WE OWE IT TO EACH OTHER,
TO TELL STORIES.

Neil Gaiman

CARESS THE TALES
AND THEY WILL DREAM YOU REAL.

Nightwish

STORIES AND SONGS
ARE THE LANGUAGE OF THE HEART.

Stephen Lawhead


ALL STORIES ARE TRUE.
Patrick Rothfuss

A DREAMER IS ONE WHO CAN ONLY FIND HIS WAY BY MOONLIGHT,
AND HIS PUNISHMENT IS THAT HE SEES THE DAWN
BEFORE THE REST OF THE WORLD.
Oscar Wilde

THE CORE OF ALL LIFE
IS A LIMITLESS CHEST OF TALES.

Nightwish
ALL THE TRUTH IN THE WORLD
IS HELD IN STORIES.

Patrick Rothfuss

mercoledì 29 agosto 2012

Advertising is legalized lying. [H.G. Wells]

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La pubblicità sfacciata davvero non fa per me.
Probabilmente sono la vittima inconsapevole dei sistemi più subdoli di pubblicità, ma quella evidente, chiassosa, colorata e presumbilmente "accattivante" mi irrita e basta.
Sono anche un pessimo target, visto che a volte capita che mi ricordi una pubblicità perché l'ho trovata carina, ma non c'è verso di ricordarmi a quale prodotto si riferiva.
Apprezzerei molto di più una pubblicità discreta, che si facesse trovare solo se/quando io la cercassi.
Il fatto è che difficilmente acquisto cose che non mi servono, e quindi la pubblicità imposta dagli spot in tv, sulle pagine delle riviste o sui cartelloni pubblicitari mi dà fastidio e basta: non mi interessa affatto sapere che in commercio esiste un cumulo di roba che a me non serve. Preferirei avere la libertà di cercare (e la possibiltà di trovare) la pubblicità di qualcosa che mi serve, quando mi serve. Che ne so: devo cambiare il cellulare e non so quale comprare, allora mi metto di buona lena a vagliare le varie proposte. Che una ditta produttrice o un'altra mi bombardi con spot non richiesti, dal mio punto di vista, abbassa drasticamente la possibiltà che io compri volentieri da loro. Poi magari compro da loro lo stesso, ma mi dà fastidio il loro martellare, per principio.
Ora esiste questa nuova possibilità, grazie ai potenti mezzi di internet e al fatto che i miei dati e le mie preferenze vengano tracciati e venduti al miglior offerente: è la pubblicità mirata.
Funziona così: quando vado a visitare un sito web sul quale è prevista la presenza di banner pubblicitari, troverò solo proposte che rispondono ai miei interessi. In alcuni casi ho constatato che funziona, e guarda un po' non è pubblicità che mi infastidisce così tanto! Per quanto mi riguarda, di solito si tratta di annunci provenienti da librerie on-line, o marchi particolari di vestiario.
Cosa mai dovrà succedere, perché la potente macchina del web si renda finalmente conto che a me i casino virtuali, o le chat room per appuntamenti bollenti con tettone asiatiche non interessano?

domenica 26 agosto 2012

Il molto studio affatica il corpo. [Libro dell'Ecclesiaste]

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- Luca, non è il caso che cominci a studiare? È domenica, e sono già le 15.30! 

- Sì, sì, sto giusto guardando cosa devo fare per domani... Aspetta un po'! Domani non sarà mica il 27, vero?!

- Invece sì, domani è proprio il 27, perché? 

- Maledizione, ho il test di biologia! 

- Allora non perdere altro tempo e comicia subito a studiare! 

- Ah, meno male: sono giusto un paio di pagine di appunti, guarda qua! 

- Mmmhhh... sei sicuro che sia tutto qui? Mi pare strano fare un test su così poco materiale. 

- Non abbiamo fatto altro! Vado a studiare, a dopo!

Ore 16.45

- Finito con biologia! Ora non mi resta che studiare geografia, fortuna che sono solo tre paginette.

