Come promesso, ecco un post per parlare delle mie letture di gennaio. Il ritmo rallenterà, perché il Tempo è Tiranno, ma finché è durata è stato bello. E, naturalmente, non ci sono più le mezze stagioni, ma questa è un'altra storia.
*GH*
Il libro che ha avuto l'onore di essere il primo del 2011 è stato "Mini Shopaholic", di Sophie Kinsella. Una lettura impegnata e profonda, insomma *ironia & sarcasmo*. Ogni tanto si ha anche bisogno di alleggerire la materia grigia e rilassare le sinapsi.
E Becky Bloom, protagonista della serie "Shopaholic", è sempre lei: tenera e sognatrice, capace di strappare tanti sorrisi. Vive nel suo mondo, si fa un miliardo di film nella testa, combina guai e inventa storie a più non posso per far aderire la realtà alla sua fantasia. Una pasticciona impenitente, ma fa tutto in buona fede e sempre per far felici le persone a cui vuole bene. E la saga continua...
Subito dopo ho letto "The Passage", di Justin Cronin.
L'ho comprato in aeroporto prima di Natale, non ho saputo resistere alla recensione riportata sulla copertina: By the third chapter, trash was piling up in our house because I was too scared to take out the garbage at night. - Ron Charles, The Washington Post [trad.: Già al terzo capitolo c'era una montagna di pattumiera accumulata in casa, perché avevo troppa paura di uscire di casa la notte per portarla fuori].
In realtà personalmente non l'ho trovato così spaventoso. E di esperimenti governativi segreti alla ricerca dell'arma finale ho già letto fior di romanzi. Nonostante questo, le 879 pagine si fanno decisamente leggere. In ogni momento era estremamente difficile decidere di chiudere il libro, qualunque ora fosse e qualunque fosse l'impegno che chiamava.
Inizialmente la storia si svolge rapida e raggiunge quella che sembra una conclusione e ti chiedi, E adesso, cosa succederà? È già successo tutto e siamo solo a pagina 250! Allora attacchi il capitolo dopo, e quello dopo, e quello dopo ... e continuano a succedere cose, continui a rimanere incollato alla storia perché il ritmo non cala davvero mai. Ogni volta che hai l'impressione di aver raggiunto il capolinea, nel giro di mezzo capitolo ti rendi conto che era solo una fermata. Per arrivare poi al momento in cui tutto è in discussione e a quel punto cambi domanda e ti chiedi, Ma come può finire tutto in venti pagine?!
L'esperimento governativo segreto che mira alla creazione dell'arma finale si chiama NOAH. È stato scoperto che nell'essere umano la ghiandola preposta alla crescita fisica smette di funzionare raggiunta l'età della maturità. Ecco perché comincia il processo dell'invecchiamento, che porta inevitabilmente alla morte. Lo scopo dell'esperimento è rendere attiva e funzionante detta ghiandola anche nei sogetti adulti, in modo da prolungare loro la vita, migliorando le loro prestazioni fisiche. Ci si serve di "volontari", ovvero persone che danno liberamente il proprio consenso di fronte a una semplice scelta. In genere le cose vanno così: Caro Tizio. Tu sei condannato a morte e dopodomani ti verrà somministrata l'iniezione letale. Se però vieni con noi e ti lasci usare come cavia nel nostro laboratorio per un esperimento scientifico del quale non possiamo naturalmente dirti un bel niente, allora hai garantita l'amnistia. Che dici? Ecco reclutati dodici volontari. Il tredicesimo è una bambina (che viene rapita) ed è anche la sola che reagisce nel modo sperato. Tutti gli altri si trasformano in esseri immortali, fortissimi, altissimi, bruttissimi, che non riesocno a frenare l'impulso di saltare addosso alle persone per sbranarle. Non sopportano la luce del sole, quindi escono solo di notte. Se la persona morsa non viene sbranata e sopravvive, si trasforma a sua volta.
