Quando verso la fine di gennaio ho scritto un post parlando dei libri che avevo letto fino a quel momento nel 2011, devo confessare che sono stata piuttosto fiera di me. Non tanto per la quantità di libri letti, ma per averli raccontati tutti in un post (relativamente) breve.
Per la verità, sono stata talmente fiera, che ho deciso di rifarlo. Non oggi, tranquilli! Idealmente direi una volta al mese, uno degli ultimi giorni. Oppure, nel caso il morbo da lettrice idrofoba si sia dimostrato particolarmente virulento, senza aspettare la fine del mese potrei preparare il post dopo 10-12 libri.
Detto questo (lettore avvisato, mezzo salvato), mi permetto solo una breve citazione dall'ultimo libro ingollato: Worlds Of Wonder, di David Gerrold. Il sottotitolo parla da sé: How to Write Science Fiction & Fantasy.
Non ho mai letto manuali sulla scrittura, almeno non che mi ricordi. Ho letto molti articoli sull'argomento; ho sorriso con il simpatico elenco di consigli utili a uno scrittore pensato da Umberto Eco, nonché ho riflettuto su quelli forniti da Mark Twain.
Non ricordo, però, di aver mai letto un intero libro che spieghi come scrivere, o come fare lo scrittore. Evidentemente, se mai ne ho letto uno non mi ha colpito.
Questo testo invece mi ha gasato subito dall'inizio, perché un conto è avere maturato determinate opinioni riguardo alla valutazione positiva di un racconto/romanzo/scritto che dir si voglia. Un altro è scoprire che pressoché tutte tali opinioni sono condivise da Qualcuno Che Conta.
Se con le idee riguardo alla creazione/gestione di un mondo fantastico ho vissuto momenti di conquistata gloria e autocompiacimento per il mio acume, ho apprezzato enormemente la parte che trattava lo stile e il ritmo.
Normalmente mi considero una scrittrice spontanea, non sono mai andata a caccia di uno stile in particolare, non limo molto quello che scrivo. Naturalmente sono consapevole di non aver raggiunto la perfezione, ma semplicemente non mi sono mai posta il problema di cambiare/migliorare in quel campo specifico.
Leggendo questo manuale ho visto da che parte andare per colmare l'immenso spazio che separa il mio stile da uno stile perfetto. Ho ricevuto tutti gli input che potevo desiderare. Ora SO dove andare a lavorare e mi sono state fornite idee riguardo a come farlo. Ho capito cosa tentare, come esercitarmi e come sperimentare. E io aaaamo sperimentare!
Ma sto divagando. In principio desideravo solo annotare una citazione, invece oggi deve essere la giornata in cui le dita si muovono sulla tastiera in maniera incotrollata. Di loro mi occuperò più tardi, adesso mi servono.
You are what you pretend. Pretend big. - Sei quello che fingi di essere. Fingi in grande.
Be your own biggest fan. - Sii il tuo più grande fan.
Be your most ferocious critic. - Sii il tuo critico più accanito.
Impatience is fatal. Enjoy each moment of your story. - L'impazienza è fatale. Goditi ogni momento della tua storia.
If you don't, no one else will. - Se non lo farai tu, non lo farà nessun altro.
You can't write what you don't know. If you don't know, find out. - Non puoi scrivere di ciò che non conosci. Se non lo conosci, scoprilo.
Show. Don't tell. - Mostra. Non limitarti a dire.
Create expectations. Then defy them. Surprise yourself. - Crea aspettative. Poi sfidale. Sorprendi te stesso.
Write your own story. - Scrivi la tua storia.
Be passionate. - Mettici passione.
Aim for the stars. - Punta alle stelle.
Never eat anything larger than your lawyer. - Non mangiare mai nulla di più grosso del tuo avvocato.
Okay, l'ultima non l'ho capita. Ma le altre affermazioni da oggi in avanti sono mie!
4 ore fa
Nessun commento:
Posta un commento