WE OWE IT TO EACH OTHER,
TO TELL STORIES.

Neil Gaiman

CARESS THE TALES
AND THEY WILL DREAM YOU REAL.

Nightwish

STORIES AND SONGS
ARE THE LANGUAGE OF THE HEART.

Stephen Lawhead


ALL STORIES ARE TRUE.
Patrick Rothfuss

A DREAMER IS ONE WHO CAN ONLY FIND HIS WAY BY MOONLIGHT,
AND HIS PUNISHMENT IS THAT HE SEES THE DAWN
BEFORE THE REST OF THE WORLD.
Oscar Wilde

THE CORE OF ALL LIFE
IS A LIMITLESS CHEST OF TALES.

Nightwish
ALL THE TRUTH IN THE WORLD
IS HELD IN STORIES.

Patrick Rothfuss

domenica 27 giugno 2010

I saw an angel, of that I'm sure

Io ci ho provato.
Giuro che ci ho provato.

Quando ho finito di leggere Imagica il 13 giugno, mi sono detta, con tono imperativo:
Adesso per un po' basta romanzi. Fai una pausa. Devi ancora scrivere quasi tutto il libro sulla guerra civile inglese; devi occuparti del tuo Progetto Top Secret; devi stirare; devi esplorare con Luca le foreste e le piste ciclabili di Berlino e dintorni; devi organizzare un bel po' di cose per le prossime sei settimane: hai da fare, lo sai che se inizi a leggere un romanzo poi non riesci più a metterlo giù. Prevenire deve essere la tua parola d'ordine!

Proprio così, mi sono detta. E ho rispettato l'ordine.
Ho letto solo un libro intitolato The Grove of Dana, che tratta di spiritualità celtica, e ho ricominciato a leggere l'Edda, celebre antico poema epico islandese.
Non sono mica romanzi.
L'Edda, però, mi sta dando del filo da torcere: è già la seconda volta che la piglio in mano, e mi sto di nuovo ingarbugliando con i personaggi e gli avvenimenti. Dovrò dedicarle più attenzione, confesso che sto meditando di prendere appunti mentre leggo.

Insomma, non ho dedicato alla lettura più di un paio d'ore al giorno, per tuuuutto questo tempo.
Così ho portato avanti il libro sulla Guerra Civile inglese. Manca giusto l'ultima parte, non più di 2000-3000 parole, diciamo.
E ho stirato, oh! Quanto ho stirato!
Per quanto riguarda le altre incombenze, non posso certo dire di aver concluso, ma quantomeno sono andata avanti.

Ma non posso più andare avanti senza un romanzo (*piange, per rendere la scena più convincente*).

More about Wizard of the Pigeons
Così, per non rischiare di trasgredire eccessivamente l'ordine che mi è stato impartito da me medesima, ho optato per Wizard of the Pigeons, di Megan Lindholm (ovvero Robin Hobb), che, quantomeno, non è una trilogia, quindi è solo UN libro.


Ho come il presentimento che, invece che placare la mia brama di romanzi, questa azione avventata la farà esplodere in modo incontrollato, ma ormai ho le mani che tremano e paurosi tic alla palpebra destra, sono in crisi d'astinenza, se non leggo morirò.

Non cercate di trattenermi, non potete fare più nulla per me. Addio. Ci rivedremo dall'altra parte di Wizard of the Pigeons.

2 commenti:

  1. ho una cura INFALLIBILE. prendi in mano "critica della ragion pratica" di kant e ti dici: "prima di leggere qualsiasi altra roba DEVO finire questo". sta sicura che per minimo un mese non tocchi altri libri :D.

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  2. sì ma poi divento intrattabile e molto, molto suscettibile... invece un bel romanzo mi mette di buon umore :)
    comunque alla fine "Wizard of the Pigeons" l'ho finito. e ho finito anche "Fool's Errand" di Robin Hobb. e anche "Golden Fool", sempre di Robin Hobb. *GULP* ebbene sì, ho iniziato una trilogia.
    il terzo volume ("Fool's Fate") me lo tengo per il viaggetto che farò tra dieci giorni, prima mi leggo "Smilla's Sense of Snow", per prepararmi al viaggio, visto che vado a Copenaghen (!!!!!!!)

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