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Che strazio.
Non ho altre parole per definire l'accanimento perverso nei confronti di copyright e regole affini.
Non voglio sobillare nessuno, né spingere alla rivoluzione e/o all'illegalità, ma a tutto c'è un limite. O ci dovrebbe essere.
Una volta YouTube era per me una specie di guida negli oscuri e sconfinati meandri musicali di tutto il mondo. Ho ascoltato centinaia, migliaia di brani musicali su YouTube, mi sono a volte ascoltata interi CD, scovando diligentemente una traccia dopo l'altra. Come avrei fatto (davvero: come??) a scoprire gli Ulytau, gruppo folk kazako? Chi può pensare che io entri da Saturn, mi metta a girellare senza meta tra i CD e scelga di comprarne uno di un gruppo kazako mai sentito nominare? Ahem, ripensandoci: il problema non si porrebbe perché molto probabilmente da Saturn non troverei affatto il CD degli Ulytau.
Per non parlare dei CD che mi sono andata a comprare, dopo aver ascoltato le tracce su YouTube e aver deciso che mi andava di spendere quei soldi per avere quelle canzoni a mia disposizione.
Da quando le case discografiche si sono tanto accanite per far sparire tutti i video che presentano contenuti di loro proprietà ascoltare musica è diventata una fatica. Adesso per ogni canzone che riesco ad ascoltare ne trovo tre che sono censurate. Assurdo! Cosa dovrei fare, secondo loro, andare a comprarmi ogni CD che esce sul mercato perché forse magari mi piace? Ma chi può reputare verosimile uno scenario di questo tipo? Come se YouTube non fosse pubbicità anche per loro! Il risultato è che non compro più CD da un pezzo, chissà chi è che ci ha guadagnato? Né io, nè l'artista, né la casa discografica che mangia su di me e sull'artista. Colpo di genio, davvero.
Così pensano di combattere la pirateria? Censurando YouTube? Ma chi fa il "pirata" di mestiere non è assolutamente interessato alle canzoni, ma solo a "piratare" più CD possibile per venderli e guadagnarci! Ecco: quello lì continuerà a farlo, perché di certo non va a scaricare i brani da YouTube. Però io, che ascoltavo la musica per piacere e anche per selezionare brani e operare delle scelte, non lo posso più fare.
Sta succedendo la stessa cosa con i libri. Adesso che si stanno diffondendo gli e-book le case editrici sono nel panico: OMMIODDIO!! I pirati fregano dalla rete il nostro materiale, che cosa vergognosa, brutti pirati cattivi, pagate la multa e andate in prigione!!
Ma chi scarica un libro per leggerselo (o anche dieci libri) è quello che quando mette piede in libreria svuota il portafoglio. Perseguire una persona così è davvero cretino.
È un po' come i controlli in aeroporto: i poveri cristi si devono mezzo spogliare, sono costretti a fare code di ore per attraversare un metal detector e subiscono restrizioni assurde sul bagaglio a mano, ma chi davvero vuole trovarsi su un aereo con una bomba, ci riesce.
Ma evidentemente questi esimi signori hanno deciso che ci vuole il pugno di ferro, che devono imporre le loro regole, che chi sgarra deve pagare, eccetera. Ho l'impressione che persone che considerano la musica e la scrittura semplicemente della merce non dovrebbero avere il diritto di esprimersi in materia, tantomeno di prendere decisioni di questo calibro. Non si può economizzare sempre tutto, a qualunque costo, noi esseri umani siamo molto di più! Ma forse adesso sto andando oltre. O forse non ci sto andando abbastanza, oltre, e questa gente è tutta uscita da 1984 e ha il preciso scopo di demonizzare il diffondersi della cultura e del libero pensiero.
Comunque adesso sapete perché non riesco ad aggiornare la playlist da mesi: ogni volta che mi metto a prepararne una nuova, non riesco mai a infilarci i titoli che voglio io, perché i relativi video sono stati rimossi. Personalmente trovo la cosa molto triste.
3 ore fa
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