martedì 31 marzo 2009
Meet me in dreamland, come, take my hand
Glarb, sono un po' scioccata, visto che ho rinvenuto la seguente tabella, recante gli appuntamenti prossimi del pianeta, se continua il riscaldamento globale. Ecco cosa succede da +1 a +6 gradi...
+1 -> Fusione dell'Artico - Scomparsa dei ghiacci dal Kilimanjaro - Ritiro dei principali ghiacciai dalle Alpi al Tibet - Inizio della distruzione Grande Barriera Corallina - Estinzione di centinaia di specie - Aumento di numero e di intensità degli uragani - Innalzamento livello del mare con numerosi atolli sommersi, tra cui l'arcipelago di Kiribati con 78.000 persone.
+2 -> Riduzione dell'alcalinità dei mari con la progressiva distruzione del placton e degli organisni con i gusci di carbonato di calcio (il placton è alla base della catena alimentare oceanica) - Calo della crescita delle piante in Europa fino al 30% - Incendi su larga scala in Europa - Fusione dei ghiacciai della Groenlandia - Scomparsa dell'orso polare - Carestie in India e in Pakistan
+3 -> Scomparsa dell'Amazzonia e delle foreste pluvilali - Desertificazione dell'Australia - Superuragani nell'America del Nord - Siccità permanente nel continente indiano a causa del cambiamento dei monsoni - Indo e Colorado in secca - New York e altre città costiere sommerse dall'acqua - Sviluppo delle epidemie in Africa
+4 -> Scioglimento dell'Antartide - Delta del Nilo sommerso dal mare - Carestia in Cina - Migrazioni di massa verso i Paesi temperati come Russia e Europa
+5 -> Espansione dei deserti - Prosciugamento delle falde acquifere - Aumento delle migrazioni di massa - Possibile disgregazione delle piattaforme continentali - Tsunami - Guerre civili e conflitti etnici per le risorse
+6 -> Possibile fuoriuscita di acido solfidrico dagli oceani - Nubi di metano - Avvelenamento della superficie terrestre - Scomparsa di gran parte della vegetazione - Riduzione drastica della popolazione.
Cosa ancora più sconvolgente, la tabella riportava la seguente informazione in fondo: Queste sciagure possono avvenire entro il 2100.
Cioè. Se avete qualcosa di urgente da fare, fatelo adesso!!
lunedì 30 marzo 2009
La vita è solo una, se non ne hai altre di scorta stai in campana!
Il vento? La primavera? L'aria fresca?
Chi può dirlo. Fatto sta che
Nemmeno l'agognato arrivo del Lunedì Mattina è servito a rendermi più malleabile - non mi fate irritare!
Internet funziona al passo di una lumaca zoppa; il mousepad del laptop si è imbizzarrito e il cursore vaga a vuoto per lo schermo, cercando dove fermarsi e ignorando completamente i comandi di chi di dovere (io); una tipa lamentosa mi ha chiamato cercando di ottenere con l'inganno numeri di cellulare e/o indirizzi di posta elettronica dell'intera famiglia (ha rischiato lo sbranamento, anche se non lo sa!); poi leggo notizie provenienti dal panorama socio-politico italiano e ho voglia di migrare. Sì, di nuovo. Stavolta sulla luna, però.
Positività, ci vuole positività - pensiero positivo - ohm - eccetera.
Fingendo che tutto ciò abbia portato dei risultati, mi vengono in mente due cosucce che potrei annoverare nell'eventuale computo delle cose positive.
Mi mancano poco più di 200 pagine a finire Gardens of the Moon che è stato duro da inziare ma adesso sta andando avanti molto bene. Appena finito mi sparo The Graveyard Book e poi mi sa che vado a cercarmi il seguito, prima di dimenticarmi tutto quello che è successo!!
Ah, e sono finalmente riuscita a trovare una foto guardabile da aggiungere al profilo di fbk (infatti è opportunamente sfocata!!) - già che c'ero l'ho infilata anche qui, quanta abilità!!
domenica 29 marzo 2009
Riepilogo settimanale!
1- Odi et amo -> Carme 85, by Catullo;
2- You may have heard of me -> tratto dal romanzo "The Name of the Wind", by Patrick Rothfuss;
3- Sweet dreams are made of this / Who am I to disagree? -> preso dalla canzone "Sweet Dreams (Are Made Of This)", by Eurythmics;
4- I play my part and you play your game -> preso dalla canzone "You Give Love A Bad Name", by Jon Bon Jovi;
5- Do you really want to live forever? -> preso dalla canzone "Forever Young", by Alphaville;
6- When angels cry blood -> preso dalla canzone "Funeral Of Hearts", by HIM;
7- Shall I compare thee to a summer day? -> preso dal sonetto XVIII, by William Shakespeare;
8- Gafur. Un civile? Un talebano? Un terrorista? Un mujaheddin? Soltanto un uomo. -> tratto dal libro "Pappagalli verdi", by Gino Strada (fondatore della ONG Emergency)
Ecco, fatto anche questo. Me ne vado subito, che oggi sono nervosa, prima di prendermela con qualcuno... Bye bye.
sabato 28 marzo 2009
Gafur. Un civile? Un talebano? Un terrorista? Un mujaheddin? Soltanto un uomo.
A volte le definizioni sono negative, inscatolano qualcuno e spesso capita che qualche pezzo rimanga fuori.
A volte, invece, la precisione semantica è indispensabile per comprendere a fondo un concetto.
Per esempio.
In un week end da trascorrere in casa, come uno in cui non ci sono programmi e il tempo è inclemente, può capitare di scoprire che una casa di tre piani più cantina sia troppo piccola per quattro persone.
Ci si ritrova a desiderare che siano tutti fuori di casa, come succede durante la settimana.
Ma poi ci si rende conto di una cosa, la grande verità illumina come il sole di mezzogiorno a ferragosto.
La sensazione trionfale di libertà e respiro non viene data dalla casa vuota in sé. Bensì, dalla casa svuotata!
Ovvero: quale non è la soddisfazione e la goduria infinita di vedere la porta chiudersi alle spalle dell'ultimo membro che lascia l'ovile?
Che poi poco importa se resti a casa e ti tocca rassettare, fare ricerche sui Pellerossa, telefonare all'ambasciata, raccattare i documenti per la dichiarazione dei redditi... oddio, c'è di meglio, però nessuno brontola se metti la musica che piace a te a tutto volume, nessuno ti interrompe perché ha fame e deve mangiare adesso, nessuno cerca le cose senza trovarle a meno che non intervenga tu... eccetera!!
Ce la farò fino a lunedì mattina?!?
venerdì 27 marzo 2009
giovedì 26 marzo 2009
When angels cry blood
A volte dimentico di vivere una vita surreale.
Non è che mi convinco di essere una persona normale, che conduce un'esistenza ordinaria.
No, semplicemente procedo imperturbabile, senza pormi tali fastidiosi interrogativi. Salvo poi, di tanto in tanto, scontrarmi con la realtà che fa rumore come un blocco di granito alto venti metri che improvvisamente imploda e vada in frantumi.
Che il problema, poi, è fermarcisi sopra a riflettere, perché potrei obliare la faccenda, non notarla nemmeno, magari. Ma il mio spirito di osservazione pressoché nullo si ricorda di esistere solo in determinate circostanze, potenzialmente imbarazzanti.
Questo pomeriggio dovevo andare al liceo di Sara, per il colloquio con gli insegnanti - di solito mi limito al tutor di classe, che mi fa un riassunto della situazione.
