WE OWE IT TO EACH OTHER,
TO TELL STORIES.

Neil Gaiman

CARESS THE TALES
AND THEY WILL DREAM YOU REAL.

Nightwish

STORIES AND SONGS
ARE THE LANGUAGE OF THE HEART.

Stephen Lawhead


ALL STORIES ARE TRUE.
Patrick Rothfuss

A DREAMER IS ONE WHO CAN ONLY FIND HIS WAY BY MOONLIGHT,
AND HIS PUNISHMENT IS THAT HE SEES THE DAWN
BEFORE THE REST OF THE WORLD.
Oscar Wilde

THE CORE OF ALL LIFE
IS A LIMITLESS CHEST OF TALES.

Nightwish
ALL THE TRUTH IN THE WORLD
IS HELD IN STORIES.

Patrick Rothfuss

venerdì 11 maggio 2012

Whether you believe you can or believe you can't, you're probably right. [Henry Ford]

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E così sto per concludere la seconda settimana del favoloso absolute beginner training plan.
Di nuovo.
Un piccolo incidente di percorso mi aveva bloccato esattamente a questo punto del programma, all'incirca un mese fa.
Così, nutrendo una fiducia piuttosto scarsa nelle mie neonate abilità di runner, ho pensato di riprendere dal giorno uno, livello zero.

Dopo aver completato senza quasi spillare una goccia di sudore le prime quattro giornate di allenamento, ho arbitrariamente deciso di saltare a pié pari tutto quello che si frapponeva tra quel momento e il momento in cui avevo sospeso.
Quindi ieri, invece di proseguire con la giornata numero cinque, mi sono portata sulla Mauerweg lungo il canale pronta ad affrontare la giornata numero undici.

[Senza scendere in tediosi dettagli: il programma che sto seguendo prevede che per il momento il mio allenamento consista in un numero variabile di serie alternate corsa/camminata veloce.]

Alla penultima serie ho cominciato a pensare che forse avevo esagerato, passando spudoratamente dal giorno 5 al giorno 11. Però poi mi sono messa a respirare con un sistema che ho imparato al corso di yoga e nel giro di venti secondi non avevo più neppure il fiatone. Certo, questa scoperta ha provocato uno scoppio di ilarità scomposta che mi ha fatto perdere di nuovo il ritmo, ma a quel punto partiva la camminata veloce e sono riuscita a ripigliarmi in tempo per l'ultima serie.

A 65 secondi dalla fine non riuscivo più a mantenere la concentrazione sufficiente per la respirazione magica, sbanfavo disordinatamente e stavo già considerando che fermarmi un minuto dalla fine non era poi una tragedia. In quel momento mi sono accorta che l'mp3 mi stava propinando Arabesque e in un attimo ho avuto le ali ai piedi, ho ripreso a respirare bene e quando il timer mi ha avvisato che il tempo era scaduto avrei potuto andare avanti a correre ancora... almeno fino alla fine della canzone!

Avevo una voglia matta di mettermi a fare un balletto di esultanza, tanto era magnifico avercela fatta. Mi sono concessa di ridere sonoramente mentre mi stretch-avo i muscoli.

Ma come ho fatto a NON correre per tutta la vita?

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