6 ore fa
martedì 12 maggio 2009
They'll call it chance, or luck, or call it Fate.
[...] Le storie sono, in un modo o nell'altro, degli specchi. Le utilizziamo per spiegare a noi stessi come funziona, o come non funziona, il mondo. Come gli specchi, le storie ci preparano per il giorno che verrà. Ci distraggono da ciò che è contenuto nell'oscurità.
La fantasia - e tutta la narrativa è fantasia, in un modo o nell'altro - è uno specchio. Uno specchio deformante, per la precisione, posto a quarantacinque gradi nei confronti della realtà, ma rimane pur sempre uno specchio, e lo possiamo usare per raccontarci cose che altrimenti neppure vedremmo. (Le favole, come disse una volta G. K. Chesterton, sono più che reali. Non perché ci dicono che esistono i draghi, ma perché ci dicono che i draghi possono essere sconfitti.) [...]
Tradotto dall'introduzione di "Smoke and Mirrors", by Neil Gaiman.
Non so, mi piaceva!
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