Me ne ero totalmente dimenticata, così non avevo indosso il mio travestimento numero 15 - mamma che va a parlare con i prof.
Quando me ne sono ricordata era troppo tardi, ero già per strada.
Ho solo potuto constatare con sollievo che:
1- ero truccata;
2- non indossavo i miei anelli rockettari ma anzi, colpo di culo mostruoso: prima di uscire avevo agguantato l'anello tempestato di finti-brillanti-ma-che-sembrano-veri (almeno così mi è stato garantito dalla mamma di Mauro che me lo ha regalato e che non ha ancora del tutto perso le speranze di fare di me una donna per bene);
3- non avevo avuto tempo di mettere lo smalto viola alle unghie della mani;
4- ho recentemente trasferito le spilline I like you, I'll kill you last; Who says I have to be normal e l'immagine di copertina di Once su un'altra borsa.
Come elementi compromettenti rimanevano solo:
1- l'abbigliamento (non terribile, ma non proprio in linea con il travestimento numero 15 - erano le stesse cose che avevo indosso al concerto dei Nightwish: jeans blu, maglia blu lunga con cappuccio e scollatura a V dalla quale emerge top rosso con rose nere - a me piace!);
2- pendente con runa al braccio;
3- orecchini con piccolo cameo rosa e
4- croce al collo legata con nastrino di velluto, veramente dark-goth (quella davvero, ma è bellissima!!)
Quando poi sono stata lì è però saltato fuori anche il libro della Caduta di Malazan con guerriero e spadone in copertina, nonché il notes di Victoria Frances con tizia che perde sangue dalla bocca e nella testa avevo un martellante motivetto (love me like you love the sun / scorching the blood in my vampire heart - HIM, ma almeno questo nessuno avrebbe potuto saperlo)
Il travestimento avrebbe necessitato di un libro tipo L'eleganza del Riccio o Jane Austen e quantomeno un elegante taccuino, oltre che alla soffusa melodia della Primavera di Vivaldi che mi rintoccava elegante da un lobo all'altro del cervello.
Il prof, naturalmente, era uno stoccafisso bacchettone e nonostante tutto non è riuscito a reprimere un buon 5-6 secondi tondi in cui è rimasto basito constatando che affermavo di essere una madre. Mi ero portata appresso il piccoletto, che mi chiamava mamma, come garanzia. Tra un po' mangerà la foglia e vorrà essere pagato un tot. per ogni volta che lo fa.
O mio stimato pubblico, ci terrei a sottolineare una cosa: pur non essendo in possesso di vagoni di autostima, odiando mettermi in mostra e farmi notare e tutto quel che ne consegue, garantisco quanto segue.
Mi faccio un punto di onore di non andare mai in giro vestita in modo sconveniente, che attiri sguardi o possa far dire guarda quella vecchiaccia che si concia come un'adolescente. Non è mai accaduto e mai accadrà.
Tutta la mia immensa colpa sta nel non conformarmi alla classica immagine della sciura Lola e per questo in determinate occasioni necessito di travestimenti!!
Sono surreale perché questo mondo è troppo reale.
Do you really want to live forever?
Dico, ma avete idea della mole di materiale che uno deve scartabellare per ottenere informazioni sulle tradizioni, abitudini, usi e costumi dei Pellerossa (alias Nativi d'America, come ho scoperto, pare che dire Pellerossa si politically non correct) ??
Argh, alla faccia della mia idea di preferire questo argomento a Cristoforo Colombo... E la capa ha pure approvato... Povera me!!
E mi sta pure venendo mal di testa sgrunt.
I play my part and you play your game
Ci sono solo due scelte possibili:
1- trovarmi una testa di ricambio;
2- allungare a dismisura le giornate.
A quanto mi dice il mio consulente, qui a fianco, di nome Archimede Pitagorico, entrambe le opzioni sono da lungo tempo oggetto principe dei suoi studi e delle sue ricerche, addirittura hanno la precedenza sull'invenzione del tostapane a propulsione atomica che lancia la fetta tostata a farsi un giro attorno al globo prima di farla delicatamente scivolare sul piatto già imbevuta di ottimo succo d'acero canadese spremuto direttamente dalla foglia in Quebec.
Ho troppe robe da fare e a cui pensare, se sto in ozio sclero ma ho bisogno di pensare, per fare alcune cose e di pensare a lungo, anche.
Altre robe non necessitano di troppa cerebralità da parte mia e vengono più facili, magari però non sono altrettanto importanti/urgenti e allora mi secco perché ho l'impressione di perdere tempo e di non dedicarmi alle cose veramente importanti.
Ma quando mi ci dedico mi accorgo che devo riflettere e pensare e non fare altro nel frattempo e allora sclero di nuovo e siamo daccapo.
Non mi hanno inserito il componente che consente di fare una sola cosa alla volta, non riesco a chiudere tutte le porte lasciandone aperta solo una, vado in cortocircuito.
E il difetto di fabbricazione salta fuori in tutta la sua luminosa esistenza: vado in corto anche continuando a saltarellare da un impegno all'altro, reputando questo troppo poco importante - quello troppo cerebrale, c'ho bisogno di pensarci su - eccetera eccetera ad libitum.
Uaaaargh!!
mercoledì 25 marzo 2009
Sweet dreams are made of this / who am I to disagree?
I travel the world and the seven seas / everybody is looking for something.
Ehe, non ho potuto evitare di proseguire con la citazione-titolo, un verso tira l'altro in certi casi!
In questi giorni mi sto lambiccando per trovare un argomento idoneo alla seconda storiella da inserire nella collana "Imparare è un'avventura", sono proprio a terra, accidenti!!
Considerato che deve trattarsi di un tema concreto, qualcosa che i bambini abbiano già come minimo orecchiato a scuola, non posso mettermi a scrivere scemenze fantasiose e basta. Devo per forza infilare anche qualcosa di serio e di reale, una cornice reale nella quale inserire i miei eroi.
Per ora ho pensato a:
1- Cristoforo Colombo e viaggio in America (temo verrebbe una cosa lunghissima e probabilmente mi servirebbe un mese solo per raccogliere informazioni);
2- La vera storia di San Nicola/Babbo Natale
(però nelle classi italiane adesso ci sono un mucchio di stranieri, non mi piace tantissimo questa idea);
3- I Pellerossa (abitudini di vita, problemi con l'uomo bianco, etc)
Al momento quella che mi ispira di più è la numero tre, ma non mi ci sono ancora messa, anche perché prima è necessario che accumuli io stessa un po' di sapere in proposito.
In conclusione, ogni volta che mi metto alla tastiera, finisco per scrivere roba mia e ai poveri, teneri virgulti non penso più.
martedì 24 marzo 2009
You may have heard of me
Citando il mio fratellino metallaro, direi che non si può mica cominciare a lavorare a freddo così presto la mattina, e quindi intanto che lui fa i test su fbk, io scrivo l'ennesimo inutile post di questo blog.
Anche perché tanto, per la prima mezz'ora in cui il pc è acceso, non fa altro che mettermi di fronte con estrema spocchia alla sua presunta superiorità.
E' un continuo pop up, per avvisarmi di quanto è bravo e di quante robe sa fare.
Ho risolto i problemi del pc, clicca qui per scoprire come ho fatto - ma cosa me ne frega a me, è il tuo lavoro, fallo e sta' zitto, no?
Impossibile ricollegare le unità di rete - aha, prima mi dici io ho risolto i problemi, adesso, perché non riesci a fare una cosa, mi vieni a dire è impossibile? Troppo comodo!
Ho completato lo smart update - bravo, che cribbio è lo smart update? No, non te lo chiedo, non te la do la soddisfazione.
