WE OWE IT TO EACH OTHER,
TO TELL STORIES.

Neil Gaiman

CARESS THE TALES
AND THEY WILL DREAM YOU REAL.

Nightwish

STORIES AND SONGS
ARE THE LANGUAGE OF THE HEART.

Stephen Lawhead


ALL STORIES ARE TRUE.
Patrick Rothfuss

A DREAMER IS ONE WHO CAN ONLY FIND HIS WAY BY MOONLIGHT,
AND HIS PUNISHMENT IS THAT HE SEES THE DAWN
BEFORE THE REST OF THE WORLD.
Oscar Wilde

THE CORE OF ALL LIFE
IS A LIMITLESS CHEST OF TALES.

Nightwish
ALL THE TRUTH IN THE WORLD
IS HELD IN STORIES.

Patrick Rothfuss

martedì 22 settembre 2009

I want to ride my bicycle

L'ho detto che settembre è un mese ricco di novità!!
Poteva forse esserlo da meno, per quanto riguarda le due ruote? Certo che no!

La storia che racconto oggi comincia a febbraio del 2008, o marzo, giù di lì, insomma. Quando un manipolo di scaltri ladruncoli si è intrufolato nottetempo nel capanno in fondo al giardino e si è portato via tre biciclette, un carretto di legno, la falciaerba e svariati altri piccoli gadget. La mia bicicletta era compresa nel furto.

Siccome in quel periodo frequentavo un corso di tedesco dalle parti del giardino zoologico (esatto: il famigerato zoo di Berlino), avevo bisogno di veicolarmi in giro per la città.
Siccome, altresì, in quel periodo la BVG (azienza dei trasporti pubblici berlinese) era dotata di un non precisato numero di macchinisti in sciopero, io mi trovavo in evidente difficoltà.

Solo la S-Bahn (servizio di treni di superficie) continuava a funzionare, ma la fermata più vicina a casa mia è a circa 3 chilometri abbondanti. Faceva freddo, nevicava spesso. State già piangendo, vero?

Insomma: sono andata a comprarmi una bici nuova. Bella, non supersonica ma mi piace.
Pochi mesi più tardi mi sono resa conto che si era strappato il filo che collegava la dinamo al fanale davanti, che a sua volta non comunicava più con quello dietro. Cosa molto seccante, ho realizzato che questi fili passavano all'interno del telaio. Impossibile da sistemare, almeno per me.

L'inverno era alle porte e non c'erano scioperi in vista. Chi ha indovinato? Ho chiuso la bici nel capanno e me ne sono dimenticata.
E' poi giunta la primavera a rammentarmi del problemino, ma avevo sempre troppe cose da fare e, in fondo, la bici la usavo solo di giorno... va anche detto che il negozio dove l'ho comprata è dall'altra parte della città - ehm.

All'inizio di questa settimana mi sono fatta forza e ho stabilito che mercoledì 23 settembre avrei preso la mia bici, il coraggio e un dizionario e sarei andata al negozio per protestare e pretendere la riparazione in garanzia di un dispositivo destinato peraltro, secondo la mia modestissima opinione, a staccarsi di nuovo a breve.

Ha cominciato Mauro, a dissuadermi. Facendo il conto di quanto mi sarebbe costata la "riparazione gratis" in biglietti della S-Bahn per me e per la bici, contando almeno due andate e ritorno per me (2,10 € x 4) e una andata e ritorno per il veicolo (1,50 € x 2).
Poi Beatrice, l'amica che aveva promesso di accompagnarmi, mi ha suggerito di fissare i due pezzi di filo all'esterno del telaio: se non altro una soluzione pratica da riparare in caso di necessità.

Ho quindi deciso di andare a un'officina per biciclette a 5 minuti da casa. Ho spiegato la situazione al solerte addetto, che in tre minuti e sei decimi netti e per la modica cifra di 4,47 € (oh, son tedeschi, eh!) mi ha riparato il tutto. Ah, soldi che mi ha prestato Luca, dal momento che il mio portafoglio era miseramente ripieno di ragnatele!!

E quindi eccomi qui, felice e contenta con la mia bici che finalmente ha ripreso a illuminarsi quando la porto a spasso!

P.S. Okay, forse stavolta il titolo c'entra un pochino con il post. Cercherò di non farlo più. Comunque è una citazione.

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