Penso ci sia un buon motivo, se al mondo non ci sono più le Fate buone, se gli Angeli non si fanno vedere spesso, se persino gli Dei se ne sono andati.
Provate voi, a fare qualcosa di buono per un altro.
Ora vi dico, brevemente, come andrà nella maggior parte dei casi. E non parto dal presupposto latino do ut des. Per coloro a cui manca anche l'infima preparazione in latino della sottoscritta, la formula non significa altro che faccio qualcosa per te, allo scopo di ottenere qualcosa in cambio.
Pensiamo invece a tutti quelle situazioni in cui decidete di fare qualcosa di buono per qualcun altro, o qualcosa di gradito. Così, perché vi va di far felice qualcuno.
L'irriconoscenza di primo grado è ciò a cui potete ragionevomente aspirare.
Subito dopo si rendono disponibili vari livelli di tentativi di approfittarsi di voi, pugnalate alla schiena (metaforiche, almeno nella maggior parte dei casi, grazie al Cielo), malcelata rabbia, odio, incomprensione, lamentele espresse in varie tonalità e colori...
In alcuni, sporadici, rarissimi casi troverete qualcuno che mostrerà gratitudine e che vi scalderà il cuore al punto da rendervi delle pappamolle sentimentali (che ci riproveranno, a fare del bene).
C'è una frase celebre, che credevo fosse assegnata a Sant'Agostino ma non ho trovato conferme. Pur trovandosi citata in numerose circostanze, apparentemente nessuno ne conosce la fonte e secondo me non c'è e la frase è inventata.
Dice, Signore, fa' di me una lampada: brucerò me stesso ma darò luce al mondo.
Non credeteci: bucerete voi stessi e basta. Il mondo nemmeno vi noterà, e se lo farà sarà per dire "ma che rompiscatole, proprio qui deve venire a brillare? qualcuno gli butti addosso una coperta!"
Domandiamoci allora come mai queste evanescenti e munifiche creature fatate ci abbiano disertato? E chi glielo faceva fare??
Sì, sono arrabbiata. Non chiedetemi di fare qualcosa di carino per voi.
4 ore fa
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