Ore 18.00 

- Mamma, ma domani è il 27 agosto, non il 27 settembre!

- Er... Sì, esatto. Perché?

- Maledizione, il test di biologia sarà il 27 settembre! Domani poi è lunedì, e non ce l'abbiamo neanche biologia!

 - Che furbastro sei.

- E... Non abbiamo neanche geografia di lunedì! Praticamente non avevo niente da studiare per domani.

giovedì 23 agosto 2012

“You see things and you say, ‘Why?’ But I dream things that never were and I say, ‘Why not’?” [George Bernard Shaw]

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"Tu vedi qualcosa e chiedi, "Perché?" Mentre io sogno cose che non esistono e dico, "Perché no?"

George Bernard Shaw la pensava così, e non è un approccio malvagio al regno dell'inventiva e della creatività. Tutt'altro. Concordo sicuramente con lui.

A volte però decido di essere creativa in un altro modo: vedo cose che già ci sono e dico, "Perché no?", il che sarebbe un mix delle due situazioni ipotizzate da Shaw.
Perché magari vedo qualcosa che mi piace e penso che invece di spendere soldi per avere quella cosa lì, me ne costruirò una da sola, e per questo semplice motivo mi piacerà mille volte di più!
Non è sempre vero al 100%, a volte le cose non mi riescono poi così bene, ma il concetto è chiaro, no?

Nell'ultimo periodo la mia ossessione è Il Dottore. Giuro, me lo sogno anche di notte!
Lo so, lo so: ho una certa età, dovrei darmi un contegno e non fangirleggiare in questo modo. Ma, ehi: "You're never too old to believe (in fairy-tales)" [cit. Labyrinth] e ci aggiungerei pure: "You are never too old [to set another goal or] to dream a new dream" [C.S. Lewis].

Così, visto che ho concupito il diario di River Song dal momento in cui è comparso in una puntata della serie, e considerato che mi ero riproposta di costruire qualche quadernino per un progetto in collaborazione con La Melograna, ho deciso di prendere i famosi due piccioni con una sola fava, e ho costruito questa roba qua:


Sarà la mia agenda nel 2013.
Diciamo che questo è uno dei casi in cui non sono soddisfatta al 100%. Il risultato è troppo discreto. Ma sarà carino vedere se qualcuno sospetta qualcosa.

mercoledì 22 agosto 2012

Earlier this evening, I happened to gaze out the window and a brassiere caught my eye. [Dr. Sheldon Cooper, The Big Bang Theory]

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Com'è difficile stare al mondo, a volte!
 E so perfettamente di vivere nella minuscola porzione privilegiata del pianeta, intendiamoci, e forse è proprio per questo motivo, che le mie aspettative si rivelano spesso esagerate.
Sovrastimo regolarmente (e nonostante la frequente evidenza contraria) le conquiste sociali ed economiche, nella mal riposta fiducia che, grazie a esse, i miei desideri e le mie necessità possano essere facilmente e rapidamente soddisfatti.

Ora si dà il caso che io sia in possesso di un comodissimo paio di pantaloni leggeri di cotone bianco.
Sono quel classico capo di abbigliamento che, comprato per 3,00 € a una svendita in cui mi ero imbattuta per caso svariati anni fa, si è poi rivelato indispensabile. Naturalmente sono già stati sistemati e risistemati, perché per quanto mi sforzi, non riesco trovare un paio di pantaloni con cui eventualmente, alla fine dei loro giorni, sostituire questi. Non smetto di sperare.
Nel frattempo continuo a indossarli, con un unico accorgimento: sotto devo mettere mutande bianche.
O meglio: dovrei. Le mutande più bianche che ho al momento in realtà hanno la Union Jack stampata sul posteriore, che un po' in trasparenza si intravede.
Quindi ieri, mentre mi trovavo in giro per compere indispensabili, mi sono infilata in un grande magazzino, a caccia di mutande bianche.
Dopo aver scartato tanga traforati di pizzo e impossibili accrocchi di leziosi fiocchetti e brillantini, rimanevano solo i pacchi formato famiglia da 6 mutande bianche di cotone, modello Nonna Papera.
Per il resto, il reparto intimo era un tripudio di viola-marrone-rosa-nero-fucsia-grigio in svariate combinazioni, materiali e trasparenze. E siccome io ero entrata fermamente decisa a comprare un paio di mutande bianche e niente più, ho disdegnato ogni altro accessorio da boudoir e mi sono avviata verso l'uscita a passo sostenuto.
Ma alla fine non ho saputo resistere a un paio di slip con stampa leopardata e la riproduzione di mille Elmo, versione rockstar.
Perché sexy è chi sexy fa [cit.]