Ho aggiornato l'antivirus - meglio per te, guarda che se ti becchi un virus sei tu che esplodi, mica io.
Poi, ogni tanto, se ne salta fuori con esplora risorse ha smesso di funzionare - clicca qui per risolvere il problema - ci risiamo, l'uso della prima persona è sparito. Non sarebbe più onesto dire ho toppato, mi si è impallata l'applicazione, momento che te la ripristino.
Computer spocchioso e rompiballe.
lunedì 23 marzo 2009
Odi & Amo
AMO | |
L'odore delle frittelle alle fiere | Il profumo del pane appena sfornato |
L'odore del caffè bruciato | Il profumo della legna che brucia |
Il rumore del martello pneumatico fuori dalla finestra | Il fischio del vento fuori dalla finestra |
Il fischio del tram per la strada | Il silenzio delle cime innevate |
Le cartacce per terra | Il melo in fiore |
Le scritte "Gigi è stato qui" sul muro di Berlino | Le sfumature del mare |
Lo zucchero | Il sapore della pizza |
La barbabietola rossa | Una fetta d'anguria |
Via Padova a Milano | La Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche di Berlino dopo il tramonto |
La cantina della mia prima casa a Milano | Il Duomo di Milano in una notte limpida |
Fare jogging | Pattinare sul ghiaccio |
Riordinare la scartoffie | Andare in bicicletta |
Firmare i voti brutti dei miei figli | Scrivere |
Leggere le notizie sul giornale | Leggere un bel romanzo |
Guardare 007 da quando lo interpreta Daniel Craig | Guardare un bel film d'avventura |
Ascoltare Masini | Ascoltare i Nightwish |
La mia bocca | I miei capelli |
Le mie gambe | La mia pelle |
Le persone che fingono | I miei amici |
Quelli che non mi prendono sul serio | Le persone che mi conoscono tanto bene da indovinare il regalo giusto |
Aprire gli occhi | Sognare |
Adeguarmi | Inventare |
Dipendere da qualcuno | Cavarmela da sola |
domenica 22 marzo 2009
Riepilogo settimanale!
Orsù, dunque, bando agli indugi.
1- Twinkle, twinkle, little star -> filastrocca per bambini;
2- When I was young I was a fool. So wrap me up in dreams and death -> preso dal racconto "The Fairy Reel", contenuto nella raccolta "Fragile Things", by Neil Gaiman;
3- The Truth Beneath The Rose -> titolo di una canzone dei Within Temptation;
4- I tied myself to the wheel -> preso dalla canzone "The Siren", by Nightwish;
5- Stories don't make you bleed -> preso da "Gardens of the Moon", by S. Erikson;
6- Anywhere you go, let me go too -> preso dalla canzone "All I Ask Of You", parte del musical "The Phantom of the Opera" (parte rommmantica con Raoul & Christine)
E anche per oggi la consueta pratica si è degnamente conclusa. Alla prossima, entisuasmante settimana, ricca di avvincenti citazioni, oh yeah!
venerdì 20 marzo 2009
Stories don't make you bleed.
Provate a immaginare una grande diga che cede. Disastro. Ettolitri ed ettolitri di acqua - ma che cosa dico ettolitri: molto ma molto di più! - che fluiscono e strabordano e allagano e invadono, infiltrandosi in ogni remoto angolino di spazio disponibile, inglobando tutto e tutti al loro passaggio.
Okay, non che io abbia mia visto una diga che cede (1. per fortuna; 2. probabilmente non sarei qui a raccontarlo), ma più o meno è così che me la immagino: una inverosimile quantità d'acqua che travolge con violenza ogni cosa.
Quando il bacino o il lago da cui proveniva l'acqua si è esaurito fino a un livello tale per cui il liquido smette di rovesciarsi fuori impazzito, restano comunque dei rigagnoli che si fanno discretamente strada tra i detriti lasciati dalla sorella maggiore, l'Inondazione.
Bene, ora che avete chiara la scena, potete anche tornare alle vostre faccenduole - ehe.
Perché era solo per dire che mi sento un po' come il lago che era trattenuto dalla diga infranta. Ho scritto un sacco in pochi giorni, inondando Word di parole e parole (giustappunto), occupando pagine et pagine.
E adesso...
Adesso qualche rigagnolo di ispirazione e voglia di scrivere continua a cercare la propria strada verso un foglio bianco.
Una specie di ultimo rigurgito, anche se fa schifo (d'altronde c'è chi sostiene che scrivere sia come uno starnuto e venga da dentro, quindi in teoria anche un rutto va bene, e magari è la volta che a sentirmi pronunciare cotanta perla di saggezza qualche lungimirante editore decide di pubblicarmi baciandomi i piedi).
C'è uno di questi rivoletti che scroscia e sciacquetta sussurrando a più riprese, Biancaneve... Biancaneve...
Ho come l'impressione che presto rutterò un racconto imperniato su Biancaneve, attenti a voi!
I tied my hands to the wheel
giovedì 19 marzo 2009
The Truth Beneath The Rose
Sì, lo so che morite dalla voglia di sapere come vengono gestite le code agli sportelli del comune a Berlino, o come pronuncia il mio cognome la segretaria del mio dottore, o di come ho sbagliato di cento unità un calcolo nei compiti del mio nanerottolo di terza elementare...
Invece stasera farò qualcosa di diverso, visto che ho prosciugato l'ispirazione scrivendo quasi due capitoli in poche ore!
Stasera si va di testi musicali, partendo proprio da The Truth Beneath The Rose, dei Within Temptation:
Give me strength to face the truth
The doubt within my soul
No longer I can justify
The blood shed in his name
Dammi la forza per affrontare la verità
Il dubbio dentro la mia anima
Non posso più giustificare
Il sangue versato nel suo nome
Is it a sin to seek the truth, the truth beneath the rose?
Pray with me so I will find the gate to Heaven's door
I believed it would justify the means
It had a hold over me
E' un peccato cercare la verità, la verità nascosta sotto la rosa?
Prega con me e troverò i cancelli del Paradiso
Credevo che avrebbe giustificato i mezzi
Mi aveva in suo potere
Blinded to see
The cruelty of the beast
Here is the darkest side of me
(Forgive me my sins)
The field of my dreams
Deceived all I have seen
Forgive me for what I have been
(Forgive me my sins)
Ero cieca non vedevo
La crudeltà della bestia
Ecco il mio lato oscuro
(Perdonami per i miei peccati)
I miei sogni
Hanno mistificato tutto quello che ho visto
Perdonami per quello che sono stata
(Perdonami per i miei peccati)
Pray for me 'cause I have lost my faith in holy wars
This paradise denied to me 'cause I can't take no more
Prega per me perché ho perso la fede nelle guerre sante
questo Paradiso mi è negato perché non ne posso più
Has darkness taken over me
Consumed my mortal soul?
All my virtues sacrified
Can Heaven be so cruel?
L'oscurità mi ha sopraffatto
Ha consumato la mia anima mortale?
Tutte le mie virtù sacrificate
Può il Cielo essere tanto crudele?
