Questa è una rapida selezione di quello che sto ascoltando in questi giorni nelle mie pause lavorative (brevi e poche, troppo brevi e troppo poche, per fortuna che ne ho ancora per pochi giorni).
E ora, via! Con la mia tenuta da combattimento (piedi scalzi; felpaccia sformata con le maniche arrotolate; capelli annodati in cima alla testa; tazza di té pronta a portata di mano; fazzoletto in tasca; cuffie; finestra con vista sul giardino assolato di fronte a me; coraggio a palate) mi metto al lavoro!
Siccome tra scrivere libri; organizzare momenti di lettura e promozione; fare traduzioni e adattamento dialoghi; accompagnare Luca a scuola, a violino e (forse?) a pattinaggio; fare la spesa - cucinare - pulire casa - fare il bucato ... avevo un po' timore di annoiarmi, e chi non lo avrebbe al mio posto?
Beh, allora ho deciso che terrò un corso di italiano per i genitori tedeschi dei bambini che frequentano la scuola italo-tedesca vicino a casa mia.
Sono andata stasera alla riunione introduttiva, per presentarmi. Come giustificazione preventiva posso solo addurre gli ultimi folli giorni trascorsi a maledire la gente che scandisce troppo bene le parole quando viene ripresa e deve essere doppiata. Ecco la (stringata ed essenziale) presentazione che ho fatto di me stessa:
Buonasera, mi chiamo Chiara De Giorgi. Parlo male il tedesco, ma so benissimo l'italiano. Sono una scrittrice, lo parlo veramente bene e potrò insegnarvelo senza problemi. SORRISO.
Al corso si erano già iscritti in cinque, una sesta persona è in forse. Si presenteranno alla prima lezione?
E per stasera ho preparato qualcosa di leggerino. Dai, ci voleva, ultimamente sono un po' fiacca, niente verve, niente energia, solo lamentazioni varie. E allora rilassiamoci. Un bel post musicale per tutti, offro io! Facciamo qualcosa di delicato, con cui possiamo addormentarci o semplicemente riposare, seduto sul dondolo nel portico con lo sguardo che si perde all'orizzonte e la mente che viaggia lontana, cullata da queste note gentili. The Night I Left, by Elane:
Too soon it came I had to leave my land My mystic woods, the hills and the fields I had to leave my beloved one Couldn't ride to the forest again
Troppo presto ho dovuto lasciare la mia terra I boschi mistici, le colline e i campi Ho dovuto lasciare il mio amore Non potevo più attraversare la foresta
My dream I'll come to you Someday in these years With the wind I will come When will you give up to cry?
Sogno mio verrò da te Un giorno in questi anni Arriverò con il vento Quando smetterai di piangere?
My dear here I swear I'll appear in the night No one will see me come In the weakest moonlight
Amore lo giuro Comparirò nella notte Nessuno mi vedrà arrivare Nella pallida luce lunare
Last night I saw the silver moon Sleeping in a amber coloured sky I craved but knew I had to leave When I glanced I swore by my tears
La notte scorsa ho visto la luna d'argento Che dormiva nel cielo color ambra Bramavo, ma sapevo di dover andare Quando mi sono voltata a guardare ho giurato per le mie lacrime
When I rode no one saw me crying For a dream I always should live In thoughts I am and with every single step A thought soon becomes a tear
Cavalcavo e nessuno mi vedeva piangere Vivrò sempre per un sogno Sono nei pensieri e in ogni singolo passo Un pensiero si trasforma presto in lacrima
My dream I'll come to you Someday in these years With the wind I will come When will you give up to cry
Sogno mio verrò da te Un giorno in questi anni Arriverò con il vento Quando smetterai di piangere?
My dear here I swear I'll appear in the night No one will see me come In the weakest moonlight
Amore lo giuro Comparirò nella notte Nessuno mi vedrà arrivare Nella pallida luce lunare
Voglio dire: faccio sempre un mucchio di cose, non è quello. Parlo di "lavorare in vista di una retribuzione", quello non lo faccio spesso. Quando, però, lo faccio, il vecchio Murphy è sempre in agguato, pronto a farmi rimpiangere il momento in cui ho detto il fatidico, va bene, accetto l'incarico.
