Ho notato una pericolosissima serietà in fase ascendente relativa al contenuto dei post di questo blog.
Urge rimedio, ovvero urge assolutamente post idiota, per tornare a una situazione di equilibrio emotivo.
MA oggi un pensiero mi assilla, anzi due (infatti mi scotta un po' la fronte). Due pensieri concatenati e aggrovigliati, come spesso accade quando c'è poco spazio a disposizione dei neuroni.
I due pensieri sono: allergia e felicità.
Cominciamo in maniera professionale:
1) L'Allergia è una malattia del sistema immunitario caratterizzata da reazioni eccessive portate da particolari anticorpi (reagine o IgE) nei confronti di sostanze abitualmente innocue come ad esempio pollini. [fonte: Wikipedia]
2) La felicità è lo stato d'animo (emozione) positivo di chi ritiene soddisfatti tutti i propri desideri. [fonte: Wikipedia]
oppure:
1) allergìa [aller'ʤia] : sf {medicina} ipersensibilità verso certe sostanze estranee, di varia natura, che si manifesta con reazioni esagerate e anormali. [fonte: dizionario italiano]
2) felicità [feliʧi'ta] : s.f.inv. 1 sf stato di chi è felice, gioia; 2 sf cosa, avvenimento che rende felice. [fonte: dizionario italiano]
Il mio neurone allergico e quello felice si sono incrociati e non riescono a sbrogliare le sinapsi, ne consegue che la mia povera mente semplice è entrata in loop e continua a domandarsi come sia la qualità della vita di una persona allergica alla felicità.
Immaginarsene una non è poi tanto arduo: penso che prima o poi a tutti sia capitato di imbattersi in una persona allergica alla felicità. Sono quelle persone che hanno la bocca all'ingiù e gli occhi che esprimono dubbio e lieve disgusto vita natural durante.
Ogni cosa deve nascondere un problema. Non c'è mai niente che va tremendamente male, ma non c'è mai nulla che vada veramente bene.
La loro allergia è indiscriminata, colpisce e si applica a ogni aspetto del quotidiano:
L'Inter vince tutte le coppe possibili e immaginabili?
Mah, certo che con tutti questi atleti dopati adesso non ci si può più rallegrare di niente.
Il vicino che metteva sempre la musica altissima dopo le 11 di sera trasloca?
Mah, almeno prima si sapeva con chi si aveva a che fare, adesso chissà chi arriva.
Al supermercato la cassiera offre loro un bonus di 50 euro perché sono il cliente numero 100.000?
Mah, con una spesa settimanale di 200 euro, chi li sente quei 50 in meno?
Sta per nascere un nipotino?
Mah, e poi chi lo cura?
Cambi lavoro perché ti sfruttavano e ti trattavano male e finalmente comincerai a guadagnare bene?
Mah, che bisogno c'era? In fondo il lavoro è sacrificio, uno stringe i denti e va avanti.
Arrivi primo a una gara di atletica a livello regionale e sei stato convocato alle nazionali?
Mah, quanto traffico spostarsi e allenarsi. E poi ti monterai sicuramente la testa, non è correndo che ci si guadagna da vivere.
Riesci finalmente a comprarti una casa?
Mah, tanto sarà da ristrutturare e andrai avanti a pagarla per vent'anni.
Aspetti un bambino?
Mah, hai il mutuo da pagare, non era proprio il momento.
La guerra viene universalmente abolita in tutte le nazioni del mondo e ogni arma viene distrutta?
Mah, e adesso cosa faranno quei poveri militari?
Insomma, metteteci un po' di fantasia: l'importante è rovinare la festa a chiunque sia felice per un qualsivoglia motivo, palesare distaccamento emotivo e sforzarsi di dimostrare razionalmente che non c'è mai un buon motivo per gioire, non veramente.
L'asma è una malattia infiammatoria cronica delle vie aeree (bronchi) [...] Nei soggetti predisposti questa infiammazione provoca episodi ricorrenti di respiro sibilante, difficoltà respiratoria, senso di costrizione toracica e tosse. [fonte: Wikipedia]
àsma ['azma] sf {medicina} malattia caratterizzata da accessi di respirazione difficile. [fonte: dizionario italiano]
Il mio neurone allergico sa benissimo, senza bisogno che glielo ricordi Wikipedia, che l'asma spesso è una reazione sintomatica allergica.
Non vi viene un po' di asma, quando avete attorno una persona allergica alla felicità?
A me sì, evidentemente queste persone mi danno allergia. Vorrei reagire, rispondere, far notare loro in tono acido e con lingua tagliente che a ogni Mah corrisponde una lista di ragioni per le quali Mah andrebbe censurato. Il problema è che qualunque risposta genererebbe un'altra sfilza di Mah, e di asma oltre un certo limite si muore, quindi non mi azzardo.
In un libro che sto leggendo in questo periodo, che si intitola "Donne che corrono con i Lupi" (Clarissa Pinkola Estes), l'autrice, autorevole psigologa Junghiana, afferma che queste persone semplicemente esistono.
Sono come la zanzara in una notte d'estate al mare, come il colesterolo nella panna, come la bolletta alla fine di un mese di riscaldamento.
La soluzione? Ignorarle e, quando possibile, evitarle.
[...]
Ecco, questo era un post di medicina preventiva.
4 ore fa
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