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Caro Will.Ti spiace, se ti chiamo Will? È che dopo tutti questi anni di ammirazione e venerazione mi viene spontaneo prendermi qualche confidenza.
Le tue parole mi hanno accompagnato, ispirato, fatto sognare, riflettere e creare.
Ho spalancato la porta che la tua penna ha dischiuso su mondi che nessuno aveva mai visitato prima.
Ho riso, amato, pianto, sofferto, incitato, riportato vittorie e sconfitte insieme ai tuoi personaggi. E ho sognato! Quanto ho sognato sui tuoi versi, sulle tue parole, sui tuoi dialoghi?
Mio caro Will.
Ieri era il tuo compleanno, ma io ti faccio gi auguri soltanto oggi.
Spero che a 448 anni tu sia così clemente da perdonare questo piccolo ritardo da parte di una tua grande fan.
Ti direi continua così, ma non ce n'è bisogno: la tua opera è già perfetta così com'è e diventa sempre più bella con il passare del tempo, un po' come il vino che invecchia e acquista valore.
Sei uno dei miei eroi. Buon compleanno, Immortale!
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