No, non ho intenzione di ricominciare con le menate anti-uomini-di-successo, penso di aver superato il limite di sopportazione di chiunque, anche il mio. E comunque adesso, allo stato attuale del lavoro, manco ascolto più cosa dicono, è tutto un sforzo teso a farci stare entro certi tempi e certe pause il maggior numero di perle di saggezza che escono loro di bocca.
Naturalmente, c'è pochissimo tempo - no, di meno - a disposizione per fare il lavoro. Questo è di default, un classico, non mi sorprendo più quando me lo dicono, fa parte del pacchetto. Che poi abbiano dimenticato il DVD in un angolo dell'ufficio per dieci giorni, che mi abbiano mandato il format del documento a lavoro già iniziato e io abbia perso mezza giornata per adattare il mio lavoro già fatto al loro documento... questo grazie al cielo non è proprio di default, ma rimane in zona.
Che altro? Diciamo le quasi tre ore trascorse a cercare un virus sul pc? Virus che poi non c'era, e non è che me ne lamenti, intendiamoci. Il problema è che il mio pc sembra aver perso la capacità di connettersi (e rimanere connesso) al server di casa, dove - manco a dirlo - ho tutto il materiale che mi serve per lavorare. La Regola dell'Informatico, che dice "spegni e riaccendi" mi incute un tale terrore in questo momento (metti che poi non riparte più del tutto??), che mi sono ridotta a lavorare seduta nel fosso del divano sfondato, davanti al pc appoggiato al tavolinetto portariviste del soggiorno, attaccata al cavo di rete... almeno riesco ad accedere ai miei documenti! Ma chissà che bel mal di schiena avrò alla fine!
E ti saluto al mio week-end di esperimenti culinari selvaggi e perversi, anche perché non ho fatto la spesa e c'è la dispensa con le ragnatele, i ragni no, perché sono andati a cercare una casa in cui ci sia del cibo. Spero ne portino un po' indietro.
A volte basta poco, pochissimo. Quaranta minuti, per esempio. Sono troppo criptica? Proverò a raccontarvi cosa è successo in quei quaranta minuti, allora, e se vi aspettate un racconto HOTsiete capitati benissimo, stavolta.
... CURIOSI, eh?!
Ebbene, oggi verso le 11.40 ho deciso di smettere di lavorare, chiudere il pc e andare a prendere Luca a scuola. È la prima settimana, i bambini possono rimanere a scuola fino alle 16.00 ma le lezioni finiscono alle 11.30. Così ho deciso di andarlo a prendere presto. Alle 12.20 eravamo indietro, ci siamo preparati una abbondante pastasciutta, dopodiché sono tornata al pc e al lavoro, mentre lui giocava.
Verso le 14.30 - PLIN! PLON! suona il campanello.
Vado ad aprire e... Oh! Gaudente sorpresa! Oh! Infinito giubilo! Ritto in piedi, di fronte alla porta, un piede sul secondo scalino e l'altro sul terzo, la magliettina arancione, i calzoncini bluette e l'inconfondibile zazzeretta bianca, stava... il mio vicino di casa! Che recava una lieta novella: mentre ero fuori il fattorino era passato a lasciare un pacco per me e lo aveva ritirato lui! E cosa c'era dentro il pacco in questione?
[SUSPENCE]
Il forno a micro-onde! Pronto a riscaldare le mie giornate, le mie nottate e tutto quello che voglio, persino la pizza! Può una persona provare tanta felicità?! Sono commossa fino alle lacrime, i Sette Coniglietti* che già mi avevano procacciato un ferro da stiro che somiglia a una nave spaziale non sono stati da meno questa volta, portandomi un forno a micro-onde che pare la cucina di un Bed&Breakfast.
Nonostante l'eccitazione, devo dire che sono rimasta lucida, padrona della situazione: sono andata avanti a lavorare fino alle 16.30, prima di scaraventarmi sullo scatolone e cominciare a fare esperimenti! Ma so già che passerò un week-end infuocato!
