WE OWE IT TO EACH OTHER,
TO TELL STORIES.

Neil Gaiman

CARESS THE TALES
AND THEY WILL DREAM YOU REAL.

Nightwish

STORIES AND SONGS
ARE THE LANGUAGE OF THE HEART.

Stephen Lawhead


ALL STORIES ARE TRUE.
Patrick Rothfuss

A DREAMER IS ONE WHO CAN ONLY FIND HIS WAY BY MOONLIGHT,
AND HIS PUNISHMENT IS THAT HE SEES THE DAWN
BEFORE THE REST OF THE WORLD.
Oscar Wilde

THE CORE OF ALL LIFE
IS A LIMITLESS CHEST OF TALES.

Nightwish
ALL THE TRUTH IN THE WORLD
IS HELD IN STORIES.

Patrick Rothfuss

sabato 27 aprile 2013

I got your four basic food groups! Beans, bacon, whisky and lard. [Atlantis - The Lost Empire]


Mi domando cosa pensa la cassiera del supermercato quando fa passare gli articoli che ho appena trasferito dal carrello al nastro.

In un noioso sabato pomeriggio, in cui ha dovuto emettere scontrini per detersivi, pane, latte, patate, wurstel e carta igienica, arrivo io.

E le scarico davanti:

- 10 litri di latte senza lattosio, 3 confezioni da 250 ml di latte di soia e 2 mezzi litri di latte normale;
- 1 kg di yogurt normale e 1/2 kg di yogurt di soia;
- formaggio spalmabile di latte di capra, formaggio spalmabile senza lattosio, mozzarelle normali, BabyBel di capra, Tilsit senza lattosio;
- müsli al cioccolato, müsli alla frutta senza glutine, cereali per la colazione "normali";
- 2 kg di patate gialle e 1 kg di patate dolci;
- 9 banane normali e 1 banana da cuocere (platani);
- pane bianco, pane integrale con i semini e fette biscottate di farro;
- latte di cocco e lemongrass;
- cosce di pollo e tofu.

(Tutto ciò, naturalmente, insieme alle cose normali come: ananas, melone, pere, mango, pomodori, lattuga, cavolfiore, cetrioli, merluzzo, salmone e uova).

Insomma: secondo me la mia spesa le movimenta un po' la giornata!

venerdì 19 aprile 2013

martedì 16 aprile 2013

Victory at all costs, victory in spite of all terror, victory however long and hard the road may be. [Winston Churchill]

 
- Vi ricordo che lunedì prossimo non c'è lezione, perché io sarò in Italia.

- Ah, già. Che peccato. Ma quando torni?

- Arrivo a Berlino lunedì sera... 

- ... [guizzo negli occhi]

- ... Ma sarà troppo tardi per fare lezione.

- Perché? A che ora arrivi? Magari possiamo incontrarci più tardi!

- Atterro verso le 23.00, non è proprio possibile.

- Potremmo venirti a prendere in aeroporto! 

- Sì, potremmo fare lezione direttamente là! 

- La lezione di italiano a mezzanotte in aeroporto? Fico! 

- ... Io direi di vederci tra due settimane.

- Ah. Okay. Peccato. Divertiti, eh?

sabato 13 aprile 2013

In order to be irreplaceacle, one must always be different. [Coco Chanel]

 
Per festeggiare i miei primi -10 kg *applauso grazie* ho deciso di andare a comprarmi un nuovo paio di jeans, visto che quelli vecchi mi addobbavano stile sacco di patate.

Coco Chanel disapproverebbe, ma io vivo in jeans, non ho conferme ma ho il sospetto di esserci nata. Quindi possedere almeno un paio dei suddetti pantaloni che mi vada bene è necessario. 

Ieri avevo un po' di commissioni e di acquisti da fare, in giro per la città, e quindi ho colto l'occasione per entrare anche in qualche negozio d'abbigliamento per provare un po' di jeans. Okay: sono praticamente entrata in ogni maledetto negozio di abbigliamento di questa città e ho provato pressoché ogni singolo modello di jeans presente in commercio. Sto parlando di negozi in cui i prezzi sono medio-bassi: ho escluso quelli con i prezzi più bassi perché mi piacerebbe che i jeans stessero insieme per qualche settimana minimo, e ho escluso quelli con i prezzi più alti perché mi riservo di acquistarmi un paio di splendidi e impeccabili jeans al termine della dieta.

Approfondendo in tal modo l'argomento jeans ho potuto fare interessanti scoperte che, ne sono certa, hanno risvolti psico-social-antropologici e probabilmente anche politico-complottistici.

Vorrei un paio di jeans con la gamba dritta, e possibilmente non stretch. Due semplicissimi pezzi di stoffa cuciti insieme, quasi quasi ora che ho la macchina da cucire potrei riuscire a farmeli da me.
A questo mondo, però, la semplicità evidentemente fa storcere il naso.

