WE OWE IT TO EACH OTHER,
TO TELL STORIES.

Neil Gaiman

CARESS THE TALES
AND THEY WILL DREAM YOU REAL.

Nightwish

STORIES AND SONGS
ARE THE LANGUAGE OF THE HEART.

Stephen Lawhead


ALL STORIES ARE TRUE.
Patrick Rothfuss

A DREAMER IS ONE WHO CAN ONLY FIND HIS WAY BY MOONLIGHT,
AND HIS PUNISHMENT IS THAT HE SEES THE DAWN
BEFORE THE REST OF THE WORLD.
Oscar Wilde

THE CORE OF ALL LIFE
IS A LIMITLESS CHEST OF TALES.

Nightwish
ALL THE TRUTH IN THE WORLD
IS HELD IN STORIES.

Patrick Rothfuss

sabato 16 maggio 2009

You were my saviour in my time of need

Le nefaste esperienze di vita domestica si accumulano, causando un deciso sovraccarico di tensione alla mia rete neuronale, che cederà presto sotto l'immane sforzo di reggere tale mole di distruttiva quotidianità.
Perché talune decisioni, che per molti si rivelano semplice routine nel loro docile susseguirsi di azione/reazione, per talatri (= la sottoscritta) si rivelano piuttosto faticose schermaglie con un destino incongruo, nonché ostile.

Semplice esempio di pratica azione/reazione lineare:

COPPIA X:
1. la coppia X trova nella casella della posta il volantino del negozio di porcellane (nome), che annuncia svendita colossale per chiusura locali;
2. la coppia X da tempo afferma di voler acquistare un nuovo servizio di piatti, per sostituire quelli comprati all'Ikea a 0,60 € al pezzo anni or sono;
3. la coppia X si reca al negozio, sceglie un servizio di piatti, paga soddisfatta una cifra inferiore del 70% rispetto al prezzo di listino, carica in macchina le porcellane e soddisfatta se ne torna a casa.

Semplice esempio di disastrosa azione/reazione composta:

COPPIA Y:
1. la coppia Y trova nella casella della posta il volantino del negozio di porcellane (nome), che annuncia svendita colossale per chiusura locali;
2. la coppia Y da tempo afferma di voler acquistare un nuovo servizio di piatti, per sostituire quelli comprati all'Ikea a 0,60 € al pezzo anni or sono;
3. la coppia Y si reca al negozio, scopre che è chiuso, decide allora di andare a comprare la pasta all'ipermercato nelle vicinanze (solo la pasta! e magari un pezzetto di feta!), per curiosità va a dare un'occhiata ai servizi di piatti proposti dall'ipermercato, spende un'ora nella corsia dei prodotti per la casa e per un soffio non esce con un coltello per la carne in puro-autentico-garantito carbone giapponese (sic!) dalla lama arancione e un set di bicchieri da 6 da whisky (da utilizzare per l'acqua, però!), stabilisce di tornare a prendere i bicchieri dopo aver comprato la pasta, alla pasta aggiunge il feta, tre latte di "pomodorini di giornata" (ahem, uno dei due crede ancora all'idilliaca immagine della contadinella che passa con il cestino di vimini tra i filari di pomodorini, tastandoli uno a uno e scegliendo solo il meglio), mortadella, yogurt, confezione formato famiglia-economy da un chilo di corn flakes e semi di basilico in busta, oltre a due riviste per la scelta del miglior TV al plasma o no. A quel punto nel cestino (ma và, lascia stare il carrello, mica ci serve!) non ci stanno più i bicchieri. Uno dei due commenta, va beh, torneremo un'altra volta. Pagano alla cassa e tornano a casa dopo aver peregrinato all'interno dell'ipermercato per TRE ORE!!

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