*I Sette Coniglietti è un sito austriaco che vende un po' di tutto.
Oppure, una madre che ha dato in adozione la sua bimba di cinque mesi, quando aveva intorno ai vent'anni, perché era molto dura andare avanti. Adesso che è diventata un'imprenditrice di successo e la figlia è venuta a cercarla lei si sente, giustamente, commossa. Pensa di meritare di più l'amore di sua figlia perché adesso è una persona "di successo"? Pensa che sua figlia non avrebbe saputo amarla e comprenderne i sacrifici, nel caso fossero rimaste insieme e invece di diventare un'imprenditrice lei fosse rimasta una semplice commessa? Perché questa gente riesce sempre a dare all'amore e ai sentimenti un prezzo? È una cosa disgustosa. E io, che per avere (e tenere) mia figlia ho rinunciato all'università? Che ho fatto mille lavori uno più inutile e sottopagato dell'altro, per avere comunque il tempo di starle vicino, crescerla e volerle bene? Perché devo sentirmi giudicata da lei, perché devo meritarmi l'etichetta di "fallita"? Se sua figlia le si affeziona, son contenta per lei, ma non mi stupirei poi così tanto se in realtà la ragazza giocasse sui sensi di colpa della madre per spillarle quattrini.
Mi fanno diventare cattiva, queste cose, tirano fuori la parte peggiore che c'è in me. Perché ci lavoro? Perché credo che da qualche parte esista effettivamente qualcuno che ha bisogno di sentirsi dire queste cose, qualcuno che da solo non è capace di andare avanti, che ha bisogno di qualcuno che gli dica "tu vali qualcosa", anche se in questo modo perverso. Perché credo anche che costoro non recepirebbero altro. Perché probabilmente questo è davvero ciò di cui hanno bisogno per essere felici. Tutti gli altri reagiranno con indifferenza o con indignazione, come me. Quindi questa roba ha un target che in modo o nell'altro raggiungerebbe comunque. Lo faccio perché il tipo di lavoro che ci sta dietro - indipendentemente dal soggetto - è stimolante. Lo faccio perché ho promesso di farlo. Lo faccio, ma la prendo personalmente.
Un filmato, che dura un'ora e venti, nel quale mi portano a esempio un pilota combattente U.S.A. ... Ho bisogno di aggiungere altro? Un pilota che dichiara apertamente di non essere stato ammesso in prima elementare, di aver dovuto ripetere l'ultimo anno di asilo. Una persona che probabilmente è il perfetto pilota combattente U.S.A., incapace di valutare le conseguenze dei propri gesti e le ragioni che ci stanno dietro. Il burattino perfetto. Questo è il pilota combattente di successo, la persona che si pone a esempio di come anche io devo comportarmi per progredire nella vita. ... Schifo, schifo, schifo.
Odio la gente che crede che tutti siano uguali a loro o debbano esserlo per essere felici, o che ha la presunzione di credere che se le cose vanno bene nella loro vita è solo perché loro sono delle persone straordinarie consapevoli di esserlo, o che ha la convinzione che chiunque al mondo non si comporta come loro non ha midollo né ragione di esistere...
Non tutti hanno bisogno di portarsi dietro un quadernetto con sopra scritti i propri sogni; non tutti hanno bisogno di essere ammirati, intervistati, acclamati, applauditi, vincere onorificenze... per sapere che valgono qualcosa; non tutti valutano il proprio successo in quanto persone dal conto in banca, dalla cilindrata del'auto, dal numero di stanze in casa... non tutti hanno il pelo sullo stomaco di sfruttare altri senza ritegno e arrogarsi ogni goccia di merito per il proprio "successo".
Sí, ho ricominciato a lavorare sulle interviste alle "persone di successo che ci ispirano e ci insegnano come si fa". Li odio.
[anche perché poi nasce da questo ceppo scelto, chi afferma che bambini, vecchi e handicappati sono un freno alla crescita della società perché non sono produttivi e quindi taglia le sovvenzioni a scuole, ospizi, medicine, eccetera. Sì. Li odio.]
