WE OWE IT TO EACH OTHER,
TO TELL STORIES.

Neil Gaiman

CARESS THE TALES
AND THEY WILL DREAM YOU REAL.

Nightwish

STORIES AND SONGS
ARE THE LANGUAGE OF THE HEART.

Stephen Lawhead


ALL STORIES ARE TRUE.
Patrick Rothfuss

A DREAMER IS ONE WHO CAN ONLY FIND HIS WAY BY MOONLIGHT,
AND HIS PUNISHMENT IS THAT HE SEES THE DAWN
BEFORE THE REST OF THE WORLD.
Oscar Wilde

THE CORE OF ALL LIFE
IS A LIMITLESS CHEST OF TALES.

Nightwish
ALL THE TRUTH IN THE WORLD
IS HELD IN STORIES.

Patrick Rothfuss

venerdì 16 maggio 2014

You can't base your life on other people's expectations. [Stevie Wonder]


Una mattina Andrea si alzò presto e andò a fare una lunga passeggiata al parco. Perse la cognizione del tempo guardando le nuvole in cielo e le margherite nei prati, e così non fece in tempo a passare dal negozio di videogame prima di pranzo, come aveva precedentemente deciso.
A causa di questo imprevisto cambio di programma, non incontrò Serafina, che trascorse nel suddetto negozio quasi un'ora, per scegliere un gioco. Quando uscì, vide che il suo autobus era appena passato, quindi si diresse a piedi verso l'università.
Non poté quindi conoscere Sebastiano, che era seduto proprio su quell'autobus. Sebastiano stava andando in biblioteca, dove trascorse la pausa pranzo frugando tra gli scaffali alla ricerca di un libro. Quando lo ebbe trovato, si rese conto che non gli era rimasto più tempo per andare a mangiare, ma doveva tornare di corsa in ufficio.
Pertanto, anziché entrare nel caffè accanto alla biblioteca come aveva in mente di fare, comprò un hot-dog strada facendo, e non vide Ornella, seduta da sola a un tavolino di quel caffè. Finito il pranzo, Ornella uscí dal caffè e si diresse verso la casa di riposo per anziani dove risiedeva sua nonna, ma davanti alla vetrina di un negozio di abbigliamento proprio all'angolo della strada, si fermò qualche secondo per ammirare un cappotto.
Così non andò a sbattere contro Michele, che stava girando proprio intorno a quell'angolo di gran passo, respirando a pieni polmoni l'aria fresca di quella bella giornata di sole.

Andrea, Serafina, Sebastiano, Ornella e Michele proprio quel giorno avevano deciso di seguire i saggi consigli dispensati profusamente sulla rete (vedi video qua sotto) e stavano trascorrendo una giornata lontani dai propri Smartphone.


Ohibò, com'è strana la vita: nonostante questo, non si erano incontrati!
Forse perché noi stessi, la vita, il tempo, gli altri... è tutta roba molto più complessa, che non può essere ridotta all' ON/OFF del telefono.

Chi promuove questo genere di messaggio, chi è pronto a dichiararsi d'accordo... mostra probabilmente di essere ben più superficiale delle persone che accusa.
I ragazzi di oggi sono tutti cerebrolesi, è un frase che hanno detto gli adulti di ogni generazione riguardo agli appartenenti alla generazione successiva. La verità è che ogni generazione può vantare i propri fantastici casi di gente con il cervello scarico.
Cerchiamo di non essere noi, i candidati alla posizione nella nostra generazione.

3 commenti:

  1. certo, perchè se hai il contato visivo è certo che sono amicizie, amori e deliri reali... la gente mente solo tramite pc, mai dal vivo.
    ma una volta, prima della rete che è così comoda, non esistevano gli amici di penna? son così differenti dalle amicizie su facebook?
    se avessi spento non avrei mai conosciuto te e gli altri, non avrei mai imparato tante cose interessanti, e letto tanta bella roba.
    se avessi spento conoscerei solo teste di legno a cui non importa un fico di te e ti chiama "amico" solo perchè gli gira così.
    la gente che fa ste cose ha spento sì, ma il cervello...

    l'ico!

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  2. Temo che spegnere il cervello sia comunque la soluzione preferita dai più, indipendentmente dall'uso che fanno o non fanno del telefono e/o di vari dispositivi elettronici...
    Ben ritrovato, l'ico ^_^

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  3. oddio è vero è tanto che non partecipo! scusa. però passo spesso :)

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