Per festeggiare i miei primi -10 kg *applauso grazie* ho deciso di andare a comprarmi un nuovo paio di jeans, visto che quelli vecchi mi addobbavano stile sacco di patate.
Coco Chanel disapproverebbe, ma io vivo in jeans, non ho conferme ma ho il sospetto di esserci nata. Quindi possedere almeno un paio dei suddetti pantaloni che mi vada bene è necessario.
Ieri avevo un po' di commissioni e di acquisti da fare, in giro per la città, e quindi ho colto l'occasione per entrare anche in qualche negozio d'abbigliamento per provare un po' di jeans. Okay: sono praticamente entrata in ogni maledetto negozio di abbigliamento di questa città e ho provato pressoché ogni singolo modello di jeans presente in commercio. Sto parlando di negozi in cui i prezzi sono medio-bassi: ho escluso quelli con i prezzi più bassi perché mi piacerebbe che i jeans stessero insieme per qualche settimana minimo, e ho escluso quelli con i prezzi più alti perché mi riservo di acquistarmi un paio di splendidi e impeccabili jeans al termine della dieta.
Approfondendo in tal modo l'argomento jeans ho potuto fare interessanti scoperte che, ne sono certa, hanno risvolti psico-social-antropologici e probabilmente anche politico-complottistici.
Vorrei un paio di jeans con la gamba dritta, e possibilmente non stretch. Due semplicissimi pezzi di stoffa cuciti insieme, quasi quasi ora che ho la macchina da cucire potrei riuscire a farmeli da me.
A questo mondo, però, la semplicità evidentemente fa storcere il naso.
Ora imperversa il jeans modello skinny, in tessuto elasticizzatissimo e con la gamba che finisce strettissima in fondo. Quando li indosso, sembro un imbuto.
A fianco di questo geniale modello, troviamo il super-skinny, che mi fa apparire un super-imbuto.
Poi ho scoperto un nuovo stile: il modello boyfriend. L'idea è che quando li indossi dovresti dare l'impressione di aver messo su i jeans del tuo ragazzo. Un barlume di speranza: forse non sono stretch! E invece sì. Riescono a essere stretch e sformati, un tripudio di nonsense che mi dà l'aspetto del sacco di patate che avevo con i jeans vecchi e larghi da sostituire.
Altro barlume di speranza: il modello straight. Il disegnino sull'etichetta fa intendere che la gamba sia dritta, ma quando li provi ti accorgi che nello stylist la voglia di skinny era così forte, che alla fine ha realizzato jeans a gamba stretta - solo un po' meno stretta rispetto agli skinny. Inoltre, non pago, ha deciso di stringere bene anche la parte sotto l'anca e, manco a dirlo, usare tessuto stretch. A chiamarlo quasi-skinny era più onesto.
Finalmente si incontra il modello bootcut, così chiamato perché, se infili gli stivali, la gamba in fondo è abbastanza larga da permetterti di farceli stare sotto. Quindi in teoria potrebbe essere quel che più si avvicina al modello che desidero io. A parte che a volte il boot che avevano in mente quando li hanno tagliati era un Moon-Boot e la circonferenza della gamba in fondo è larga quanto la vita - e sto parlando di una gamba sola. E a volte hanno deciso che gli stivali si portano solo in inverno e quindi i jeans bootcut sono pesanti e non adatti ad affrontare la stagione a cui finalmente ci siamo affacciando ora. Oppure hanno pensato bene, visto che naturalmente hanno utilizzato l'inevitabile tessuto stretch, di rendere bella stretta la famosa zona sotto l'anca, quindi il risultato è che sembro una clessidra.
La disperazione ormai incombeva su di me e stavo per desistere. Una vocina nel mio cervello proponeva di rimandare, ma l'altra le rispondeva ma se ormai li ha provati tutti, a cosa serve rimandare?
E così alla fine ho deciso che per 12,00 € scontati a 9,00 € potevo portarmi a casa un paio di jeans a metà tra lo skinny e lo straight, in tessuto stretch, che mi fanno temporaneamente sembrare un semi-imbuto. Tanta fatica per un semi-imbuto. Mah.
92 minuti di applausi! come per fantozzi ;D
RispondiEliminacomplimentoni davvero!
l'ico :)