Sembra una costante, in questo periodo: sono spesso molto stanca. È vero che magari leggo o scrivo o preparo il pesto di rucola o stendo lenzuola ... quando sarebbe ora di andare a fare la nanna, comunque in certi momenti (come adesso) ho proprio voglia di sprofondare nel mio cuscinone di piume (80x80), chiudere gli occhi e dormire!
E allora chiudiamo la giornata, che oltretutto domani riaprono le scuole e la sveglia suona prestissimo, povera me!
Ecco il riepilogo!
- È cosa nota e universalmente riconosciuta ... -> incipit del romanzo "Orgoglio e Pregiudizio", by Jane Austen;
- Pas a pas se va luenh -> tratto dal romanzo "Labyrinth", by Kate Mosse;
- Ein Freund ... -> inizio di una citazione by Albert Einstein;
- Reincarnation -> omonima canzone, by Deine Lakaien (post musicale);
- Slowly comes my night -> omnima canzone, by Deine Lakaien (ri-post musicale).
E siccome voglio rovinarmi, questa sera, ecco qua un secondo post musicale! Sempre una canzone del gruppo tedesco Deine Lakaien. Canzone che sembra stata scritta apposta per la storia con cui mi sto trastullando in questi giorni (o meglio, in queste notti, visto che di giorno c'è altro da fare. Lo sapete, no, che noi vampiri viviamo con il buio... ma forse sto divagando). Confermo tra l'altro che seguirei ovunque e a occhi chiusi chiunque cantasse qualsiasi scemenza con questa voce, come se fosse il pifferaio magico.
Ecco qua Slowly comes my night, by Deine Lakaien:
Can you see these eyes These eyes so bright Day and night they need you Are awaiting you Quiet days passed me by Silent tears who will cry Filled with thoughts for you Nights are cold without you
Riesci a vedere questi occhi Questi occhi tanto luminosi Giorno e notte hanno bisogno di te Ti aspettano Giorni tranquilli alle spalle Lacrime silenziose piangeranno Piene di pensieri rivolti a te Le notti sono fredde senza di te
And slowly comes my night Quiet colors calm my eyes And step by step I understand It's a question of time
E lentamente viene la notte per me Colori tenui calmano i miei occhi E passo dopo passo comprendo È una questione di tempo
And wherever you are Hiding far away or close to me Send my answers to your land Out of my darkened hole I will never give up Time will never stand still Come back home piece of art And embrace my sin
E ovunque tu sia Nascosta lontano o vicina a me Mando risposte alla tua terra Dal mio rifugio oscuro Non rinuncerò mai Il tempo non si fermerà mai Torna a casa opera d'arte E abbraccia il mio peccato
And slowly comes my night Quiet colors calm my eyes And step by step I understand It's a question of time
E lentamente viene la notte per me Colori tenui calmano i miei occhi E passo dopo passo comprendo È una questione di tempo
Peace will grow in this heart It will never fall apart Colours light on canvas white All the portraits start to sing Songs of good songs they know All these answers start with if Will we redefine the line Fight against all these crimes
La pace crescerà nel mio cuore Non cederà mai Colori tenui su tele bianche Tutti i ritratti si mettono a cantare Canzoni di bene canzoni che conoscono Tutte queste risposte cominciano con se Ridefiniremo la linea Combatteremo contro tutti questi crimini
And slowly comes my night Quiet colors calm my eyes And step by step I understand It's a question of time And slowly comes my night Quiet colors calm my eyes And step by step I understand It's a question of time (a question of time ...)
E lentamente viene la notte per me Colori tenui calmano i miei occhi E passo dopo passo comprendo È una questione di tempo E lentamente viene la notte per me Colori tenui calmano i miei occhi E passo dopo passo comprendo È una questione di tempo (una questione di tempo ...)
