Ne ho già scritto, lo so per certo.
E se qualcuno pensa che io sia una maledetta snob, lo accetto.
Ebbene sì: sono una maledetta snob. Ma non farò a pugni con nessuno per entrare nel numero di coloro che trasformano in gas tutto quello che pensano.
Ho parlato di alcune mie esperienze legate a nutrizione e salute con qualcuno.
Reazione: "Hai pensato di scriverci un blog? Ce ne sono a bizzeffe!"
Ecco, bravissimo, appunto! E hai una vaga idea di quanti, in mezzo a tutte queste bizzeffe di blog, siano validi? Cioè scritti bene, aggiornati, critici, attendibili...? Te lo dico io: pochissimi! E richiedono tempo e ricerca, per questo ce ne sono pochi, ed è difficile trovarli, e tutto il resto è fuffa.
Ma sembra che una persona non possa coltivare un interesse personale senza spiattellarlo ai quattro venti come se fosse la Scoperta del Secolo. Per questo siamo pieni di fuffa fino a soffocare.
Ho parlato con qualcun altro dei miei racconti.
Reazione: "Devi pubblicarli! Assolutamente!"
Ma scusa, così? Manco li vuoi leggere, prima? Magari sono orrendi, ci hai pensato? Sai perché ci sono in giro un sacco di libri che fanno schifo? Pensati male, scritti peggio, costruiti con lo sputo... Perché una persona non è libera di avere l'hobby della scrittura, no. Se scrivi, devi pubblicare. Ma perché? Non posso scrivere per diletto? Questo fa di me, cosa? Una sfigata? Una perdente?
Sono stufa di questo modo di considerare la vita, le situazioni e le persone attraverso il filtro della caccona gigante
Questo fa di me una maledetta snob? Per me va bene, ma mi rifiuto di trasformare in gas tutto quello che penso.
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