Spesso i lettori, per conoscersi tra di loro, si cercano in rete.
Conoscere altri lettori significa poter parlare di quello che si legge, confrontare le opinioni su un libro, sui personaggi, sulla trama, sull'autore...
Come sempre accade, tuttavia, l'essere umano manifesta il suo intrinseco bisogno di trovare una figura a cui affidare il ruolo di "reietto" all'interno della cerchia di cui fa parte. I bulli, si sa, non passano mai di moda.
Ecco che sono capitata in un forum di lettori su internet e ho cominciato a leggiucchiare alcuni interventi.
A un certo punto mi imbatto nel post di una tizia che scrive di essere rimasta basita di fronte a una cliente del negozio in cui lavora, che le ha confidato di leggere circa 150-160 libri in un anno. "Ma come! Io finora ne h letti 24! Sono davvero così lenta?"
Le risposte velenose che seguivano questa domanda, in una giornata in cui mi sentivo particolarmente bellicosa, mi hanno irritato tantissimo.
Perché erano tutti sicuri che chi afferma di leggere così tanto:
1. Mente perché vuole vantarsi;
2. Legge solo i titoli;
3. Guarda solo le figure;
4. Non legge altro che Harmony;
5. Non ha un lavoro, non ha famiglia, non ha amici, non ha niente da fare, non ha una vita;
6. Sta solo giocando a "chi ce l'ha più lungo";
7. Non si ricorda niente di quello che legge;
8. Si ingozza di libri, non li gusta e non li apprezza;
9. È uno sfigato che legge anche in bagno e/o mentre cucina;
10. Non bada alla qualità, ma solo ad accumulare numeri;
11. Fa una gara con qualcuno;
12. È ossessionato dal numero di libri.
C'era anche qualche timido tentativo di intervento da parte di qualcuno che diceva: "Ma sì, anch'io leggo più di 100 libri all'anno, eppure ho una famiglia e un lavoro... leggo velocemente, mi piace, non lo faccio perché sono in competizione con qualcuno."
Ma a fronte di 5 risposte su questo tono, ce n'erano 100 piene di una rabbia che non riesco ancora oggi a comprendere.
Dopo aver masochisticamente letto ogni post, e aver notato che nessuno dei lettori "over 100" si era permesso di affibbiare qualche appellativo agli altri (che ne so, tipo: siete delle lumache; se non riuscite a leggere più di 25 pagine al giorno avete la capacità di concentrazione di un passero; siete la vergogna della categoria; metti giù l'i-phone e vedrai che qualche libro in più riesci a leggerlo anche tu... Così, i primi che mi verrebbero in mente volendo provare a rispondere a tono) ho capito che con questo genere di lettori non ho e non avrò mai nulla in comune.
Lì davvero c'è una gara, a chi tira fuori i titoli più pseudo-intellettuali, a chi esprime l'opinione più demodé (l'e-book ucciderà la letteratura! le nuove generazioni sono alla rovina perché non conoscono i classici!).
Io mi leggo i miei 100+ libri all'annno, anche in bagno e/o mentre cucino, continuo ad avere la mia famiglia di cui prendermi cura, i miei numerosi lavoretti ogni settimana, i miei hobby, i miei interessi, i miei amici (tra cui qualcuno che legge persino più di me avendo più amici, più interessi e più hobby) e intanto coltivo la convinzione di essere un'aliena, o un essere umano geneticamente modificato in grado di compiere imprese precluse ai più.
Conoscere altri lettori significa poter parlare di quello che si legge, confrontare le opinioni su un libro, sui personaggi, sulla trama, sull'autore...
Come sempre accade, tuttavia, l'essere umano manifesta il suo intrinseco bisogno di trovare una figura a cui affidare il ruolo di "reietto" all'interno della cerchia di cui fa parte. I bulli, si sa, non passano mai di moda.
Ecco che sono capitata in un forum di lettori su internet e ho cominciato a leggiucchiare alcuni interventi.
A un certo punto mi imbatto nel post di una tizia che scrive di essere rimasta basita di fronte a una cliente del negozio in cui lavora, che le ha confidato di leggere circa 150-160 libri in un anno. "Ma come! Io finora ne h letti 24! Sono davvero così lenta?"
Le risposte velenose che seguivano questa domanda, in una giornata in cui mi sentivo particolarmente bellicosa, mi hanno irritato tantissimo.
Perché erano tutti sicuri che chi afferma di leggere così tanto:
1. Mente perché vuole vantarsi;
2. Legge solo i titoli;
3. Guarda solo le figure;
4. Non legge altro che Harmony;
5. Non ha un lavoro, non ha famiglia, non ha amici, non ha niente da fare, non ha una vita;
6. Sta solo giocando a "chi ce l'ha più lungo";
7. Non si ricorda niente di quello che legge;
8. Si ingozza di libri, non li gusta e non li apprezza;
9. È uno sfigato che legge anche in bagno e/o mentre cucina;
10. Non bada alla qualità, ma solo ad accumulare numeri;
11. Fa una gara con qualcuno;
12. È ossessionato dal numero di libri.
C'era anche qualche timido tentativo di intervento da parte di qualcuno che diceva: "Ma sì, anch'io leggo più di 100 libri all'anno, eppure ho una famiglia e un lavoro... leggo velocemente, mi piace, non lo faccio perché sono in competizione con qualcuno."
Ma a fronte di 5 risposte su questo tono, ce n'erano 100 piene di una rabbia che non riesco ancora oggi a comprendere.
Dopo aver masochisticamente letto ogni post, e aver notato che nessuno dei lettori "over 100" si era permesso di affibbiare qualche appellativo agli altri (che ne so, tipo: siete delle lumache; se non riuscite a leggere più di 25 pagine al giorno avete la capacità di concentrazione di un passero; siete la vergogna della categoria; metti giù l'i-phone e vedrai che qualche libro in più riesci a leggerlo anche tu... Così, i primi che mi verrebbero in mente volendo provare a rispondere a tono) ho capito che con questo genere di lettori non ho e non avrò mai nulla in comune.
Lì davvero c'è una gara, a chi tira fuori i titoli più pseudo-intellettuali, a chi esprime l'opinione più demodé (l'e-book ucciderà la letteratura! le nuove generazioni sono alla rovina perché non conoscono i classici!).
Io mi leggo i miei 100+ libri all'annno, anche in bagno e/o mentre cucino, continuo ad avere la mia famiglia di cui prendermi cura, i miei numerosi lavoretti ogni settimana, i miei hobby, i miei interessi, i miei amici (tra cui qualcuno che legge persino più di me avendo più amici, più interessi e più hobby) e intanto coltivo la convinzione di essere un'aliena, o un essere umano geneticamente modificato in grado di compiere imprese precluse ai più.
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