WE OWE IT TO EACH OTHER,
TO TELL STORIES.

Neil Gaiman

CARESS THE TALES
AND THEY WILL DREAM YOU REAL.

Nightwish

STORIES AND SONGS
ARE THE LANGUAGE OF THE HEART.

Stephen Lawhead


ALL STORIES ARE TRUE.
Patrick Rothfuss

A DREAMER IS ONE WHO CAN ONLY FIND HIS WAY BY MOONLIGHT,
AND HIS PUNISHMENT IS THAT HE SEES THE DAWN
BEFORE THE REST OF THE WORLD.
Oscar Wilde

THE CORE OF ALL LIFE
IS A LIMITLESS CHEST OF TALES.

Nightwish
ALL THE TRUTH IN THE WORLD
IS HELD IN STORIES.

Patrick Rothfuss

giovedì 6 dicembre 2012

Above all, be the heroine of your life. [Nora Ephron]



Su Facebook esistno miriadi di gruppi.
Per qualunque cosa possiate immaginare, e anche per qualunque cosa che non sarete mai in grado di immaginare, esiste un gruppo di persone che si scambia opinioni e commenti.

Sono recentemente capitata nell'ennesimo gruppo di italiani che vivono a Berlino. Pare che gli italiani che abitano a Berlino amino creare gruppi su facebook, blog e cose così, dove incontrarsi per dare e trovare consigli, informazioni utili, a volte addirittura un appartamento o un lavoro. Più spesso per criticarsi in base alla presunta italianità vs cruccaggine, ma va beh.

Pochi giorni fa una tizia, presumibilmente nuova in città, ha chiesto urgenti consigli per affrontare il freddo, poiché le si era gelato il rimmel e andando in giro le pareva di somigliare a un sacco di patate con i tacchi. Consideriamo che ancora il freddo berlinese non è arrivato, non nevicava neppure.
Al consiglio, arrivatole da più voci, di levarsi i tacchi, che per carità non sono proprio adatti all'inverno nordico, lei ha risposto che piuttosto sarebbe morta, ma con i tacchi, perché lei è una donna.
Ora la mia prima reazione è stata: cara mia, se ti servono i tacchi per essere sicura di essere donna, mi sa che sono più donna io con i miei jeans e i miei scarponcini da trekking, e che dubbi cromosomici del genere non li ho mai!
Okay, okay: il tono era sicuramente scherzoso, ma personalmente è una cosa che mi ha sempre stressato moltissimo, l'abitudine tutta italica di fissarsi sul look. Arrivata a Berlino, dove la gente normalmente si veste in modo pratico, o anche solo come le gira quel giorno, ho tirato un bel respirone di sollievo! Nessuno che ti squadra quando sali sul vagone della metro per storcere il naso di fronte ai tuoi abbinamenti poco à la page, o al tuo cappottino dello scorso anno... che meraviglia!
Poi ogni tanto incontri un italiano, o un'italiana, che non fanno altro che criticare la maniera di vestire degli autoctoni: e le scarpe fanno pena, e i vestiti ommieidei, e i parrucchieri non sono capaci di far niente... una litania di lamentele lunga così, da chi magari in Italia con 18°C mette gli stivali con il pelo e qui insiste a girare con i tacchi anche con 5 cm di neve.

E mi sono levata questo rospo dalla gola.

Nessun commento:

Posta un commento