Ci sono cose che non si possono spiegare.
Non è che manchino le parole. È che non si trovano gli argomenti.
Per dire: perché i tedeschi, con tutta la loro fama di essere precisi, tecnologici, meccanici & assimilati, non sono in grado di costruire un parcheggio del supermercato in piano?
Voglio dire: tu sei lì, con il carrello pieno di roba, che svirgola già da solo perché è vecchio e ha le ruotine che ormai sono dotate di un libero arbitrio che contrasta vigorosamente la tua forza di volontà. E per di più, il cavolo di parcheggio non è in piano.
Pertanto, oltre alle sette camicie sudate per riuscire a dirigere il carrello in direzione della tua auto, devi sudarne altre sette per evitare le vetture altrui.
Infine, supponendo tu sia giunto senza danno davanti al bagagliaio aperto, dovrai tenere fermo il carrello con un piede, o un'anca, o un arto, o un corpo, intanto che travasi la tua spesa, per impedire che vada a sbattere sulla carrozzeria.
Eppure i romani ci son passati, di qua: non sono riusciti a insegnare niente alle nordiche masse barbare? Che poi, diciamocelo: se c'è una città piatta è Berlino e pure se non sono un ingegnere mi pare che non dovrebbe essere poi così faticoso lisciare tutto per benino.
E poi, sempre in ambito supermercato (sono andata a fare la spesa, oggi), un altro mistero tutto tedesco: perché devo aprire venti confezioni di uova e toccarle e rigirarle una per una, per essere sicura di portarmi a casa sei uova tutte intere? Ma cosa perdindirindina ci fanno con le uova, gli addetti al carico/scarico di Berlino? Ci giocano a golf? Perché ce ne sono così tante ammaccate, incrinate o proprio spatasciate? Non è che prima di venire in Germania non comprassi mai le uova al supermercato, eh. Eppure non ricordo che mi sia mai capitato di trovarle rotte.
Mi rendo conto che di fronte alla fame nel mondo, alla crisi, ai senzatetto e allo sterminio delle balene tutto ciò non sia nulla. Infatti alla fin fine vivo bene anche con i parcheggi ondulati e le uova incrinate.
È che a volte non posso fare a meno di chiedermi: ma Santa Polenta, c'è chi va sulla luna, e io mi devo tenere il parcheggio storto e le uova rotte. Ma perché?
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