Stamttina mi sono imbattuta in un articolo su internet.
È successo questo: il 4 giugno era il Gay Day a Disney World, in Florida.
La Florida Family Association, un'associazione di cristiani fondamentalisti, ha pensato di organizzare un evento in difesa dei valori della famiglia in concomitanza con tale giornata. Ha quindi raccolto tra i suoi membri la cifra di 7.000 $ con i quali ha affittato un aeroplano che si è portato sopra Magic Kingdom sventolando un banner con la scritta: "WARNING GAY DAY AT DISNEY 6/4" ("attenzione Gay Day a Disney il 4 giugno").
Questo fatto mi lascia amareggiata e senza commenti originali per più di una ragione.
Sono addirittura quasi stanca di brandire la spada in difesa del concetto diverso non significa sbagliato.
Stanchissima di sottolineare quanto accettare un comportamento che non si condivide non obblighi ad adottarlo (sei "contrario" all'omosessualità? Non sei certo costretto a essere omosessuale tu, e comunque ti piacerebbe se qualcuno fosse "contrario" ai capelli neri? al suono delle campane della tua chiesa? perché non fai una crociata nei confronti dei sexy-shop, facendoli sorvolare da un biplano con scritte denigratorie al neon? credo che i sexy-shop siano più "nemici" della famiglia di quanto possa mai esserlo un omosessuale, considerato il numero di devoti mariti e padri che li frequentano...)
Purtroppo queste sono considerazioni generiche, banalmente riassumibili con un "vivi e lascia vivere", che lasciano il tempo che trovano e si guadagnano l'approvazione solo di chi è già d'accordo.
Ma in quanto cristiane, queste persone, dovrebbero per prima cosa pensare in termini di pace, amore e libero arbitrio.
Però: la parte riguardante pace e amore se la aspettano e sono pronti a rinfacciarti la Legittima Indignazione e la Lotta Contro Il Peccato.
E per quanto riguarda il libero arbitrio, beh. In genere se ne ricordano solo quando sentono minacciato il proprio. Cioè, in pratica: loro devono essere liberi di osteggiare apertamente gli omosessuali. Che però dovrebbero sparire, convertirsi o quanto meno nascondersi, vergognarsi e riconoscere di non avere diritto a essere considerati cittadini.
Altra questione, che mi pare degna di nota: i 7.000 $. Rendiamoci conto: 7.000 $! Non sono mica pochi! Quanti bambini avrebbero potuto vaccinare, con 7.000 $? Quanti medicinali avrebbero potuto regalare agli ospedali che lavorano in zone di guerra? Quanti pasti avrebbero potuto offrire ai barboni? Per quanti bambini avrebbero potuto pagare il sostegno scolastico in Africa? Eccetera. Invece, no. Questi cristiani hanno deliberatamente deciso di spendere un sacco di soldi in un gesto d'odio e di rancore verso una categoria di persone che ritengono offensiva.
Come ho già detto: nessuna osservazione originale. Solo tanta amarezza nel constatare che la regola per imporsi che vige tra gli esseri umani è sempre solo quella di gridare più forte degli altri.
6 ore fa
Hi. I wrote the article you are referring to. In your piece above you wrote that it seemed hard to find original words to describe your frustration. I agree. Sometimes I can't find it in my soul to fight one more battle with these close minded type of people. I get tired too of proclaiming that we are all equal. Yet, we must respond and we do respond. So, thank you for writing your article.
RispondiEliminawww.changingtheplanet.com
Scusa l'O.T. volevo solo ricordare di andare a votare per i referendum il 12 e 13 giugno.
RispondiEliminaSuppongo sia superfluo data l'attenzione che hai per le minoranze e dunque (immagino) anche il tuo senso civico...
@ Obbie: siccome vivo all'estero ho già votato, ma grazie per il reminder :)
RispondiElimina@ Maurice: Thanks for your article and for your comment up here. You seem to have caught the sense of my post. I always say "different does not equal wrong", but the more I look around, the more it seems that people always find new ways to feel different and be divided. How sad!
RispondiElimina@Chiara, me ne rallegro! :-)
RispondiEliminaHo sentito in proposito però notizie poco rassicuranti e cioè che sono state create molte difficoltà al voto degli italiani all'estero e che comunque il numero degli italiani all'estero concorre a fissare il limite del quorum.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/06/08/referendum-il-voto-degli-italiani-allestero-mette-a-rischio-il-quorum/116770/
Scusami ancora per l'O.T.
@ Obbie: considerato quanto è stato fatto (o NON stato fatto) proprio in Italia per screditare e boicottare questo referendum, il fatto che mi siano arrivate le schede in tempo è stato già eccezionale. dopodiché se fanno porcate credo che stavolta saranno in molti a protestare, all'estero tutta questa tolleranza nei confronti delle buffonate da parte del governo non c'è ...
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