WE OWE IT TO EACH OTHER,
TO TELL STORIES.

Neil Gaiman

CARESS THE TALES
AND THEY WILL DREAM YOU REAL.

Nightwish

STORIES AND SONGS
ARE THE LANGUAGE OF THE HEART.

Stephen Lawhead


ALL STORIES ARE TRUE.
Patrick Rothfuss

A DREAMER IS ONE WHO CAN ONLY FIND HIS WAY BY MOONLIGHT,
AND HIS PUNISHMENT IS THAT HE SEES THE DAWN
BEFORE THE REST OF THE WORLD.
Oscar Wilde

THE CORE OF ALL LIFE
IS A LIMITLESS CHEST OF TALES.

Nightwish
ALL THE TRUTH IN THE WORLD
IS HELD IN STORIES.

Patrick Rothfuss

mercoledì 18 dicembre 2013

So if you really love Christmas, come on and let it snow! [Billy Mack]

 
Ma se tutti quelli che in questo periodo si ergono a intrepidi difensori della cristianità si ricordassero dei loro valori cristiani durante il resto dell'anno? Non sarebbe un mondo migliore?
Non sarebbe meglio avere milioni di cristiani silenziosi e attivi per undici mesi, piuttosto che sbraitanti e moralisti per le prime tre settimane di dicembre?

Tanto più che affermare che il Natale è la festa della cristianità, o che il vero significato del Natale è la nascita di Gesù, dimostra nel migliore dei casi ignoranza e supponenza.
Coloro i quali tanto si appellano alle radici cristiane del Natale (o della Pasqua, o di Ognissanti, o dell'Europa, o della civiltà occidentale...) dovrebbero tanto per cominciare dare un'occhiata al dizionario, alla voce "radice".
Anche un'occhiata rapida è sufficiente, ma per la verità basterebbe pensare un secondo alla prima cosa che viene in mente sentendola pronunciare. Non so a voi, ma io penso istintivamente a quelle degli alberi: è quella parte che sta sottoterra, senza cui la pianta non cresce e non si nutre. La pianta sta sopra, le radici sotto. Le radici vengono prima, poi viene la pianta. Che sia una pratolina o una sequoia.

Ora penso che nessuno sia convinto che la storia cominci davvero all'anno 0, data in cui si pone per convenzione la nascita di Gesù, e che prima non ci fosse nulla.
L'anno 0 è stato preceduto da millenni di civiltà e di tradizioni, ed esistono numerose testimonianze di culti legati a questo particolare periodo dell'anno, che chiaramente non avevano nulla a che fare con Gesù, dal momento che il Bambinello non era ancora comparso.
La storia insegna che in seguito i cristiani, nella smania di uccidere tutti gli altri dei, e nell'ansia di stroncare tutte le altre tradizioni religiose, hanno adottato le festività altrui, modificandole e adattandole al loro credo.
Questo si chiama innesto, non "radici".

Sspero mi si perdonerà il tono un po' polemico, ma trovo che, semmai, dovrebbero essere gli altri a lamentarsi che i cristiani gli hanno usurpato il Natale. Ah già, gli altri non ci sono più, si sono estinti a causa delle persucuzioni, delle crociate, dell'Inquisizione, eccetera.

Quindi, cari cristiani all'ascolto, non vi offendete se dico che il Natale è di chi crede e anche di chi non crede. Di chi fa l'albero e di chi fa il presepe. Di chi si fa prendere dall'ansia del consumismo, e da chi va a sentire una messa ogni sera dell'Avvento.

Non vi offendete quando dico che il Natale È DI TUTTI.

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