4 ore fa
giovedì 19 febbraio 2009
Questa roba caffè funziona davvero!
E ce l'ho fatta.
In meno di due settimane, tra l'altro, mi considero particolarmente abile.
E con questa mossa ben piazzata posso considerare ottimamente riuscito il boicottaggio di Unilever e Sara Lee, della qual cosa vado particolarmente fiera.
L'idea è di non utilizzare prodotti per la pulizia della casa o per l'igiene personale che vengano dalle catene della grande distribuzione. Non solo. L'idea sarebbe anche quella di smettere di avvelenarmi con sostanze che, considerato il mio livello patetico di allergie, intolleranze, predisposizione a fastidiosi eritemi & co, non mi allungano certo la vita.
Lungi da me il presentare me stessa come l'angelo del focolare con la casa perfettamente linda e a specchio (che tanto lo so che non ci crede nessuno), non intendo certo manifestare alla testa di un corteo che urli slogan del tipo "polvere a casa mia!", o "sporco è bello!"
La faccenda riguardante l'economia domestica l'ho in realtà già risolta da anni, comprando giusto il detersivo per panni e quello per i piatti e poco altro scegliendoli tra le marche eco-compatibili. Per il resto l'aceto funziona alla grande.
Mancava l'igiene personale e qui la faccenda si faceva spinosa.
A parte il fatto che saponi e bagnoschiumi vari li tengo il più possibile alla larga dalla mia pelle da tempo, visto il disastro che si lasciavano dietro. In genere utilizzo olio e acqua calda. Tra le creme (necessarie per non decompormi) a forza di eliminazione sono comunque rimaste solo robe naturali.
E i capelli? Grave quesito, rimasto a lungo irrisolto.
Avendo sulla testa quello che pare il risultato di un'unione promiscua tra la Gioconda e una fabbrica di spaghetti, non è mai stato semplice occuparsene.
Shampoo e poi balsamo, sennò chi li districa più gli spaghetti? Ma troppo balsamo fa male alla Gioconda, che sembra sia rimasta sotto la pioggia per due ore.
E per di più a volte mi si irritava anche la pelle della testa, con il risultato che avevo voglia di grattarmi in continuazione, come se una tribù di pidocchi si fosse trasferita sulla mia testa in massa.
Uff.
E ogni due giorni al massimo il rito si consumava dietro le tendine della doccia: shampoo, balsamo. E siccome ho i capelli lunghi, in quantità cospicue.
No no no.
Ho deciso di fare basta con questa schiavitù.
Noooo, non lo farei mai, non mi sono tagliata a zero i capelli!! Che idea malsana!!
Dopo appena tre tentativi nelle ultime due settimane, stasera ho finalmente azzeccato le dosi giuste per la mia chioma di bicarbonato e aceto di mele.
2 tbsp di bicarbonato impastati con 2 tbsp di acqua + 2 vasetti di yogurt riempiti con acqua e 1 tbsp ciascuno di aceto di mele.
I capelli sono puliti, morbidi e molto più corposi di quanto non siano mai stati prima.
Credo di riuscire addirittura a trattenere un fermaglio, se lo adopero! Se non è un miracolo questo!
Piccola nota per chi volesse imitare la mia nuova tecnica di lavaggio chioma: se abitate in Italia cercate di non comprare il bicarbonato della Solvay, che a Rosignano Mare ha fatto un disastro, inquinando in maniera atroce il mare con livelli di mercurio nell'acqua da far rabbrividire. Boicottare la Sara Lee per favorire la Solvay non mi pare una gran soluzione.
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