I believed it would justify the means
It had a hold over me
(Forgive me my sins)
Blinded to see
The cruelty of the beast
Here is the darkest side of me
(Forgive me my sins)
The field of my dreams
Deceived all I have seen
Forgive me for what I have been
(Forgive me my sins)
Credevo che avrebbe giustificato i mezzi
Mi aveva in suo potere
Ero cieca non vedevo
La crudeltà della bestia
Ecco il mio lato oscuro
(Perdonami per i miei peccati)
I miei sogni
Hanno mistificato tutto quello che ho visto
Perdonami per quello che sono stata
(Perdonami per i miei peccati)
I'm hoping, I'm praying
I won't get lost between two hearts
Follow a sin
The truth lies in between
Spero, prego
Di non smarrirmi in mezzo a due cuori
Seguo un peccato
La verità sta nel mezzo
Give me the strength to face the wrong that I have done
Now that I know
The darkest side of me
Dammi la forza di affrontare il male che ho commesso
Ora che conosco
Il mio lato oscuro
How can blood be your salvation
And justify the pain
That we have caused throughout the times?
Come può il sangue salvare
E giustificare il dolore
Che abbiamo causato nel tempo?
Will I learn what's truly sacred?
Will I redeem my soul?
Will truth set me free?
Imparerò qual è la preziosa verità?
Riscatterò la mia anima?
La verità mi renderà libera?
Blinded to see
The cruelty of the beast
Here is the darkest side of me
(Forgive me my sins)
The field of my dreams
Deceived all I have seen
Forgive me for what I have been
(Forgive me my sins)
Ero cieca non vedevo
La crudeltà della bestia
Ecco il mio lato oscuro
(Perdonami per i miei peccati)
I miei sogni
Hanno mistificato tutto quello che ho visto
Perdonami per quello che sono stata
(Perdonami per i miei peccati)
mercoledì 18 marzo 2009
When I was young I was a fool. So wrap me up in dreams and death.
Lo stato di trance catatonico che mi accompagna da settimana scorsa ha portato il primo frutto.
Ieri sono andata come sempre a scuola alle 4.00 per prendere Luca. Al martedì lo accompagno subito dopo a break-dance, nel palazzo attaccato alla scuola e ieri anche Vincent è andato con lui.
Ho visto l'Ale e le ho offerto di andare a prendere un cappuccino insieme, alla Bio- Bäkerei dall'altra parte della strada. Lei ha accettato il mio invito, così intanto che io portavo Luca e Vincent a break-dance lei recuperava i suoi frugoletti. Non è che avesse un sacco di tempo a disposizione, ha giusto acconsentito per farmi un po' compagnia intanto che aspettavo che la lezione finisse.
Appuntamento alla Bäkerei.
Dove mi accorgo con orrore di non avere un soldo nel portafoglio. Come si fa a invitare qualcuno a prendere un cappuccino e poi dirgli "beh, paga tu che non c'ho soldi"???
Fortuna che l'amicizia tutto puote, e lei si è messa a ridere quando l'ho avvisata.
Solo che, quando si è ritrovata davanti al banco a dover pagare due cappuccini e due brioche per i bambini si è accorta di non avere soldi ed è dovuta correre in banca a prelevare!!
Insomma.
Trance catatonico imperterrito.
Svegliatemi, ma dolcemente per favore.
lunedì 16 marzo 2009
Twinkle, twinkle little star
1. Il Palco - Notare la barca sulla sinistra e l'enorme ancora sulla destra!
2. Va beh, fuoco sull'ancora!
3. Marco (basso), Jukka (batteria), Anette (voce)
4. 7 Days to the Wolf - fiammate dal palco (non so se era la prospettiva, ma mi parevano più alte, forse in questo scatto si stanno esaurendo!)
5. Saluti finali - buuu-huuu finito!
domenica 15 marzo 2009
Riepilogo!
Citazioni, comunque:
1- Non è vero che la vita è una stupidaggine dopo l'altra: è sempre la stessa che si ripete -> preso da "L'agenda di Murphy 2001";
2- Another one bites the dust! -> dall'omonima canzone dei Queen;
3- Lead me astray to dreamer's hideaway -> preso dalla canzone "The Poet and the Pendulum", by Nightwish;
4- London, 10th - 12th march 2009 -> non è una citazione, ma suppongo ci fossero ben pochi dubbi in proposito!!
A domenica prossima!
venerdì 13 marzo 2009
London, 10th - 12th march 2009
Ok, so.
Where do I start to tell you how incredibly amazing, awesome and super-cool it was?
I’ve been thrilled since the plane landed in Great Britain…
***
Oh, my God. I’m here. I mean, really.
There’s the custom, the signs say Entering U.K. Show passport, please.
I mean. I am really here, I have really done this.
I’m in Great Britain! There’s English people, here. They speak English, pay with pounds, drive on the left side of the road… alright, I gotta be careful here, otherwise I’ll end up run over at least once before Thursday.
Oh, my God, here we go. We’re in London.
Look at the houses, they look so British, don’t they?
Oh, God, I love this place.
Look at the signs, at the ads, at the shops… I can actually understand all of them, isn’t that amazing?
How cute, the bus driver calls every stop, oh my God, everybody here must be English, I’ll just pretend I’m one of them, just going home after a short trip to the continent. Yes, I can do that. Perhaps they’ll tell I’m not a proper English, but they’ll never be able to spot out that I’m Italian. No way. They can’t get it from my accent, that I know for sure. Plus, I’m not talking. And as for my look… well, I don’t really look Italian, do I?
So, I’m just one of them and…
Ehi, ti è arrivato un messaggio! Ciao!
Ok. Right. Now everybody knows I am not one of them. Just leave it, who cares?
Oh, my God, look at the cabs! I’m going to take one.
Oh, my God, oh, my God, oh, my God!
I’m hyperventilating here and my imaginary friend is totally overwhelmed. Ah, ah, who cares? That’s his job, isn’t it.
Beker Street, for God’s sake! This is like living in a novel.
Oh, my. I love this place.
I don’t want to go back.
I want to stay here and live here and speak English and read a newspaper actually understanding what it says and drive on the left side of the street… ooopsy, I’d better be careful, or I’ll really get run over before the end.
Here’s my cab. Hey, look at the taxi driver, he’s so British, hear the way he says Chester waaaaaay… I love that! And he does look a bit like Paul McCartney, doesn’t he.
Can you see that? That’s Oxford Street, then Hyde Park and … what’s that? Might be a theatre, or an opera, I don’t know. It’s beautiful, though. There! Look! That’s the London Eye!
I’m gonna die, I’m over-excited.
Here we are, thanks a lot.
Hey, why did he have to say Auf Wiedersehen?!
Anyway. here I am.
I’m so thrilled, so crazily excited of being here, I’m no longer sleepy, I could stand up all night long, I could… Ok, maybe I’ll take a little nap, after all.
What am I doing tomorrow, before the gig? Where am I going? Don’t want to see anymore of Buckingham Palace, Tower of London, British Museum and so on. Already done with that stuff.
Sleep, now! Cm’on, you’re gonna have a terrible head-ache if you don’t.
Okay, I’ll sleep now.
What about going to see a little bit of Soho? Carnaby Street and so on…?
Sleep!!
Right. Sleep.
***
A few hours later.
I’m awake. I’m in London. Tonight I’m going to see NW live. And that’s going to be just a little umbrella in my cocktail. I am actually in London, the city I helplessly fell in love with when only 14. It was love at first sight, if ever a human being can fall in love with a city.
You’ve slept about 4 hours. Won’t you take another, let’s say 120 minutes of sleep, at least? Please?
Right. Don’t wanna a head-ache at the gig, after all.
***
Hardly 90 minutes later.
Ok, I can’t stay in bed any longer, I have to take a look outside.
I’m walking, I’ll try the tube later, I want to see around.
God, this place’s amazing. Look at the people, they do look totally British, look at that woman, at her violet tights! And she’s wearing a neat, I’m a businesswoman black skirt on them! Not even in Berlin would people dare that much!