Stasera si va di post musicale. Sì, perché ho appena scoperto i Deine Lakaien, gruppo crucco gotico-sperimentale e mi sono innamorata della voce cantante. Inoltre, devo dire che un paio di canzoni in cui mi sono imbattuta mi stanno facendo da colonna sonora mentre rifletto e rimaneggio mentalmente una nuova storia, che è venuta a trovarmi proprio in questi giorni. Ecco quindi a voi, senza ulteriori indugi, Reincarnation, by Deine Lakaien:
There is no peace in heaven There is no peace on earth There is no love in heaven There is no love on earth There is no faith in heaven There is no faith on earth There is no hope in heaven There is no hope on earth
Non c'è pace in cielo Non c'è pace in terra Non c'è amore in cielo Non c'è amore in terra Non c'è fede in cielo Non c'è fede in terra Non c'è speranza in cielo Non c'è speranza in terra
So you go round and round and round Another life another wound From death to birth, from birth to death No time to waste, no time to rest So you go round and round and round Another life another wound And when you finally touch the light They send you back into the night
Così giri sempre in tondo Altra vita altra ferita Dalla morte alla nascita, dalla nascita alla morte Non c'è tempo da perdere, non c'è tempo per riposare Così giri sempre in tondo Altra vita altra ferita E quando alla fine tocchi la luce Ti rispediscono nella notte
Reincarnation, torture never ends Reincarnation, our bloody fate Reincarnation, torture never ends Reincarnation, our bloody fate
Reincarnazione, non c'è fine alla tortura Reincarnazione, maledetto destino Reincarnazione, non c'è fine alla tortura Reincarnazione, maledetto destino
There are no friends in heaven, There are no friends on earth There are no saints in heaven, There are no saints on earth There are no ghosts in heaven, There are no ghosts on earth There are no gods in heaven, There are no gods on earth
Non ci sono amici in cielo, Non ci sono amici in terra Non ci sono santi in cielo, Non ci sono santi in terra Non ci sono fantasmi in cielo, Non ci sono fantasmi in terra Non ci sono dei in cielo, Non ci sono dei in terra
So you go round and round and round Another life another wound From death to birth, from birth to death No time to waste, no time to rest So you go round and round and round Another life another wound And when you finally touch the light They send you back into the night
Così giri sempre in tondo Altra vita altra ferita Dalla morte alla nascita, dalla nascita alla morte Non c'è tempo da perdere, non c'è tempo per riposare Così giri sempre in tondo Altra vita altra ferita E quando alla fine tocchi la luce Ti rispediscono nella notte
Reincarnation, torture never ends Reincarnation, our bloody fate Reincarnation, torture never ends Reincarnation, our bloody fate Reincarnation, torture never ends Reincarnation, our bloody fate
Reincarnazione, non c'è fine alla tortura Reincarnazione, maledetto destino Reincarnazione, non c'è fine alla tortura Reincarnazione, maledetto destino Reincarnazione, non c'è fine alla tortura Reincarnazione, maledetto destino
There is no peace in heaven There is no peace on earth There is no love in heaven There is no love on earth There is no faith in heaven There is no faith on earth There is no hope in heaven There is no hope on earth
Non c'è pace in cielo Non c'è pace in terra Non c'è amore in cielo Non c'è amore in terra Non c'è fede in cielo Non c'è fede in terra Non c'è speranza in cielo Non c'è speranza in terra
So you go round and round and round Another life another wound From death to birth, from birth to death No time to waste, no time to rest So you go round and round and round Another life another wound And when you finally touch the light They send you back into the night
Così giri sempre in tondo Altra vita altra ferita Dalla morte alla nascita, dalla nascita alla morte Non c'è tempo da perdere, non c'è tempo per riposare Così giri sempre in tondo Altra vita altra ferita E quando alla fine tocchi la luce Ti rispediscono nella notte
Reincarnation, torture never ends Reincarnation, our bloody fate Reincarnation, torture never ends Reincarnation, our bloody fate Reincarnation, torture never ends Reincarnation, our bloody fate Reincarnation, torture never ends Reincarnation, our bloody fate ...
Reincarnazione, non c'è fine alla tortura Reincarnazione, maledetto destino Reincarnazione, non c'è fine alla tortura Reincarnazione, maledetto destino Reincarnazione, non c'è fine alla tortura Reincarnazione, maledetto destino Reincarnazione, non c'è fine alla tortura Reincarnazione, maledetto destino ...
