Johan Christian Claussen Dahl (1788 – 1857)]
Curiosità!
Se foste capitati a Copenhagen nell'XI secolo vi sareste trovati di fronte a un piccolo borgo; nei campi circostanti avreste visto il bestiame ruminare pigramente l'erba fresca, rivolgendovi sguardi disinteressati.
Guardando verso Est avreste scorto un gruppo di isolette, che proteggevano il piccolo porto pescoso dalle aspre condizioni meteorologiche - assolutamente non un brutto posto, per fondare una città.
Se vi fidate più dei reperti scritti che dei ritrovamenti archeologici, i primi resoconti disponibili datano XII secolo, quando un impiegato barbuto (o un rinomato storico, se preferite) di nome Saxo Gramaticus, scrisse qualche riga sul luogo in cui si trovava: Portus Mercatorum, lo chiamò. Questa espressione è una fantasiosa versione latina di Købmannahavn, parola che è poi diventata il moderno København, che non vuol dire altro che "porto dei mercanti".
[liberamente tradotto da: wikitravel]
E ora: a scuola di lingue! Ecco il breve, conciso e - spero - totalmente inutile dizionarietto che mi applicherò a mandare a memoria prima di partire:
god morgen = buon giorno
god aften = buona sera
god nat = buona notte
tak = grazie
behage, vær så god at = per favore (speriamo basti behage)
havre = avena
E così noto che il danese mescola inglese e tedesco... che sorpresa. Potrebbe essere una lingua meno astrusa e incomprensibile di quanto mi aspetto!
Nessun commento:
Posta un commento