Here we are, Waterloo Station.
I’m having a coffee and I’ll buy a bottle of water as well. I can feel the head-ache approaching. That’s not fair, I’m not used to all of this. Too many exploding inputs, my eyes are getting crazy trying to watch everywhere and memorize every detail. My blood is pumping so hard I hope I’m not having a heart-attack here on this bridge.
Oh, God, can you see river Thames? It’s huge, and so large, you can actually say it’s a river. Looks much more like one, than the Spree in Berlin, let alone Navigli or Lambro in Milan.
Look left! Houses of Parliament, Big Ben, London eye… let’s take a picture of that.
Ok, look right.
Hey, I know that dome, it must be Saint Paul’s Cathedral.
God, it’s hot out here.
Let’s go on, you cannot bloody stand on this bridge for forever.
Covent Garden is just a few minutes walk ahead.
Isn’t that cool? Look at the flowers hanging from the lamplights! How do they manage to keep fresh flowers on every lamplight of this area? English gardeners!
Alright, I know what I’m looking for, don’t I. They must be having one round here… There you are! I’m buying one, that’s the perfect present for Sara, a T-Shirt reading My mum went to London and all I got was this lousy shirt. I love that.
Oh, My God: the salesman speaks english, I can actually understand everything he says, I’m not just standing here trying my best guess! I love this place!
Let’s go on.
I’m hopping on a bus, God, can you figure that? A big, red, London bus! Down New Oxford Street to meet Paolo and have lunch together. Fish & Chips, that’s what I’ll have. I am doing that. I am in London. I am sitting on a big, red bus, I’m having fish and chips at the pub, I’ll see NW tonight.
Oh, my God. This is too much for me. I’m going to die before all this is over. My head-ache is getting worse. Damn it.
I’ll probably have that nice little walk in Soho and then go home to rest a bit before the gig.
Oh, and I absolutely need to buy a toothbrush, since I forgot mine at home.
Right, I’m on my way. Cool, it’s not even 3.00 pm and I already bought presents for those at home (little bus & taxi for Luca and a key-hanger reading I’m not weird, I’m gifted for Ale). I’m smart.
Right. So. Cool.
I’d better go home, take a head-ache pill and try to sleep a little bit. I want to enjoy the gig tonight. For Christ’s sake, that’s why I’m here, am I not?
***
1 hour later
Right. Game plan. I’m supposed to meet Dean and Dave at Brixton at about 6.00 – 6.30 pm. I’m just in time to learn about my bus. Is that not amazing? When I asked my friend whether I could sleep over I did not know that he lives at about 10 minutes bus-ride from Brixton! There are three buses stopping every 6 – 10 minutes all night long right at the end of his road!
Oh, God. That’s it, isn’t it?
I’m going to see NW, to actually see and hear them, I’ll stand in the same place as they will, I’ll clap my hands and jump and shout or whatever I’m supposed to do. Yeah. I’m hyperventilating a bit, here. I just hope I can see Tuomas alright. The others I can just hear, plus they are going to hop here and there around the stage. But him, I definitely want to see, watch and look at him. No, I’m not going to stare at him with saliva dropping from the corner of my mouth. Definitely not. I’m quite sure about that.
Okay Brixton: here we are!
Gosh, it’s confusing here. How the hell are we ever going to meet and recognize each other? We only shared a couple of crappy pictures on fbk. Well, I should still have some money in my mobile phone. In case I do not see the two of them I’ll just call and ask them to wave their hands or something.
Good, phone’s ringing. But… what? It’s Mauro! Oh great, he just needs to babble around and my credit on the phone is getting low. But I cannot tell him Sorry love but I’d better save money in case I need to call the two guys I’m going to the concert with. Or can I. No. I cannot. I must hear him and babble something back myself.
Ok, done.
I hope there’s money left on the phone.
We finally meet, waving our hands while on the phone, as I thought. Fine, let’s go.
Good, I’m starting to be real thrilled now. I mean, really!
We get there after a two minutes walk and, God, that’s not our queue, is it? It is. It goes all around the building. Gosh, this is a queue. After all, we are in England.
One hour and a half later we’re in. We’re in, we’re in!!
This place is amazing, honestly. There are marbles, and white columns and balconies…
Four girls are moving like crazy on the stage, singing and trying to warm up the public. Well, they’re not doing exactly a good job, are they?
After them, Pain come on the stage and that’s definitely an improvement.
This place is getting crowded. And I get more and more thrilled, I really am!
Pain exit the scene…
Guys are hopping on the stage, getting it ready for NW.
Hey, this guy here in front of me is too bloody tall. I can’t see properly, we need to shift a little bit on the right… there. Perfect. Because keyboards are being placed on the left side of the stage. Exactly. I am going to actually see Tuomas from head to foot. Well, maybe not right to foot. There’s a boat on the stage and his keyboards are inside it. And there’s also a huge anchor at the right side of the stage. Cool, I bet this comes from The Islander.
Finally! There they are, right in front of me. Oh my God, they’re so close!
The gig starts, first song is 7 Days to the Wolf and when Anette sings Light a fire, feast fire is actually springing out of the stage towards us, I can feel the warmth on my face! As if I needed it. I feel hot, I bet I’ve been shouting and singing along without even realizing it.
Hey, it’s one cool song after the other, I know them all, I just forget some words here and there. It’s so bloody good anyway! No, it’s not good, is great and even more than that. I cannot even hyperventilate any more, I’m too damned into it.
Shiny red stripes of paper are falling down the ceiling. Yes, the answer is yes, of course I took one home.
When they play Nemo they pour white foam, that looks like snow, onto us.
There are fires on the stage, fireworks and sparkling lights. God, I love all that. They’re good, they really are. And Anette is awesome.
It’s hot, I’m sweating, I hope I do not stink too much. From time to time they blow fresh air towards us. Thanks.
After I wish I had an angel they leave, it’s over.
God it was good.
My ears buzz and I bet I lost my voice, but it’s too noisy around me, I can’t really tell. I wait till I’m outside. Well, yes I did. I lost my voice. After spending three weeks in February trying to recover it. I must have said that out loud, cause Dean is telling me That means you had the night of your life, doesn’t it? Yes I did, I’d like to scream, but my voice fails me. Anyway.
I am so thrilled I know I am not going to sleep when I get home. It was great and even more.
The guys wait with me at the bus station till my bus comes, then we wish each other good night and that’s it.
***
Last day in London
Alright, first I’ll take a shower. I did not do that yesterday night because the woman who lives here was sick and sleeping, did not want to wake her up. But I do need a shower. I sweated like hell.
What am I going to do today? First I’ll check where the bus to the airport stops, so I’m not gonna miss it in the afternoon. Then I want to go and see Camden.
As I complained about Carnaby Street not being as I remembered it, Dean said I had to go and see Camden instead. I’ll give it a try.
When I’m there, I am not disappointed at all. Not at all! This place is like a gothic heaven, it reminds me of Diagon Alley in Harry Potter stories! My eyes cannot see enough of it, they simply cannot. I spend three hours there, not even realizing it and I finally stop in front a shop with crazy T-Shirts that read, for example, I have not a drinking problem. I drink, I get drunk, I pass out. No problem.
God, my feet hurt, I must have blisters somewhere down there.
I suddenly feel tired.
That’s it, isn’t it? It’s over. My fabolous, gorgeous two days off in London are over. Must head home.
