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Abito in una casa non molto grande, che ha preferito svilupparsi in altezza, piuttosto che in larghezza. Così ha 4 piani che vanno dalla cantina alla mansarda, ma appena una camera da letto, una cameretta, due bagni e un soggiorno con cucina a vista.La mansarda, però, è dotata di un caratteristico tetto a punta molto alto e tre finestre, quindi è abitabile. Abbondantemente abitabile, aggiungerei, visto che si tratta di un ambiente unico di superficie calpestabile di poco inferiore a quella dei piani più bassi.
Tutta questa geografia locale per spiegare come mai io abbia trascorso il mio pomeriggio lassù: la mansarda, divisa a metà da un alto armadio a ponte, ospita da un lato la cameretta di mia figlia e dall'altro un fantomatico "studio", dove si trovano un tavolo occupato da due pc, e tre librerie.
Mio gravoso compito odierno era risistemare la cameretta della figlia, che essendosi trasferita non necessita di tutto quel ben di Dio di armadio.
Avendo portanto a termine tale incarico con gran successo (sono riuscita a liberare ben tre ripiani del mio armadio, trasferendone il contenuto! Yuppi!), ho deciso di dare un'occhiata alle tre librerie.
Perché mai?
Le tre librerie dello studio hanno una peculiarità: sebbene apparentemente nessuno le tocchi (i due grandi lettori di casa hanno una libreria ciascuno nella propria camera) riescono a essere sempre in disordine.
Dopo un'improba fatica, alleviata solo da un ventilatore e dalla mia musica, mi ritrovo addirittura con due ripiani liberi e tutti i libri in ordine di argomento, autore, altezza... una bellezza!
Ora però ho deciso che le terrò d'occhio, quelle tre.
Voglio sapere com'è che riescono sempre a far esplodere il contenuto sparpagliandolo a caso tra i vari ripiani.
Voglio coglierle sul fatto, le fedifraghe.
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