Ora imperversa il jeans modello skinny, in tessuto elasticizzatissimo e con la gamba che finisce strettissima in fondo. Quando li indosso, sembro un imbuto.
A fianco di questo geniale modello, troviamo il super-skinny, che mi fa apparire un super-imbuto.
Poi ho scoperto un nuovo stile: il modello boyfriend. L'idea è che quando li indossi dovresti dare l'impressione di aver messo su i jeans del tuo ragazzo. Un barlume di speranza: forse non sono stretch! E invece sì. Riescono a essere stretch e sformati, un tripudio di nonsense che mi dà l'aspetto del sacco di patate che avevo con i jeans vecchi e larghi da sostituire.
Altro barlume di speranza: il modello straight. Il disegnino sull'etichetta fa intendere che la gamba sia dritta, ma quando li provi ti accorgi che nello stylist la voglia di skinny era così forte, che alla fine ha realizzato jeans a gamba stretta - solo un po' meno stretta rispetto agli skinny. Inoltre, non pago, ha deciso di stringere bene anche la parte sotto l'anca e, manco a dirlo, usare tessuto stretch. A chiamarlo quasi-skinny era più onesto.
Finalmente si incontra il modello bootcut, così chiamato perché, se infili gli stivali, la gamba in fondo è abbastanza larga da permetterti di farceli stare sotto. Quindi in teoria potrebbe essere quel che più si avvicina al modello che desidero io. A parte che a volte il boot che avevano in mente quando li hanno tagliati era un Moon-Boot e la circonferenza della gamba in fondo è larga quanto la vita - e sto parlando di una gamba sola. E a volte hanno deciso che gli stivali si portano solo in inverno e quindi i jeans bootcut sono pesanti e non adatti ad affrontare la stagione a cui finalmente ci siamo affacciando ora. Oppure hanno pensato bene, visto che naturalmente hanno utilizzato l'inevitabile tessuto stretch, di rendere bella stretta la famosa zona sotto l'anca, quindi il risultato è che sembro una clessidra.

La disperazione ormai incombeva su di me e stavo per desistere. Una vocina nel mio cervello proponeva di rimandare, ma l'altra le rispondeva ma se ormai li ha provati tutti, a cosa serve rimandare?
E così alla fine ho deciso che per 12,00 € scontati a 9,00 € potevo portarmi a casa un paio di jeans a metà tra lo skinny e lo straight, in tessuto stretch, che mi fanno temporaneamente sembrare un semi-imbuto. Tanta fatica per un semi-imbuto. Mah.

sabato 6 aprile 2013

Tante Cose.

 
Le ultime settimane sono state vivaci.

 La presa di corrente a cui avevo attaccato il mio laptop è andata in corto-circuito nel momento in cui estraevo la spina. Il risultato è stato un trasformatore andato, e tante grazie che il laptop si è salvato. Ho comunque dovuto attendere una settimana prima di riuscire a ottenere un cavo di alimentazione nuovo, e la batteria del mio piccolino non regge una settimana.

C'è stata Pasqua: una giornata in cui ho mandato allegramente al diavolo la dieta e mi sono mangiata un bel po' di cioccolato. Diciamolo: come il cioccolato non c'è niente. Non c'è niente come il cioccolato. Il cioccolato è commovente. Domenica mattina ero a quota -8,5 kg dall'inizio della dieta e lunedì mattina ero arretrata a -8,00 kg. Lo dico senza pudore: ne valeva la pena!

Ho ordinato e ricevuto la mia prima macchina da cucire. Finora ci ho giocherellato allegramente, non so bene da dove cominciare ma voglio imparare a fare delle belle cose.

Mi sono procurata nuovi colori per la stoffa e un po' di borsette di cotone da decorare e non vedo l'ora di farlo.

Sono andata all'Ikea e ho portato a casa un borsone pieno di cuscini colorati per personalizzare un po' la cameretta di Luca come piace a lui.

Ho guardato la prima puntata della terza serie di Game of Thrones.

Ho seminato fiorellini e piantine aromatiche e quasi tutto sta spuntando.

Ho cominciato a leggere "Outlander" di Diana Gabaldon e ne sono rimasta stregata. Pensavo che avrei fatto nottata ieri, e avrei finito di leggerlo (sono quasi 900 pagine sul Kindle, e ieri sera partivo da pagina 350). Purtroppo, a causa di un mal di testa che era rimasto nel sottobosco per tutto il giorno per esplodere dopo cena; di un centinaio di pagine abbondanti in cui succede poco altro a parte i due protagonisti che si amano appassionatamente (per carità, belle scene d'amore, nulla da dire... ma nella lettura, come nella vita, ci vuole varietà, perbacco!); e probabilmente anche a causa dell'età che avanza inesorabile, a mezzanotte e mezza ho mollato il colpo, dopo sole duecento pagine. Stasera potrei riprovarci, ma ho bevuto una tisana della Buona Notte e temo che dover poi ammettere di essere crollata dopo dieci pagine sarebbe molto imbarazzante, quindi non prometto niente.

Luca ha male a un polso (naturalmente quello della mano che usa per scrivere) e non si sa come mai, però tenerlo fermo funziona e così siamo andati a prendere una polsiera per "steccarlo". 25,00 € di polsiera. Speriamo che il male gli passi!

E ora, siccome la tisana sta cominciando a fare effetto e non mi viene in mente più nulla da scrivere, vado a letto prima di cadere con la faccia sulla tastiera.

Buona notte.