invìdia [in'vidja] s.f. 1sentimento di cruccio astioso per qualità o fortune altrui [fonte: dizionario italiano]
Ciao, mi chiamo Chiara e non sono invidiosa.
Davvero, credetemi: ho svariati problemi e sicuramente numerose turbe, ma l'invidia non è un mio problema.
Da quel punto di vista ho raggiunto un buon equilibrio:
- sono consapevole dei miei difetti: a volte scelgo di conviverci e a volte provo a migliorarmi, ma non provo invidia nei confronti di chi non li ha, perché so che è una cosa molto stupida: nessuno è perfetto e se quel qualcuno non ha i miei difetti, ne ha sicuramente altri che non vorrei, quindi a che pro invidiarlo?
- non ho problemi a riconoscere la bellezza e/o la bravura in un'altra donna, lo faccio con sincerità e serenità. Quindi se mi sentite dire cose tipo "quella c'ha le labbra che sembrano un canotto", no: non è l'invidia che me lo fa dire.
- sono grossomodo soddisfatta di quello che possiedo: non invidio chi ha la casa più grande, o ha tante case, macchine costose, gioielli e vestiti in quantità, conti in banca come Paperon dè Paperoni... Ho imparato a stare bene con quello che ho: a volte è di più, a volte di meno, non mi interessa quantificare e paragonarmi agli altri, perché alla fine quel che conta è se io sono contenta.
- Mi piacerebbe avere la possibiltà, economica e di tempo, di viaggiare di più. Molto di più. E in questo caso, sì: invidio chi può farlo e chi lo fa, e non ho problemi a dichiararlo. Spesso utilizzo la formula: sono verde come il detersivo per i piatti, per riderci su, perché ci tengo comunque a comunicare che la mia invidia è "sana", se così si può dire. È più un grosso sospiro nostalgico, un quanto mi piacerebbe andare in giro per il mondo, verrei con te anche se dovessi starmene raggomitolata nella tua valigia! Insomma: faccio quello che posso e per il resto spero di farmi raccontare dagli amici che bei posti hanno visitato. Sono abbastanza trasparente? Ecco, perché nel caso mi sentiate esclamare "ma come si fa a spendere 20.000 euro per due settimane in un villaggio turistico!" non si tratta di invidia. Mi sto mangiando le mani perché, porca paletta, li avessi io 20.000 euro da spendere per un viaggio, di sicuro non me ne andrei in un villaggio turistico con i balli di gruppo sulla spiaggia e l'aqua-gym a mezzogiorno. No: nemmeno se si tratta di Bali.
Un ultimo appunto: trovo molto fastidioso quando esprimo una critica e qualcuno la liquida in fretta sostenendo che sono mossa dall'invidia. È una risposta a mio parere piuttosto superficiale, indica che chi mi sta parlando non mi conosce e soprattutto non ci tiene a conoscermi, altrimenti si informerebbe sul motivo che mi ha spinto a criticare una data cosa/persona/situazione.
In generale, affermare "Sei solo invidiosa" tronca ogni possibile comunicazione, perché come dovrei rispondere? Non sento il bisogno di giustificarmi per aver espresso una critica, al più in alcuni casi è possibile spiegare (per esempio quando critico un libro: in genere lo faccio perché ho delle motivazioni che sono in grado di esporre; nel caso invece di una critica superficiale del tipo "ha le labbra come un canotto" non c'è molto da spiegare: è una semplice, banale e - sono pronta ad ammetterlo - probabilmente superflua osservazione).
In conclusione: non invidiamoci, la vita è troppo breve per sprecare tempo in questo modo.
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