A raccontarla così sembra l'ennesima trovata in stile vampiri e/o lupi mannari. In realtà la storia e l'evoluzione dei personaggi e delle loro vicissitudini è gestita molto bene, per cui non viene per nulla spontaneo pensare a vampiri/licantropi mentre si legge. La bambina è la chiave per risolvere la tragica situazione nella quale l'umanità precipita nel momento in cui i dodici soggetti utilizzati per l'esperimento riescono a fuggire. Una lettura che non annoia.
Si cambia stile con "Contare le Stelle" , di David Almond. Non è il genere di libro che leggo normalmente, ma non posso dire che mi sia dispiaciuto. Si tratta di una raccolta di storie e aneddoti familiari, raccontati e visti con gli occhi di un bambino, che capisce e crede e vede solo una parte della realtà e che cerca di crescere ma non troppo. Tenero e delicato, semplice come sono semplici le cose per i bambini.
Poi è stata la volta di "Il Moufletto e la Foresta Interminabile", di Giovanna Corrias Lucente e Donatella Lapadula, divertente e brevissimo libro per bambini. Il Moufletto è un animale misterioso che cerca compagni di gioco, ma nessuno sa cosa sia, nemmeno lui. Storiella divertente, scritta in modo molto semplice e senza pretese, è una gradevole lettura per bambini che hanno appena cominciato a leggere da soli.
Quinto libro del 2011: "La Città dei Libri Sognanti", di Walter Moers.
Ma quanto è bella Librandia? Una città che vive e respira libri e lettura, dove ogni negozio ha in vetrina volumi, carta, segnalibri, penne, taccuini... e dove le attività quotidiane ricreative prevedono letture di gruppo attorno al fuoco, declamazione di poesie e dove i locali stanno aperti tutta la notte per consentire ai lettori "delle ore piccole" di trovare sempre un posticino accogliente. Ci sono anche creature strane e segreti pericolosi, e sono proprio quelli che il protagonista - un dinosauro proveniente da Forte Vermicchio di nome Ildefonso De Sventramitis - dovrà svelare attraverso un pericoloso e avventurosissimo viaggio nelle catacombe sotto la città. È un romanzo molto divertente e, per certe osservazioni sulla scrittura, gli scrittori e l'editoria, decisamente molto attuale!
È stata quindi la volta di "Il Viaggio della Strega Bambina", di Celia Rees, seguito subito dopo da "Se Fossi una Strega".
Nel primo libro si segue la storia di Mary, una bambina la cui nonna viene arrestata e condannata per stregoneria nel 1600 in Inghilterra. La bambina si imbarca allora insieme a una comunità di puritani in partenza per l'America. Viaggia e si stabilisce insieme a loro, ma ha uno spirito diverso che le fa apprezzare i nativi e la natura che li circonda. Mary cresce e rimane una ragazzina indipendente e autonoma e questo infastidisce molto i capi della comunità, che insistono a cercare (e trovare) il male e Satana in ogni piccola cosa. Quando la parola "strega" comincia a rimbalzare da una parte all'altra del villaggio, Mary capisce già come andrà a finire, ma per fortuna ha degli amici.
"Se Fossi una Strega" è il seguito di "Il Viaggio della Strega Bambina" ed è ambientato ai giorni nostri.
Una studentessa di origine pellerossa legge documenti e fa sogni che le fanno credere di essere in qualche modo collegata alla Mary di cui si narra nel primo libro. Grazie alle capacità sciamaniche di sua nonna rivive gli episodi salienti della vita di Mary, che ha sofferto la fine delle tribù native americane per mano degli Europei.
Nell'insieme i due libri ripercorrono la vita delle prime comunità di Europei trapiantati in America a spese dei popoli nativi, condannati per il semplice fatto di esistere e di essere diversi. I religiosi dell'epoca non ci fanno una bella figura, ma neppure gli avventurieri e gli Europei che avevano affrontato il viaggio solo per fare fortuna. E non ci fanno una bella figura neppure i Pellerossa, incapaci di unirsi contro il nemico comune. In definitiva l'amara conclusione è che, indipendentemente dai motivi e dalle ideologie ciascuno si crede migliore degli altri e alla fine non vince il migliore, ma solo il più forte.
