Questo non è un post filosofico. O forse sì. Probabilmente lo è, ma probabilmente un filosofo è capace di filosofeggiare su tutto.
Comunque.
In una società che predilige abbondantemente l'approccio "all'ingrosso", ovvero che si rivolge prevalentemente alla Massa, personalmente preferisco considerare l'Individuo.
Sarà carattere, sarà educazione, sarà un capriccio... boh. In ogni caso, nel mio piccolo, cerco di fare attenzione alle piccole o grandi differenze che esistono tra ogni persona con cui interagisco. Forse è per quello che non mi sono mai trovata particolarmente a mio agio nei gruppi troppo grandi, ma questa eventualmente è filosofia per una prossima volta.
L'approccio individuale richiede più tempo, attenzione e fatica, ma sui piccoli numeri è - credo - solo questione di volontà.
In una famiglia di quattro persone - che è un numero proprio piccolissimo - esigenze e gusti differenti possono rendere l'attività di manager variamente articolata.
C'è chi non mangia la carne, chi non beve latte di mucca, chi mangia solo formaggi stagionati, chi non consuma frumento... fare la spesa e cucinare richiede un notevole dispendio di energie mentali e fisiche. Per come la vedo io, però, c'è un'unica alternativa: livellare i consumi alimentari ai minimi termini, e quindi in definitiva non accontentare nessuno - ovvero scontentare tutti.
Nella mia famiglia il manager alimentare sono io, quindi sta a me sapere che 1 persona beve latte di capra ma accetta anche quello di soia o riso; 1 beve solo latte di mucca; 1 preferisce il latte di mucca ma accetta anche quello di soia; 1 trangugia indifferentemente tutto.
Cerco di tenere sempre in casa una scorta variegata, ma ultimamente stiamo costruendo casa, e le mie giornate sono un po' scombussolate.
Un giorno il rubinetto del lavello in cucina non funziona e bisogna andare in bagno a lavare l'insalata; il giorno dopo in salotto non c'è più il pavimento; poi per due giorni bisogna saltare attraverso le soglie delle porte per non toccare i profili incollati, che hanno bisogno di 48 ore per fissarsi bene... nel frattempo scaffali, scatoloni e valigie cambiano continuamente di posto, per adattarsi ai nuovi cambiamenti in corso d'opera. Anche il frigorifero attraversa la cucina, e chiaramente non mancano gli Scomparsi.
Naturalmente doveva arrivare il giorno in cui l'individuo-che-beve-solo-latte-di-mucca si alza e trova solo capre e spighe di soia che lo fissano dai cartoni in frigorifero, ma nessun amichevole muso bovino. C'est la vie. Il Chaos ha raggiunto e intaccato anche il Sacro Rituale della Colazione.
Ed è così che scoprire dove consegnano i sacchi gialli per la raccolta della plastica da riciclare, o ricevere finalmente il pacco con il mollettone di protezione per il tavolo nuovo, o trovare in un negozio di casalinghi imbucato nel seminterrato di un centro commericale a 16 km da casa una forma per ciambelle (ultima fissazione di uno dei membri della famiglia), diventanto improvvisamente Eventi che aiutano a sentirsi in controllo di una situazione allo sbando.
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