La verità? In questo momento casco dal sonno, ho le gambe molli e non vedo l'ora di precipitare con la testa sul cuscino e le stanche membra a riposo sul materasso. I primi giorni in compagnia di brothers&girlfriends si stanno rivelando densi di divertimento, improvvisazione, birra, risate, nuove scoperte, birra, compagnia, ghiotte mangiate, birra... stasera ho bisogno di rigenerarmi, altrimenti non arrivo a martedì!
Quindi con questo post gioco il jolly! L'ultimo libro che ho finito di leggere, Labyrinth di Kate Mosse, mi è piaciuto. Il finale è un po' così così, ma per il resto l'ho trovato molto avventuroso e i continui deja-vú, i richiami alla storia e ai personaggi del passato collegati a quelli del presente mi hanno intrigato moltissimo. È un romanzo ambientato nella Francia meridionale, entro e attorno alla città fortificata di Carcassonne. E pochi giorni dopo averlo finito di leggere, un amico che ho su Last.fm ha condiviso con me una canzone che me lo richiama tantissimo. Si tratta di Entre Moi Et Mon Amin, by Qntal (niente testo e traduzione perché il francese antico non è una lingua che mastico agevolmente!) :
Ho toccato il fondo della depravazione narrativa; raggiunto il livello più infimo di perversione romanzesca; manifestato il più totale dispregio per la letteratura.
Ecco l'incipit di "Orgoglio e Pregiudizio", capolavoro universalmente acclamato della storia della letteratura inglese, uno degli incipit più celebri delle biblioteche di mezzo meondo:
È cosa nota e universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di un solido patrimonio debba essere in cerca di moglie.
Ecco ora lo stesso incipit, dissolutamente corrotto nell'opera "Pride, Prejudice and Zombies" (Orgoglio, Pregiudizio e Zombie), geniale e diabolica parodia firmata Seth Grahame-Smith:
[tr.] È cosa nota e universalmente riconosciuta che uno zombie in possesso di cervelli debba essere in cerca di altri cervelli.
Sarà perché ho un debole per le parodie; sarà perché massacrare un classico secondo me significa sotto sotto apprezzarlo; sarà che quest'anno ho letto troppo e mi sono ubriacata e non capisco più niente... Sarà quel che sarà, insomma, ma trovo questo libro una delle cose più esilaranti che mi sia capitata tra le mani ultimamente.
Ne ho letto circa un quarto, forse alla fine giudicherò che sia un po' troppo lungo e forzato, vedremo. Per ora mi sta strappando più di una risata.
NOTA BENE: se non si conosce abbastanza bene l'originale, forse si perde troppo del divertimento e non ne vale la pena. Forse.
No, non mi sono dimenticata di voi, cari lettori! Anche se... SCHERZO!!
Ah, sono davvero occupatissima in questi giorni: devo leggere una caterva di libri (dall'ultimo post ne ho finiti due, per la cronaca); ascoltare con un orecchio Luca che mi legge stralci dal libro "Spaventevoli Egizi", spiegandomi i misteri delle piramidi e il processo di mummificazione, disgustoso passo per disgustoso passo; litigare con l'aspirapolvere affinché compia il suo dovere e dia una parvenza di pulizia ai pavimenti di casa prima che arrivino gli ospiti con i quali devo trascorrere cinque splendidi giorni; ricordarmi di comprare una bottiglia di Bailey's per l'occasione... ah, sì, devo finire una traduzione, quella orrenda traduzione piena zeppa di interventi di "persone di successo". Rivoltante, credo che per reggere fino alla fine mi servirà una scorta di Beck's al limone e bruschette con peperoni arrosto.
