WE OWE IT TO EACH OTHER,
TO TELL STORIES.

Neil Gaiman

CARESS THE TALES
AND THEY WILL DREAM YOU REAL.

Nightwish

STORIES AND SONGS
ARE THE LANGUAGE OF THE HEART.

Stephen Lawhead


ALL STORIES ARE TRUE.
Patrick Rothfuss

A DREAMER IS ONE WHO CAN ONLY FIND HIS WAY BY MOONLIGHT,
AND HIS PUNISHMENT IS THAT HE SEES THE DAWN
BEFORE THE REST OF THE WORLD.
Oscar Wilde

THE CORE OF ALL LIFE
IS A LIMITLESS CHEST OF TALES.

Nightwish
ALL THE TRUTH IN THE WORLD
IS HELD IN STORIES.

Patrick Rothfuss

giovedì 27 maggio 2010

Sing what you can't say, Forget what you can't play

Sono partita da casa alle 16.30 e, dopo un aereo, un pullman e tre fermate di metropolitana sono approdata a casa di mami e papi all'alba delle 22.30.
Luca, che si era semi-abbioccato nell'ora di tragitto in pullman, improvvisamente si è rivitalizzato: si è messo a tirare la pallina al cane nel soggiorno; a rincorrere il gatto lungo il corridoio; a saltare sulle spalle del nonno; a svuotare il frigorifero della nonna e altre divertenti amenità.

Verso le 23.30 riesco non so come a infilargli a tradimento il pigiama e a ficcarlo a letto.
Nella camera che occupiamo ci sono tre posti letto su un unico, grande soppalco: due materassi affiancati per me e per lui più un terzo, poco distante, per sua sorella. La quasi diciottenne sua sorella.
La quale è in città già da ore ed è al momento occupata a intrattanere ospiti e amici al suo cocktail di compleanno.

Sono quasi riuscita a ipnotizzare Luca, quando la fanciulla fa il suo ingresso trionfale: Tra mezz'ora sono maggiorenne!, declama.
Rificco il piccolo a letto, mi scuso perché l'indomani la mia sveglia trillerà alle 6.15 e mi dileguo nell'oscurità della camera da letto.

***parte che mi è stata riferita da terzi, considerati terzi attendibili***
A mezzanotte e un quarto la fanciulla zompetta per la casa sonnacchiosa e scova sua nonna davanti al PC, che cerca di districarsi sul sito dei mezzi pubblici provinciali e capire che razza di autobus le servirà il dì seguente.
Lo sai? Sono maggiorenne!, annuncia gaia e festosa.
Suo zio fa capolino dalla sua stanza, nella quale stava inutilmente cercando di addormentarsi. Così da oggi puoi astenerti al voto!, commenta con uno sbadiglio.
La fanciulla si allontana.
***fine della parte riferitami da terzi***

È mezzanotte e mezza.
La fanciulla ha atteso invano il ritorno del nonno e del cane, ancora a spasso per la passeggiatina notturna, per annunciare anche a loro di essere maggiorenne. Rimanda alla mattina seguente.
Sale le scale del soppalco dove già dormiamo io e Luca con la grazia di un rinoceronte africano e, ai nostri gemiti di disappunto, commenta giuliva: Sono maggiorenne!
Ma và, sei nata che erano quasi le 11 di sera, bofonchia il fratellino a cui i dettagli non sfuggono.
Sí, ma per l'anagrafe questo non conta, ribatte acida lei.
Poi spegne la luce e, finalmente, calano intorno a noi il silenzio e l'oscurità.

Sono circa le 3.30 am.
La fanciulla si muove con ippopotamica delicatezza annunciando a tout le monde: Ho sete, ho una sete pazzesca, devo per forza andare a bere un po' d'acqua.
Biascico nel sonno: Sí, brava. Vai a bere un po' d'acqua.
Ringalluzzita dalla reazione materna, la fanciulla ne approfitta per infilare lì un bel, Ma guarda che sono maggiorenne e poi scende le scale a precipizio.

Sono circa le 5.00 am.
Non si capisce come, né perché, la fanciulla riesce a far cadere una lampada da comodino di peltro. Un fracasso orripilante sveglia gli occupanti della stanza. Luca balza a sedere sgranando gli occhi e gridando, che succede?!?!Io mi limito a emettere un lamento, al quale la donzella prontamente risponde: A proposito: sono maggiorenne!

Ore 6.00 am.
La fanciulla decide di alzarsi, facendo sapere ai miei ultimi 15 minuti di sonno che è maggiorenne e non riesce più a dormire.

Ho una figlia maggiorenne. Dormivo di più quando aveva sei mesi.

Nessun commento:

Posta un commento