Right. I still have a few coins in my pocket. They are not going to give me back euros anyway. I’ll buy something to eat. What can I afford? A little, round bread with raisins in it and too much sugar on it. I am not supposed to eat wheat flour, but they’re not selling anything else, are they? It tastes great, how can that be possible, I normally don’t like sugary things. Might possibly be because I barely ate anything since my fish and chips yesterday at noon. Just a couple of crumbled spelt grissini and a thin slice of carrot cake. Which proves my point: I could live out of music and air. And a few drops of Evian. Yeah, I must confess I bought a couple of bottles of water.
Heading to the airport I suddenly feel completely worn out.
Might it be the adrenalin is over? Probably. Which means I’m gonna sleep for the next two days.
See you then.
martedì 10 marzo 2009
Lead me astray to dreamer's hideaway
The end.
The songwriter's dead.
The blade fell upon him
Taking him to the white lands
Of Empathica
Of Innocence
Empathica
Innocence
"HOME"
The dreamer and the wine
Poet without a rhyme
A widowed writer torn apart by chains of hell
One last perfect verse
Is still the same old song
Oh Christ how I hate what I have become
Take me home
Getaway, runaway, fly away
Lead me astray to dreamer's hideaway
I cannot cry 'cause the shoulder cries more
I cannot die, I, a whore for the cold world
Forgive me
I have but two faces
One for the world
One for God
Save me
I cannot cry 'cause the shoulder cries more
I cannot die, I, a whore for the cold world
My home was there 'n then
Those meadows of heaven
Adventure-filled days
One with every smiling face
Please, no more words
Thoughts from a severed head
No more praise
Tell me once my heart goes right
Take me home
Getaway, runaway, fly away
Lead me astray to dreamer's hideaway
I cannot cry 'cause the shoulder cries more
I cannot die, I, a whore for the cold world
Forgive me
I have but two faces
One for the world
One for God
Save me
I cannot cry 'cause the shoulder cries more
I cannot die, I, a whore for the cold world
"THE PACIFIC"
Sparkle my scenery
With turquoise waterfall
With beauty underneath
The Ever Free
Tuck me in beneath the blue
Beneath the pain, beneath the rain
Goodnight kiss for a child in time
Swaying blade my lullaby
On the shore we sat and hoped
Under the same pale moon
Whose guiding light chose you
Chose you all
"I'm afraid. I'm so afraid.
Being raped again, and again, and again
I know I will die alone.
But loved.
You live long enough to hear the sound of guns,
long enough to find yourself screaming every night,
long enough to see your friends betray you.
For years I've been strapped unto this altar.
Now I only have 3 minutes and counting.
I just wish the tide would catch me first and give me a death I always longed for ".
"DARK PASSION PLAY"
2nd robber to the right of Christ
Cut in half - infanticide
The world will rejoice today
As the crows feast on the rotting poet
Everyone must bury their own
No pack to bury the heart of stone
Now he's home in hell, serves him well
Slain by the bell, tolling for his farewell
The morning dawned, upon his altar
Remains of the dark passion play
Performed by his friends without shame
Spitting on his grave as they came
Getaway, runaway, fly away
Lead me astray to dreamer's hideaway
I cannot cry 'cause the shoulder cries more
I cannot die, I, a whore for the cold world
Forgive me
I have but two faces
One for the world
One for God
Save me
I cannot cry 'cause the shoulder cries more
I cannot die, I, a whore for the cold world
"Today, in the year of our Lord 2005,
Tuomas was called from the cares of the world.
He stopped crying at the end of each beautiful day.
The music he wrote had too long been without silence.
He was found naked and dead,
With a smile in his face, a pen and 1000 pages of erased text."
Save me
"MOTHER & FATHER"
Be still, my son
You're home
Oh when did you become so cold?
The blade will keep on descending
All you need is to feel my love
Search for beauty, find your shore
Try to save them all, bleed no more
You have such oceans within
In the end
I will always love you
The beginning.
Read The Pit and the Pendulum, by E.A. Poe
Leggi Il Pozzo e il Pendolo, di E.A. Poe
lunedì 9 marzo 2009
Another one bites the dust!
Okay, è ufficiale. Vengo davvero da un altro pianeta.
Non è per proseguire con l'inverconda passerella di moda & accessori. Giuro che non lo faccio apposta.
Se qualcuno di passaggio sa come si fa a uccidere - o quantomento sedare - un gene ribelle, sarebbe tanto gentile da rivelarmelo?? Nella fattispecie, trattasi di gene appartenente al fenotipo vichingo-con-capello-rosso. Mi piacerebbe proprio sapere quale delle mie antenate ha fatto il danno.
Premetto che non ho assolutamente niente contro detto fenotipo.
Trovo un po' irritante, tuttavia, che il suo gene caratteristico compaia di straforo quando nessuno glielo chiede.
Un esempio discreto sono le lentiggini che mi spuntano in faccia in estate, quando prendo il sole. Nonostante tutto, si tratta di un fenomeno in sordina, visto che la pelle si scurisce quel tanto che basta a renderle visibili solo a un occhio attento. Anche i riflessi rosso intenso che sbarluccicano sulla mia chioma altrimenti color castano scuro (e che mi rendono l'imitazione di una castagna d'ottobre) sono tollerabili, nulla da dire.
Ma perché, mi domando e chiedo, perché non sono libera di farmi una tinta ai capelli? Chiaro che uno può anche vivere senza, ma io mi diverto e non ci sarebbe nulla di male se potessi scegliere il colore!! Infatti, a meno di utilizzare il nero-black-schwarz che copre tutto, qualunque altra cosa io tenti di fare il risultato è identico: ROSSO!
Ho provato a farmi le meches bionde? Rosso! Ho provato oggi a farmi degli schizzi viola, era da parecchio che mi stava qui di provarci... ROSSO!! Certo, la ciocca rosso-punk che mi sono regalata l'estate scorsa è stato un successo... e chissà come mai?!
domenica 8 marzo 2009
Non è vero che la vita è una stupidaggine dopo l'altra: è sempre la stessa che si ripete.
Posso dirlo? Sto subendo un momentaneo calo di fantasia, ahimè. Ovvero, non so a quale evento idiota della mia luminosa carriera appigliarmi per scrivere un nuovo post questa sera.
E' vero che la settimana passata ho scritto e corretto una discreta quantità di pagine e quindi si potrebbe ragionevolmente pensare che io abbia dato fondo alle riserve di creatività.
Ma ciò non corrisponde a verità. Non questa volta, almeno.
Ho corretto "La Luce dell'Acqua", che ormai sapevo a memoria e ho dovuto farmi trovare gli ultimi errori da altri perché io vedevo ormai solo una sequela di parole sbadigliose con un gatto pazzo che saltava fuori all'improvviso di tanto in tanto.
A quale creatività avrei dato fondo, in questo caso? Zero, proprio no.
Ho poi scritto credo tre capitoli di Stirpe di Drago, ma erano sbrodolosi e romanticosi, non mi hanno richiesto precisamente un grande impegno.
Pertanto il quesito rimane: perché mai non mi sento ispirata? Dov'è la mia musa (preferirei dire il mio muso, ma suona malissimo)? Deh, ridatemi la fantasia! Questo crudel mondo mi rubò ciò a cui maggiormente io tenni. La mia bicicletta. E non una volta. Di più!
Ma sto divagando, parlavamo di fantasia, creatività, immaginazione, ispirazione & similia. Andata, ciùss, via, fuori dalla finestra. E manco gliene importa che piova, a quella, non torna.
O incauti lettori e viandanti dispersi in un internet café che non sapete come ammazzare il tempo in questa squallida domenica sera (ma almeno siete fuori, in un locale, non tristemente appollaiati su una seggiolina blu dalla stoffa sdrucita davanti al monitor di un PC che sta insieme con le matitine colorate nell'hard disk - e non dico altro). La situazione è già sufficientemente esplicita senza necessità ch'io la favelli ulteriormente.
