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L'ultimo giorno delle meritate vacanze era destinato alla visita de Il Cairo: dopo due settimane trascorse a giocare con pesci coloratissimi sulla barriera corallina e a divorare un romanzo dopo l'altro sotto un sole rovente e un cielo che non conosce nuvole, una giornata tra piramidi, sfingi e Nilo pare l'ideale per entrare in contatto con gli aspetti storici e culturali dell'Egitto.Pare anche la soluzione migliore per risollevare il morale di chi abbia, incautamente, appena letto le ultime pagine della saga di Pendragon e abbia l'animo affranto per la fine di Re Artù e i suoi cavalieri della tavola rotonda.
Purtroppo i beduini ci mettono lo zampino, battagliando contro l'esercito lungo il tragitto da percorrere in pullman e l'agenzia di conseguenza annulla la gita, non volendo ritrovarsi con un carico di turisti europei presi in ostaggio e nascosti tra gli aridi monti dell'aridissimo deserto del Sinai.
Sospirando malinconicamente, ci si consola saccheggiando impunemente la biblioteca del villaggio e leggendo due gialli drammaticamente "da ombrellone" nella giornata trascorsa, appunto, sotto l'ombrellone invece che a curiosare tra le mummie.
Il rientro a casa il dì seguente è accompagnato da:
1. piogge intermittenti, violente e torrenziali e una temperatura di 10-15° C inferiore a quella egiziana e che costringe all'uso del piumone durante la notte;
2. la caldaia che si rifiuta di scaldare l'acqua costringendo a lavare e lavarsi con acqua fredda;
3. un palmo d'acqua nell'automobile, rimasta inesorabilmente chiusa in una strada allagata senza che alcun premuroso vicino in possesso di chiavi potesse farci nulla;
4. la tenera insalatina che si temeva potesse essere stata seccata dal sole e che risulta in realtà essere stata annegata dall'acqua;
5. i sandali infradito preferiti ma vecchiotti che si rompono;
6. una comunicazione da parte del commercialista che afferma senza mezzi termini che si è in ritardo con un certo qual pagamento - quale, boh, chi ci capisce? ma tanto c'è sempre da pagare qualcosa...!
... e tuttavia, ciò che risulta davvero odioso e faticoso da affrontare è rimettersi le scarpe ai piedi!
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