lunedì 20 agosto 2012

venerdì 17 agosto 2012

Gather around, my grandchildren...

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... and listen closely, while I tell you the wondrous story of Bijan and Manijeh.

Grazie alla Wisdom Tales che mi ha messo a disposizione una copia da leggere in antemprima, ho potuto tornare con la memoria ai pomeriggi trascorsi in compagnia delle fiabe quando ero bambina.

The Knight, the Princess, and the Magic Rock è una fiaba delicata, corredata da tavole illustrate, che ci porta direttamente nell'antica Persia e ci apre le porte alla magia di quella terra lontana.

Un coraggioso cavaliere, figlio di un re, si innamora di una bellissima principessa. Putroppo il loro amore è ostacolato dal fatto che lei è la figlia del re nemico! Il cavaliere verrà catturato e imprigionato dietro una roccia così pesante da non poter essere spostata. La principessa verrà bandita dal suo regno. Ma non tutto è perduto: il principe verrà salvato dal cavaliere più in gamba del regno di suo padre, con l'aiuto della bella principessa.

Si tratta naturalmente di una semplice fiaba per bambini, breve e con i personaggi tipici a cui siamo tutti affezionati, ma questo racconto è anche simbolico e pieno di significati nascosti tra le righe, che alla fine del libro vengono spiegati con chiarezza e semplicità, per aiutare il lettore ad afferrare un'importante verità: da qualunque luogo o qualunque tempo provengano, gli esseri umani condividono uno stesso cuore.

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A sweet fairy tale and beautiful pictures bring us to ancient Persia and its magic.

A brave knight, a king's son, falls in love with a beautiful princess. Ufortunately, theirs is a forbidden love, because she is the enemy king's daughter. The brave knight is captured and imprisoned behind a rock so big and heavy, that it can't be moved, and the princess is banished from her kingdom. But all isn't lost: the prince is rescued by his father's bravest knight, helped by the princess.

The tale has hidden wise meanings, as any fairy tale has, which are clearly and simply explained in the last few pages of the book, helping the reader grasp an important truth: wherever and whenever men come from, thay feel the same.

Thanks to Wisdom Tales for the reading.

giovedì 16 agosto 2012

History does not tend to the better...

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History does not tend to the better, Doc, it does not, it does not. We imagine so because events have produced our glorious selves. Think, however. Put aside the romantic legends and look at the facts. The average Frenchman in 1800 was no more unfree than the average Englishman. The French Empire could have brought Europe together, and could have been liberalised from within, and there might have been no World War I in which Western civilization cut its own throat. Because that's what happened, you know. We're still busy bleeding to death, but we haven't far to go now.


La storia non tende al meglio, Doc, non lo fa, non lo fa. A noi piace immaginare che sia così, perché il succedersi degli eventi ha portato alla nostra gloriosa comparsa. Ma pensa. Lascia stare le leggende romantiche e dai un'occhiata ai fatti. L'uomo medio, nella Francia del 1800, non era meno libero dell'uomo medio in Inghilterra. L'Impero francese avrebbe potuto unire l'Europa, avrebbe potuto essere liberalizzato dall'interno, avrebbe potuto non esserci la Prima Guerra Mondiale, nel corso della quale il mondo occidentale si è tagliato la gola. Perché è quello che è succeso, sai. Stiamo ancora sanguinando, non ci resta più molto tempo ormai. 