E per non aver nulla da dire, sto post è davvero troppo lungo.
PS. By the way: quella lì che se ne va a zonzo in spalla a un delfino sarebbe la mia ispirazione - torna indietro, malnata!!
Riepilogo!
Presentiamo subito questo benedetto riepilogo dei titoli/citazioni!
Ecco qua:
1- Nevermore! -> tratto dal racconto "The Raven", bu E.A.Poe (leggetelo!);
2- Water, water, everywhere / nor any drop to drink -> tratto dalla ballata "The Rhyme of the Ancient Mariner", by S.T.Coleridge (stupenda!);
3- What if I only had one more night to live? -> tratto dalla canzone "The Wayfarer", by Nightwish;
4- Rimase come un fantasma e non si mosse -> preso dal romanzo "Narciso e Boccadoro", by Hermann Hesse (intorno ai 16-17 anni l'ho letto diverse volte e mi piaceva molto, ma non ricordo quasi niente, ahimè!);
5- These five words I swear to you -> tratto dalla canzone "I'll be there for you", by Jon Bon Jovi (*sospiro*);
6- Ho milioni di idee e conducono tutte a morte certa -> tratto dal film "Guida galattica per autostoppisti" (buffo!!);
7- Che cos'è questa vita al di là della forma che pervade le forme? -> preso dalla citazione inziale di "Va' dove ti porta il cuore", by Susana Tamaro (a sua volta preso da un sacro testo dello shivaismo kashmiro - e siamo gente dotta, noi!!)
Piaciuto? Divertiti? [...] Il solito silenzio di tomba mi suggerisce che, qantomeno, nessuno si è annoiato - e sono successi!
sabato 7 marzo 2009
Che cos'è questa vita al di là della forma che pervade le forme?
Visto che il tema fashion & style fornisce alla creatività ampio spazio di manovra, proseguiamo nel nostro cauto incedere attraverso le impervie strade della personal care. [...] Cauto incedere come quello di un caterpillar? Ma si può sapere chi l'ha fatto entrare, questo qui? Fuori, lasciami lavorare!
Dopo aver investigato - dicevo - su abbigliamento & scarpe, affrontiamo un tema caro alle donne: la cura della persona.
Ma avete visto i chilometri di esposizione di creme-precreme-dopocreme-olii-paste-gel-etc.?
Oserei dire che non c'è l'imbarazzo della scelta, è un'impresa pressoché impossibile!
Cosa si può fare, se non andare a caso, a intuito, a sensazione?
Sempre che uno voglia servirsi di questa generosa offerta del mercato, chiaramente.
Confesso che persino io mi sono lasciata incantare dalle centinaia di scatolette, scatoline, vasetti, tubetti, bustine di mille colori, mille nomi e mille promesse! Sono addirittura stati capaci di farmi dimenticare che, proveniendo io da un altro pianeta (ignoto), la mia pelle difficilmente è compatibile con la chimica proposta in bustina sulla Terra.
Il mio cuore ha così accelerato i battiti, di fronte alla 10 multieffekt Maske!
Cosa chiedere di più a una maschera per il viso?
Quelle cose appicciose che le donne mature si spalmano in faccia spaventando a morte l'incauto sbirciatore?
Nei manuali del fai-da-te naturale e bio-etico ho trovato fior di ricette a base di yogurt e müsli... ma che dire? Se mangio una cucchiaiata di müsli vado in shock anafilattico, se me lo sparpaglio sulla faccia probabilmente muoio d'asfissia. Mi sono perciò gettata sulla 10 multieffekt, così, per gradire.
E quale non è stata la mia sorprsa (e il mio totale scorno) quando mi sono ripulita con il batuffolino di cotone, scoprendo una pelle che se fosse stata sotto il sole sardo per dieci giorni senza protezione solare sarebbe stata meno rossa?!
Okay, niente müsli e niente multieffekt per il mio visino, lo teniamo al naturale che è meglio.
Però un piccolo successo l'ho avuto con i patch anti-pickel.
Dietro a cotanto altisonante nome, altro non si nasconde che un espediente per far sparire i brufoli nottetempo.
Ti incolli sullo sgradito ospite il patch (dischetto di roba adesiva) e la mattina, voilà, come per incanto il brufolazzo è sparito.
Devo dire che non sono abituata a trattare con certa roba tipo "brufoli": sul mio pianeta non esistono e io non ne produco, a meno di crisi allergiche in atto.
Quando perciò ho visto un principio di vulcano spuntare sul mento a pochi giorni dall'agognato evento del concerto dei Nightwish, il mio ego si è ribellato.
Non posso passare tutta una vita ignorando cosa sia il problema dell'acne giovanile, per poi vedermi spuntare fiorellini antiestetici nel momento clou della mia esistenza!
Così mi sono comprata una scatolina di patch anti-pickel e me la sono portata a casa.
Avvezza come son io a far uso di tali prodotti di bellezza, naturalmente mi sono completamente dimenticata di incollarmi la toppa al mento durante la notte.
Ma era bastato il gesto: al mattino tutto era scomparso, e la mia pelle aveva riacquistato la giusta consistenza baby-like - oh yeah, questi patch anti-puckel funzionano che è una meraviglia!
venerdì 6 marzo 2009
Ho milioni di idee e conducono tutte a morte certa.
E in questa settimana modaiola non potevano mancare le scarpe!!
So che c'è una vignetta che gira su internet, che mostra lo spaccato del cervello di una donna standard, in cui un buon 80% è occupato dalle scarpe.
Inutile sottolineare l'ovvio: la mia testa è vuota, e ormai lo sanno tutti.
Ieri ero in Karl-Marx Strasse, la via con negozi più prossima a casa, e mi sono permessa una sbirciatina alle vetrine dopo aver acquistato l'indispensabile paio di jeans mensile per Luca (deve avere delle lame che gli spuntano dal ginocchio destro, alla Wolverine, per intendersi: ha TUTTI i pantaloni strappati lì!)
Sono così capitata da Deichmann e ho pensato di entrare a dare un'occhiata (ormai lo sapete, sono una taccagna di prima categoria, quindi non vi stupirà sapere che speravo di beccare i saldi dei saldi di fine inverno).
Dopo aver esaminato i primi 3 - 4 scaffali un odio spontaneo mi è salito proprio dal profondo nei confronti di quelle donne che si ostinano a comprare scarpe altissime. Perché lo fanno, sono scomodissime e se dicono il contrario fingono!!
Va bene che in genere io cerco modelli anfibieggianti o stile "Converse" dalla suola più piatta di una cazzuola da muratore.
Ma c'erano anche dei modelli decisamente carini, solo che li avevano sospesi su 7 - 10 centimetri di vuoto siderale, a parte un punzone che serviva da puntello con il suolo.
Ora mi devono spiegare, sia i creatori sia le povere tapine che si adeguano: come diavolo si fa a camminare per ore, con quelle estensioni alle gambe? E come fai a correre per prendere il bus, a giocare con tuo figlio al parco, in mezzo all'erba e alla sabbia...? Dai, a cosa ti servono, allora?!
Mi piacerebbe avere avuto il coraggio di fotografare un modello, vediamo se riesco a descriverlo decentemente.
Primo: colore viola.
Secondo, tacco sottile alto un buon 12 centimetri. Cinturino alla caviglia da cui si dipartono delle frange (viola) che cadono stile tendina dell'ortolano fino a metà dorso del piede.
