opposta e intento nella medesima attività; 2) si ritrova su una montagna ancora in via si scioglimento e scivola sul ghiaccio sottostante non ancora intaccato dai super-calorici 3 gradi sopra lo zero che ci sono.

In queste condizioni ho girovagato per profumerie alla ricerca di un profumo per Mauro. Si noti che odio le profumerie. E non perché mi piaccia puzzare o annusare la puzza negli altri. Il fatto è che le mie narici di soggetto allergico sono ipersensibili. Mi viene un attacco di starnuti o di asma, a seconda delle essenze, ogni volta che ci entro.
Per amore, tuttavia, si fa questo e altro.
In ogni caso, cercando quel profumo in particolare ho vagato per cinque profumerie differenti e nessuna lo teneva. L'ultima ha addirittura sollevato il sospetto che quel particolare profumo non si trovi in terra di Germania.
Che sia vero o no, io a quel punto avevo i piedi a pezzi, la schiena dolorante per la borsa contenente pacchi di riso e cartoni di latte di riso, il nanerottolo che si annoiava (e lo capisco!) e non ne potevo più. Ho preso la metropolitana (nella direzione sagliata) per tornare a casa. Dopo due fermate sono scesa e ho preso quella nella direzione giusta.

Fortuna che...

Tra una profumeria e l'altra ero stata in libreria, per ritirare il liro di esercizi di tedesco per il piccoletto. E ne sono uscita con una copia di Let the right one in, di John Lindqvist, sotto il braccio!
Cupo e appassionante. Soprattutto cupo. Esattamente quel che mi ci vuole stasera.

Zitti e non mi disturbate.

martedì 2 febbraio 2010

Un giorno di primavera, nell'ora di un tramonto straordinariamente caldo, a Mosca, agli stagni Patriarshie, apparvero due signori.

E ho finito di leggere "Il Maestro e Margherita".
Mi ha lasciato addosso una strana nostalgia, il capitolo subito prima dell'epilogo mi è parso bellissimo. Bellissime le scene presentate; ottime le descrizioni tanto dell'ambiente quanto delle sensazioni e dell'atmosfera; perfetti i personaggi... tutto, ogni parola, ogni gesto, ogni frase era al posto giusto.

Una storia assurda e bellissima, con immagini sempre molto vivide. Personaggi imprevedibili e avventure che creano e soddisfano mille aspettative. Un romanzo che trasmette emozioni e paure, entusiasmo e speranze, rabbia e amore. È tutto talmente palpabile, da potersi illudere di provare le sensazioni dei personaggi in prima persona, direttamente sulla propria pelle.

Ho invidiato da morire Margherita, nel momento in cui lascia andare tutto quello che è per la speranza di ritrovare il suo amore. È così felice, libera, appagata, senza alcun rimpianto né ripensamento... sì, la parola giusta è invidiabile!

Un paio di citazioni, prima di raccontarvi la storia entro la storia di questo libro:

- E, in genere, Margherita Nikolaevna, mi prendo la libertà di consigliarle di non aver mai paura di nulla. [pag. 246] -> garantisco, per chi non ha mai letto il libro: se mai ci fosse una sitazione in cui farsi prendere dal terrore puro e semplice, era proprio quello!

- (...) che cosa farebbe il tuo bene, se non esistesse il male? E come apparirebbe la terra, se ne sparissero le ombre? [pag. 351]

La storia che ha accompagnato la lettura di questo libro riguarda mia mamma e la sua migliore amica, ma la racconterò partendo dalla fine.

Ho trovato questo libro in mansarda. In casa mia, ma il libro non era mio, lo avevo portato via da casa dei miei chissà quando e non lo avevo mai letto. L'edizione era del 1967, con le pagine spesse e ingiallite, con quel tipico odore che hanno le pagine dei libri vecchi.
Arrivata a un terzo circa, mi casca fuori un bigliettino di Natale, piccolo e con un sottile cordino dorato che spunta. Il bigliettino è datato 1969 ed è firmato dalla migliore amica di mia mamma. Migliore amica che è morta ormai da una ventina d'anni. Ne deduco che l'amica abbia regalato "Il Maestro e Margherita" a mia mamma quel Natale lontano.
Ho immaginato che, molto probabilmente, mia mamma non si sia resa conto della mancanza del libro in questione negli anni in cui io l'ho trattenuto, ma ho l'impressione che le farà comunque piacere riceverlo e ritrovarselo tra le mani.

Così stamattina, dopo aver finito di leggerlo, l'ho impacchettato mettendo in evidenza il bigliettino di auguri dell'amica e aggiungendo una nota di spiegazione e ho spedito il libro all'indirizzo della mammetta.

Un libro magico, che passa da una generazione all'altra.