[Poul Anderson, There Will Be Time, 1972]

A hungry stomach cannot hear. [Jean de La Fontaine]

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- Mamma! Presto, ho bisogno di acqua! Sto andando a fuoco!

- Oh, ciao Luca! Bentornato! Che ti succede?

- Ti spiego dopo! Ora ho bisogno di ... *GLUG-GLUG-GLUG-GLUG* ... Ah, molto meglio! Caspita, questa roba è piccante!

- Di cosa stai parlando? Cos'è quel sacchettino giallo che tieni in mano? 

- Uscendo da scuola ci siamo fermati a comprare qualcosa da mangiare, questa roba c'era sia cotta che confezionata. Noi abbiamo deciso di comprarci quella confezionata, visto che costava solo 50 centesimi. È buona, ma caspita se picca! 

- Fa' vedere... INSTANT NOODLE SOUP - CHICKEN FLAVOUR ... Ma questa non è da mangiare direttamente dal sacchetto! Bisogna cuocerla, prima!

- Ma và! *CRUNCH CRUNCH CRUNCH* 

- Ma sì, ti dico! Guarda, qua dietro ci sono le indicazioni per la cottura! Aggiungere acqua bollente, far cuocere per 3-4 minuti... È da cuocere! 

- Inutile. È una squisitezza e si può mangiare anche così, lo fanno tutti! *SLURP* Finito! Ora devo bere di nuovo.

lunedì 6 agosto 2012

We read to know we are not alone. [C.S. Lewis]

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Abito in una casa non molto grande, che ha preferito svilupparsi in altezza, piuttosto che in larghezza. Così ha 4 piani che vanno dalla cantina alla mansarda, ma appena una camera da letto, una cameretta, due bagni e un soggiorno con cucina a vista.
La mansarda, però, è dotata di un caratteristico tetto a punta molto alto e tre finestre, quindi è abitabile. Abbondantemente abitabile, aggiungerei, visto che si tratta di un ambiente unico di superficie calpestabile di poco inferiore a quella dei piani più bassi.

Tutta questa geografia locale per spiegare come mai io abbia trascorso il mio pomeriggio lassù: la mansarda, divisa a metà da un alto armadio a ponte, ospita da un lato la cameretta di mia figlia e dall'altro un fantomatico "studio", dove si trovano un tavolo occupato da due pc, e tre librerie.
Mio gravoso compito odierno era risistemare la cameretta della figlia, che essendosi trasferita non necessita di tutto quel ben di Dio di armadio.
Avendo portanto a termine tale incarico con gran successo (sono riuscita a liberare ben tre ripiani del mio armadio, trasferendone il contenuto! Yuppi!), ho deciso di dare un'occhiata alle tre librerie.

Perché mai?

Le tre librerie dello studio hanno una peculiarità: sebbene apparentemente nessuno le tocchi (i due grandi lettori di casa hanno una libreria ciascuno nella propria camera) riescono a essere sempre in disordine.
Dopo un'improba fatica, alleviata solo da un ventilatore e dalla mia musica, mi ritrovo addirittura con due ripiani liberi e tutti i libri in ordine di argomento, autore, altezza... una bellezza!

Ora però ho deciso che le terrò d'occhio, quelle tre.
Voglio sapere com'è che riescono sempre a far esplodere il contenuto sparpagliandolo a caso tra i vari ripiani.
Voglio coglierle sul fatto, le fedifraghe.

sabato 4 agosto 2012

To be at once pilot and captain...[Henry James Thoreau]

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As if you could kill time

without injuring eternity. 

 

Why has man rooted himself 
 thus firmly in the earth,

but that he may rise 
 in the same proportion 

into the heavens above?

To stand on the meeting of two eternities, 

the past and the future, 

which is precisely the present moment.