Fascetta (viola) subito prima delle dita, appena oltre la cascatella di frange.
Ma dove devi andare con quelle robe lì ai piedi?!?!?
giovedì 5 marzo 2009
These five words I swear to you
Allegri! Oggi parliamo di moda! Non dubitate, io sono una vera esperta: sono nata a Milano, ce l'ho nei geni! [...] Va beh, ma se lo dico subito che non so nemmeno cosa significa la parola, poi chi se lo legge 'sto post?!?
Il fatto è (ahem) che sul mio pianeta di origine la moda non esiste, è un concetto inesprimibile, non ci riesce nemmeno con giri di parole.
Milano, invece, nella moda sguazza come un'anatra nello stagno di Buckingham Palace.
Credete sia stato facile vivere in una città del genere, senza mai possedere un solo capo firmato? Ebbene, la risposta è: sì, facilissimo, dal momento che non me ne importa un bel niente.
Armani vuole denunciarmi perché passeggio davanti alla sua exhibition con i jeans strappati e il giubbotto di mio fratello più alto di me di 20 centimetri? Si accomodi, non mi intimidisce!
I negozianti fanno cordone e mi impediscono l'accesso a Montenapo, facendomi arrestare per oltraggio al senso estetico? Okay, forse questo è troppo, non credo che lo farebb... EHI!! Giù le mani!!
(Ahem) Torniamo a noi.
A Berlino è tutta un'altra vita, molto più simile al mio pianeta.
Qua la gente si veste per coprirsi dal freddo, non per mettersi in mostra.
Il che significa che fondamentalmente ti puoi mettere addosso pressoché tutto quello che ti capita sotto mano e va bene.
Una cosa che inizialmente mi sconcertava era l'utilizzo che le donne (a partire dalle bambine, su su fino alle donne mature) fanno degli abitini.
Posto che la temperatura da abitino se c'è dura due giorni al massimo e posto che i venditori di abitini qualcosa si dovevano pure inventare, si è deciso di indossare detti abitini sopra i pantaloni. Li chiamano Tunika e potete immaginarli come magliette lunghe o, appunto, abitini corti.
La cosa che, come dicevo, al principio mi sconcertava, è ora divenata quasi una religione per me.
Primo: trovi cose minime a prezzi ridicoli - e per una taccagna come me questo è un fattore basilare.
Secondo: sotto puoi metterci quel che ti pare.
Esempio: possiedo, da - uhm - un po' di tempo, diciamo, un paio di jeans blu. Dire che sono stracciati nella zona attorno al cavallo è essere generosi con la quantità di stoffa rimasta. Diciamocelo: sono immettibili. Però... La parte di me che ragiona alla PdP non può fare a meno di notare che il resto è in ottimo stato di conservazione. Ecco che il mini-abitino trova la sua migliore applicazione! Il bordo arriva all'incirca a metà coscia, e tanto basta per celare a sguardi indiscreti i buchi che stazionano beati nella zona superiore.
Come resistere al fascino della Tunika?!
mercoledì 4 marzo 2009
Rimase come un fantasma e non si mosse
Che bellezza, manca pochissimo al tanto sospirato viaggio a Londra con concerto dei Nightwish annesso!
Me ne sono accorta ieri, quando la RyanAir ha cominciato a intasarmi la casella di posta elettronica con reminder, avvisi e di tutto e di più. In sostanza devo ricordarmi di stampare il biglietto, mica altro.
Poi però è arrivata la classica domanda che qualche amica giunge sempre a farmi, in determinate circostanze, ovvero: cosa ti metti?
Ora, confesso che nutro dei seri dubbi sul procedimento di assemblaggio con il quale sono stata messa insieme ai tempi che furono. Sospetto che abbiamo deciso di utilizzare un po' di scarti.
Decisamente mi mancano talune caratteristiche che contraddistinguono la femmina umana d.o.c.
Se non ci fossero le amiche a farmi queste domande, per esempio, io beatamente mi sveglierei la mattina di un giorno in cui devo andare a un matrimonio e scandaglierei terrorizzata le profondità più remote dell'armadio cercando qualcosa di mettibile che non sia la classica tenuta "jeans & T-shirt".
God: thanks for "amiche", ma potevi mettermi anche qualche "neurone".
Peccato che le amiche non finiscano il lavoro: mi gettano nel panico, ma non è che poi vengono qui a scegliermi i vestiti.
Però forse... per un concerto "jeans & T-Shirt" va bene, no?
martedì 3 marzo 2009
What if I only had one more night to live?
Oggi salto, ci vediamo domani - sono troppo stanca e devo assolutamente lavarmi i capelli!!
lunedì 2 marzo 2009
Water, water, everywhere / nor any drop to drink!
domenica 1 marzo 2009
Nevermore!
Dopo aver concluso il racconto "La Luce dell'Acqua" (grazie a chi ci ha messo il naso, tra l'altro!) ho creduto bene preparare un breve riepilogo che spieghi in maniera semplice e chiara come funziona l'equinozio.
La maniera migliore, volendo rendere chiaro il concetto, è allegare dei disegni.
Considerando che un pittore cubista avrebbe maggiori speranze di riuscire nell'intento di quante non ne abbia io, la mia boss ha creduto bene assumere un'illustratrice professionista.
Ottimo.
Però che ne so io, se costei è in grado di riprodurre bene uno schemino che mostri le quattro stagioni, la terra inclinata sul proprio asse e così via?
La decisione è semplice: faccio uno schizzo da passarle, poi ci penserà lei a rielaborarlo e promuoverlo da sgorbio a disegno.
E ho sudato per ore su quella caspita di immagine della terra mezza buia e mezza al sole!!
Chi non ha il mio problema forse non può capire.
Ma quando le mie mani provano a riprodurre il pensiero su carta, gli occhi non riescono più a distinguere se l'inclinazione deve stare di qua o di là, se i raggi del sole colpiscono di su o di giù...
Copiare da un originale non aiuta affatto, se ve lo state chiedendo. E' il passo della riproduzione che non va. Tendo a fare tutto specularmente, la mia mente registra che c'è qualcosa di sbagliato, ma le mani non riescono a rimediare al danno.
Un disastro, un autentico disastro!
Chiudo gli occhi: è tutto chiaro.
Riapro gli occhi e... cosa c'è qua? E' giusto o sbagliato? Non ne ho idea!
Lacrime e sangue, più su questi 3 disegnini di numero che su tutto il resto!
Riepilogo settimanale!!
Ora saprete la verità, tutta la verità, nient'altro che la Verità!!
1- One by one they died -> tratto dalla canzone "The Gatekeeper", by Within Temptation;
2- Now is my way clear, now is the meaning plain -> preso da "Murder in the Cathedral", by T.S. Eliot (a costo di sembrare secchiona, vi consiglio di leggerlo: a me è piaciuto tantissimo!);
3- You, one night butterfly -> tratto dalla canzone "Whoever brings the night", by Nightwish;
4- Kam ein Wort, kam -> preso dal romanzo "Tintenherz", by Cornelia Funke (e tra un anno o due lo finirò anche: lo sto leggendo in lingua originale, me tapina!);
5- Un bacio al vincitore -> preso dal film "Robin Hood", by Walt Disney;
6- Supercalifragilistichespiralidoso -> preso dal film "Mary Poppins", by Walt Disney (e questa scommetto che la sapevate tutti!);
7- If only my heart had a home -> tratto dalla canzone "Dead Boy's Poem", by Nightwish.
...E anche per questa settimana è tutto! Ai prossimi sette post, sette titoli e sette citazioni da indovinare!