Ma proseguiamo con il riepilogo:
- Maledetti bastardi, sono ancora vivo! -> preso dal libro "Gomorra", by Roberto Saviano;
- C'è bisogno di più gente cattiva -> preso dal libro "L'Ombra del Vento", by Carlos, Ruiz Zafon;
- The elevator continued its impossibly slow ascent -> preso dal libro "Hardboiled Wonderland and the End of the World", by Haruki Murakami;
- Who is forever anyway? -> dalla canzone "Who wants to live forever?", by Queen;
- Nightquest -> omonima canzone, by Nightwish (post musicale);
-Chi si accontenta, gode così così -> dalla canzone "Certe Notti", by Ligabue;
-In the town where I was born -> dalla canzone "Yellow Submarine", by Beatles.
Insomma, mi servirebbe un mese di tempo rintanata in una soffitta con una massiccia scorta di acqua, tè e mele (non è che vada pazza per le mele, ma a differenza di pesche, fragole o anguria si conservano bene più alungo). Ho 45 libri da leggere, e non so nemmeno da quale cominciare! Come faccio?
Sono le 10.30 di un tiepido giovedì mattina. Il sole si è finalmente fatto largo tra la sottile coltre di nubi e scalda pigramente la terra sotto di sé.
Mamma ha appena finito di tagliare l'erba del prato dietro casa. Dalla fronte gronda sudore di un improbabile color marrone-terra-bagnata; ha fili d'erba appiccicati alle braccia, sulle quali sta minacciosamente facendo la sua comparsa la rituale orticaria; un graffio lungo sei centimentri arrossa l'incavo del braccio destro; nel nodo di capelli raccolti sulla nuca si sono intrufolate foglioline secche color ruggine.
Luca è semi-sdraiato sul divano, un libro tra le mani e il naso in mezzo alle pagine (Terrore a Scuola, collana Piccoli Brividi).
Mamma: Luca, per favore, vieni con me alla gabbia (luogo in cui alloggiano i contenitori per la raccolta differenziata, allocato a circa trenta metri dal cancello sul retro del giardino, n.d.r.) così mi dai una mano. Portiamo la carta e l'erba, insieme ce la facciamo con un viaggio solo.
Luca: Mmhh... Ghghgh... Mmhh... No, dai, vacci tu.
Mamma: Su, non fare il pigrone! Avevi detto che volevi darmi una mano, ecco l'occasione!
Luca: Eh, sì, ma, però, insomma... Non c'ho voglia!
Mamma: Facciamo così: se mi accompagni adesso, dopo torniamo alla gabbia con il vetro e lo lascio buttare a te!
Un post musicale, per alleggerire la tensione e spazzare via la disillusione.
Una delle mie canzoni preferite in assoluto, perché il testo mostra poesia e cela significato (Tuomas è un genio, l'ho già detto, vero? ♥ ♥ ♥ ) Perché alla fine la prima cosa di rivoluzionare è chi siamo noi dentro. Il mondo è come un grasso ragnone gigante che protende le sue otto zampacce nere e pelose verso la nostra anima, e se ci lasciamo andare ci acchiappa e ci imprigiona nella sua ragnatela viscida con la sua bava verde e appiccicosa. Posso perdere la speranza e la fiducia nella vita, se sono una ragazza che viene rapita e maltrattata e sfruttata senza pudore. Ma posso perderla anche se leggo la sua storia sul giornale.
Per non farmi inghiottire dal ragnone devo saper sempre trovare quell'angolino dentro di me dove c'è ancora purezza e ossigeno da respirare. E so che c'è tutto un sottobosco di anime che compie questa ricerca, di nascosto dal ragnone. E quando ci si sente meno soli, ci si sente meno morti.
Nightquest, by Nightwish.