Una lettura brillante e davvero divertente è stato il libro numero otto del 2011: "Beastly", di Alex Flinn.
Si comincia con un'esilarante chat in un forum riservato a un gruppo di sostegno per trasformati. I partecipanti alla chat sono la Bestia, il Principe Ranocchio, L'Uomo Orso e una Sirena che sta considerando di barattare la propria voce in cambio di un paio di gambe per conquistare il suo vero amore. Se questi personaggi vi sono familiari, ci avete visto giusto: sono proprio loro!
Il romanzo segue la vicenda di Bestia ed è ambientato nella New York dei nostri giorni in cui il giovane figlio di un celebre presentatore televisivo è ossessionato dall'aspetto fisico e dal denaro, che considera gli unici valori degni di nota al mondo. Finché, naturalmente, una strega lo trasforma in un mostro e gli promette che l'incantesimo si spezzerà solo se una ragazza si innamorerà di lui e gli darà un bacio per suggellare il sentimento entro due anni esatti. Molto divertente e trattata bene la trasposizione della fiaba.
I due libri seguenti sono della mia eroina Robin Hobb! Dopo aver eletto "The Liveship Traders Trilogy" una delle letture più entusiasmanti che abbia mai fatto, non potevo lasciarmi scappare i seguito: "The Rainwild Chronicles". Si tratta di un'altra trilogia, ancora incompleta al momento. Il primo libro si intitola "The Dragon Keeper" e il secondo "Dragon Haven". Siamo nel misterioso e affascinante territorio solcato dal Rain Wild River, il fiume dall'acqua talmente acida che nessuna nave dura a lungo, a meno che non sia costruita con quello che tutti chiamano Wizardwood, un legno dalle proprietà magiche da cui si ottengono navi in grado di acquistare consapevolezza, coscienza e una propria personalità. Dietro a questo Wizardwood, però ci sono dei segreti che il popolo del Rain Wild ha imparato a conoscere e che hanno a che fare con la popolazione dei Draghi. E proprio i Draghi sono i protagonisti di questo seguito: assistiti da un manipolo di giovani reietti, intraprendono il viaggio verso la misteriosa città di Kelsingra, dove sperano di riuscire a stabilirsi e restituire alla stirpe dei draghi il lustro, l'importanza e il rispetto che aveva un tempo.
Subito dopo mi sono concessa una breve lettura fuori tema con il testo "Dimagrire Mangiando", di Patrick Holford. Non accalcatevi e non siate ansiosi: il nostro non ci svela nulla che non sapessimo già. Però parla della fibra chiamata glucomannano come di un supporto efficace nella perdita di peso. Da provare.
L'ultimo libro che ho terminato in gennaio è "Harpy's Flight", di Megan Lindholm . Megan Lindholm è il vero nome di Robin Hobb e "Harpy's Flight" è uno dei suoi primi romanzi.
Mi è piaciuto, mi è piaciuto molto e mi è piaciuto tutto. Non riesco a decidere cosa tra l'ambientazione, la protagonista, le creature, le tradizioni dei popoli... mi abbia conquistato. Probabilmente ognuna di queste cose e il loro insieme. Un bel romanzo, costruito bene tra presente e flash-back che ci raccontano tutto quello che abbiamo bisogno di sapere senza annoiarci e senza "sapere" di lezioncina. Con mio sommo disappunto nonché estrema disperazione, ho scoperto che "Harpy's Flight" è il primo di quattro romanzi, attualmente non reperibili perché in ristampa. Sto ancora decidendo se cercarli usati o pre-ordinarli su amazon.
Al momento ho tra le mani "Down and Out in the Magic Kingdom", di Cory Doctorow , la mia tredicesima lettura dell'anno e promette bene!
BUON ANNO e BUONE LETTURE
a tutti!
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