Born to the false world the wanderer Storyteller the pied piper On a quest for immortality Gathering a troop to find the fantasy
Nato nel mondo sbagliato, il pellegrino Raccontastorie, il pifferaio magico In missione per raggiungere l'immortalità Radunando una truppa per trovare la fantasia
Lead by a maid queen of the night Voice of angel such a divine sight An amazon to fight and cure This reality with her feline lure
Guidati da una donna, regina della notte Voce angelica, visione divina Un'amazzone per combattere e curare Questa realtà con il suo fascino felino
Patriotic to the promised land Of never-waking dream
Fedeli alla terra promessa Di un sogno che non finisce mai
Nightquest a quest not for the past But for tomorrow to make it last Simply the best way to walk this life Hand in hand with a dreamer's mind
Enter the realm don't stay awake The dreams remain they only break Forget the task enjoy the ride And follow us into the night
Ricerca notturna, una missione non per il passato Ma per il domani, perché possa durare Semplicemente il miglior modo di attraversare questa vita Mano nella mano con la mente di un sognatore Entra nel reame, non rimanere sveglio I sogni restano, si infrangono soltanto Domentica il compito, goditi il viaggio E seguici attraverso la notte
A merry minstrel with his fingers fast Playing his lute charming every lass Joins the troop with a glitter in his eye "Shall I find fame - or shall I die?"
Un menestrello giulivo dalle dita veloci Suona il suo liuto e incanta ogni ragazza Si unisce alla truppa con un luccichio negli occhi "Troverò la fama - o morirò?"
Warrior with power along the path A hammerheart his gallantry to last Rhythm of sirens enemies take heed For in this war laws are in silent sleep
Un guerriero potente lungo il sentiero Cuore martellante, il suo valore durerà a lungo Un ritmo di sirene, nemici prestate attenzione Perché in questa guerra le leggi dormono silenziose
Patriotic to the promised land Of never-waking dream
Fedeli alla terra promessa Di un sogno che non finisce mai
Nightquest a quest not for the past...
Ricerca notturna, una missione non per il passato...
Come to the Elfland the eldest said In my guidance you shall not be afraid I am the mastermind the wizard to show the way...
Venite nella Terra degli Elfi, disse l'anziano Seguitemi, non abbiate paura Io sono la mente, il mago che mi mostrerà la via...
Nightquest a quest not for the past...
Ricerca notturna, una missione non per il passato...
First ones to walk this path of night Lady in black lady in white Followed by legions of night-time wanderers
Le prime a solcare questo sentiero della notte La Signora in nero, la Signora in bianco Seguite da legioni di pellegrini notturni
Guardians of the halls of heart When we from my homeland depart To challenge the gods of emptiness May the quest begin!
Guardiani delle sale del cuore Quando lasceremo la mia patria Per sfidare gli dei del nulla Che la missione abbia inizio!
Ma sì, a volte mi arrabbio con il mondo, sono fatta così. Pontifico e mi lamento, faccio la martire e mi deprimo ma la cosa più frustrante è rendersi conto che arrabbiarsi contro il mondo è come tentare di svuotare il mare con un cucchiaino. Forato. È una rabbia leggera come l'elio dei palloncini, pronto a disperdersi e a mescolarsi con tutte le altre molecole che compongono l'aria.
Perché so già che, nel mio piccolo, ogni mattina mi alzo e inizio una nuova giornata nella quale separerò i rifiuti e spegnerò le luci e mi limiterò al minimo spreco ambientale necessario; e dirò la verità e sarò onesta e non ruberò niente a nessuno; e non comprerò prodotti delle grandi marche e se quelli sono più furbi e mi fregano producendo roba e vendendola sotto marchi sconosciuti non posso saperle tutte faccio quello che posso; e non parlerò male degli altri non li giudicherò per la loro razza, per il loro sesso, per i loro gusti; e non avrò timore di dire che non sopporto le persone che se ne fregano del mondo, dell'ambiente e degli altri basta che stiano bene loro; e non avrò vergogna di dire che non sopporto quelli che trattano il mondo come se fosse il loro parco giochi personale...
E alla sera quando andrò a dormire non sarò diversa, se avrò trascorso la giornata a digrignare i denti nei confronti del mondo e dell'umanità.
Stretta la Fogliaè un Blog a tema variabile. Potete trovarci un po' di tutto, ma non fidatevi di:
-ETICHETTE: ne ho inventate pochissime e uso sempre quelle (troppa pigirizia, suppongo);
-TITOLI: ogni giorno rubo il titolo per il post a una canzone, un libro, un film o qualunque cosa mi venga in mente. Di solito in qualche modo la citazione è collegata al testo del post.